ed il Prefetto di Trapani, Dottor Stefano Trotta, per l’interessamento, ribadiamo la nostra collaborazione e fiducia agli inquirenti per il
prosieguo delle indagini». Lo afferma il sindaco Marzio Bresciani, appresa la notizia del dissequestro del cantiere per consentire la messa in sicurezza del porto di Castellammare del Golfo. I sigilli erano stati apposti il 26 maggio dalla Guardia di Finanza, su disposizione della Procura della Repubblica di Trapani. L’amministrazione comunale, appena insediatasi, aveva disposto il passaggio delle competenze riguardanti la gestione tecnico amministrativa dei lavori, all’assessorato regionale Lavori Pubblici. Il consiglio comunale, riunitosi in seduta straordinaria d’urgenza subito dopo il sequestro, aveva approvato un ordine del giorno con il quale, all’unanimità, esprimeva “massima fiducia all’operato della Magistratura”, il sindaco si impegnava a “costituirsi parte civile nel giudizio, qualora l’ipotesi di reato trovi conferma” ed il presidente Giuseppe Cruciata, per conto dei consiglieri comunali, chiedeva al Prefetto di Trapani “di fare proprio lo stato d’animo della cittadinanza, costernata per quanto emerso dalle indagini e fortemente preoccupata che il prolungarsi delle stesse pregiudichi il completamento delle opere, e timorosa che un ritardo considerevole nella ripresa dei lavori, comprometta la disponibilità delle somme stanziate e le opere già realizzate”. Pochi giorni dopo è stato convocato un consiglio comunale aperto al quale sono intervenuti i deputati Camillo Oddo e Livio Marrocco.