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01/09/2010 05:13:10

Sei anni senza Denise. La mamma scrive ai capi di Stato dell'Unione Europea

Infatti la mia bimba e' speciale per me, che sono sua madre, cosi' come per voi sono speciali i vostri figli. Che differenza puo' esistere nel dolore che prova una madre italiana nel perdere un figlio rispetto a quello di una madre che vive in Germania nella stessa situazione? Ma se tutti questi bambini sono speciali per i loro genitori, allora significa che in Europa ci sono migliaia di bambini veramente speciali che hanno bisogno urgente del vostro aiuto. Cio' che deve nascere e' la coscienza di muoversi nella stessa direzione, con gli stessi intenti". Lo scrive Piera Maggio, madre di denise Pipitone, la bimba rapita l'1 settembre di sei anni fa a mazara del Vallo, in una lettera inviata ai capi di stato e di governo dell'Unione europea, nella quale chiede alle autorita' di costituire una task force internazionale sotto la diretta supervisione dei capi di stato, per le ricerche dei minori scomparsi e l'individuazione di linee guida e iniziative internazionali in collaborazione con i media, in modo da contrapporsi ai rapimenti di bambini. "E' importante - spiega - che esista una studio approfondito del problema e che si cerchi una soluzione non piu' localizzata territorialmente o legata all'ambito di indagine e di polizia, ma che si considerino anche altri canali per la diffusione massiva a livello europeo delle immagini dei minori scomparsi e una sistematica azione capillare di ricerca. Se ogni paese europeo (con la piena collaborazione dei media) raccoglie la sfida di cercare anche i bambini degli altri paesi, sono certa che la percentuale di successo nelle ricerche sara' di molto maggiorata. Immaginate l'Unione europea in grado di considerare come "intoccabili" tutti i bambini, in modo che nessuno possa rapire un bambino in Polonia, perche' sarebbe cercato in Francia come se fosse un francese, e viceversa". Conclude Piera Maggio: "In questa giornata triste non ho organizzato manifestazioni a favore di mia figlia, come ho gia' promosso in passato, ma ho cercato un momento interiore di riflessione. Mai nessuno potra' farmi desistere dal principio di ricerca della verita' e della trasparenza che oggi spesso manca nel quadro di indagine. Ho il cuore sofferente per fatti negativi e per aspetti non chiari di tutta la vicenda e sono addolorata per il corso della giustizia. Ma non accettero' mai che la burocrazia e la mancanza di una strategia di insieme possano col tempo affievolire la fiamma della speranza negli animi delle persone che credono che Denise e' viva". .

“Dopo sei anni mi ritrovo tra le mani una pratica, non una figlia. Per di più le persone che l’hanno sequestrata girano tranquillamente per Mazara del Vallo”. Lo afferma Piera Maggio, la mamma di Denise Pipitone, la bimba rapita a Mazara del Vallo l’1 settembre 2004 mentre giocava sul marciapiedi di casa e per il cui sequestro è in corso un processo al Tribunale di Marsala. Nel processo sono imputati Jessica Pulizzi, sorellastra di Denise, che deve rispondere di concorso in sequestro di minore e il suo ex fidanzato tunisino Gaspare Ghaleb, accusato di false dichiarazioni al pm.

 

Dopo sei anni di sospetti, congetture, c'è un primo riscontro processuale: gli elementi raccolti dall'accusa a carico della Pulizzi hanno un fondamento e meritano di essere approfonditi. Il reato contestato alla ragazza, all'epoca minorenne, è concorso in sequestro di persona con l'aggravante applicata quando la vittima ha meno di 14 anni. Una fattispecie introdotta con il pacchetto sicurezza varato dal governo, fortemente sollecitata dalla mamma di Denise e dal suo legale.


Al vaglio dei magistrati, dopo alcune scoperte fatte dal legale di Piera Maggio e dai periti di parte, anche la posizione di Anna Corona, madre di Jessica. Per domani, al contrario di quanto avvenuto negli anni precedenti, non sono previste manifestazioni. “Questo – sottolinea la madre – per ricordare che la battaglia per ritrovare Denise prosegue incessante ogni giorno”. Solo la società del Mazara calcio, che questa sera presenterà la squadra in piazza Mokarta, avrà un pensiero per la bambina scomparsa mentre Piera Maggio sempre oggi ha annunciato che diffonderà una sua lettera.
“Mi addolora – afferma Piera Maggio – il fatto che a volte il caso viene trattato come se ormai fosse chiuso, invece qui parliamo del sequestro di una bambina che presenta ancora lati oscuri che dopo tanto tempo meritano di essere chiariti. Spero che questi chiarimenti arrivino celermente dalle indagini che vanno ancora avanti oltre che dal processo per sequestro di minore che si sta celebrando a Marsala e la cui prossima udienza, non so per quale coincidenza del destino, si terrà il 26 ottobre, nel giorno del compleanno della mia bambina che compirà dieci anni, mentre domani sarà mercoledì, proprio come il giorno in cui Denise venne rapita”.