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28/08/2010 05:59:59

Il Comandante Cascio se ne va. Ecco il suo bilancio dopo due anni a Marsala


Esordisce così il tenente di vascello Vincenzo Cascio, a capo del locale ufficio di Circomare, che in procinto di lasciare con destinazione Livorno. Diverse le emergenze seguite in questi due anni, le ordinanze emesse, i pericoli fronteggiati, nonché le riunioni, gli incontri istituzionali e le tavole rotonde su argomenti che rimangono di grande attualità. «Tra le priorità della città c'è il porto - dice Cascio - così come più volte abbiamo evidenziato nelle note per il suo monitoraggio, non si trova in condizioni ottimali, anche a causa delle mareggiate invernali ha subito dei cedimenti e presenta dei problemi strutturali che rimangono antichi. Siamo intervenuti più volte con provvedimenti interdittivi sollecitando gli interventi delle amministrazioni per il ripristino anche a tutela dei lavoratori, oltre che di chi vi transitata per i motivi più disparati, ma non sempre quest'intervento richiesto è avvenuto, e devo dire non solo per mancanza di volontà. Le carenze e i danni ingenti che ci sono - aggiunge - richiedono interventi decisi che vanno al di là della manutenzione ordinaria. In atto è in corso il ripristino dell'illuminazione portuale, ad esempio, e qui ci sono i tecnici del genio civile da settimane, che stanno provvedendo a sistemare il tutto, anche questo per anni abbandonato e lasciato ai black out elettrici e ai distacchi di energia, ma per fortuna grazie anche alle nostre sollecitazioni è stato avviato un procedimento virtuoso che risolve il problema».
Intanto il 3 settembre Cascio raggiungerà Livorno dove è stato destinato alla capitaneria. «E' una nuova sfida che mi vedrà impegnarmi come finora è stato in tutti i posti che ho raggiunto». In città, tra le altre situazioni di particolare delicatezza c'è stata anche la normativa relativa alla zona dello Stagnone, per la quale la capitaneria si è impegnata non poco. «Lo abbiamo fatto nell'ottica di ripristinare una situazione di legalità dove per tanto tempo è mancata - dice Cascio - abbiamo voluto far rispettare il regolamento della riserva, la cui norma era già esistente assieme alle altre che hanno valenza all'interno della stessa e che riguardano la navigazione e la balneazione, per la sicurezza dei bagnanti. Abbiamo agito in situazioni non sempre favorevoli, ma con il supporto dell'autorità giudiziaria abbiamo potuto portare a termine delle operazioni che hanno avuto come conseguenza il sequestro di aree abusivamente utilizzate per scopi contrari al regolamento della riserva».