Partanna, Poggioreale, Ribera, Salaparuta, Sambuca di Sicilia, Santa Margherita Belice, Santa Ninfa, Sciacca, Siculiana e Vita. Nel corso
dei mesi, a seguito di vari incontri tra i rappresentanti istituzionali si è convenuto di costituire un consiglio direttivo composto da 6 comuni e 3 privati e di individuare il comune di Sciacca quale sede legale del distretto. Quella odierna è stata la prima riunione del direttivo che è composto dal sindaco di Castelvetrano, in qualità di presidente, dal sindaco di Vita, Nino Accardi, quale vice-presidente, e dai sindaci di Sciacca, Vito Bono, Ribera, Carmelo Pace, Menfi, Michele Botta e Partanna, Giovanni Cuttone quali consiglieri. A rappresentare le 44 imprese private, Giovanni Borsellino per la Pro.Pi.Ter, Martino Maggio, che è anche il sindaco di Sambuca, per la società consortile Terre Sicane ed Angela Giacalone per la Hypsas. Va precisato che dopo aver presentato presso gli uffici dell’Assessorato Regionale del Turismo, la domanda per la costituzione del Distretto Turistico si attenderà ora l’iter di legge che prevede prima il riconoscimento e poi la possibilità di accedere a fondi per la programmazione, ma per anticipare i tempi si è deciso di iniziare a porre le basi per una proficua attività. Soddisfatto il primo cittadino: “Vogliamo diventare un polo turistico di riferimento nella nostra regione, abbiamo dalla nostra una grande storia, un ricco patrimonio culturale ed archeologico, ed inoltre abbiamo numeri importanti come oltre 11mila posti letto, di cui oltre 3mila a Castelvetrano, su una popolazione di circa 160mila persone- ha detto Pompeo- il nostro Distretto ed il suo piano turistico vogliono rappresentare uno strumento indispensabile di condivisione e di programmazione della variegata realtà che ruota attorno al settore turistico, le cui finalità ed i principali contenuti sono articolati e specificati innanzitutto dall’ analisi dello stato di fatto del sistema turistico e dalle tendenze di mercato dei Comuni che compongono il Distretto”. Il territorio del “Distretto Turistico Selinunte, il Belìce e Sciacca Terme” si colloca in un’area pressoché delimitata ad ovest da un tratto dell’autostrada A29 ed a sud dalla S.S.115 e comprendente parte della Valle del Belìce e parte dell’entroterra agrigentino. Tale territorio è segnato, in parte, dal percorso del Belice, uno dei pochi veri fiumi della Sicilia, noto nell’antichità con il nome di Hypsas, che nasce dai monti dietro Palermo, attraversa con due diversi bracci il centro della Sicilia per poi riunirsi a metà percorso nella Valle del Belice sfociando nei pressi di Selinunte, emblema della grandezza e della ricchezza di questa terra, oggi, probabilmente, la più vasta area archeologica d’Europa.
Il Distretto Turistico “Selinunte, il Belìce e Sciacca Terme” nasce dall’esigenza di rilanciare una parte della Sicilia che, pur vantando un patrimonio culturale, artistico e paesaggistico unico, non ha ancora avuto il giusto riscontro economico rispetto al suo potenziale.
Tale Distretto trova innanzitutto la sua ragione nella omogeneità di un territorio che costituiva l’antica “Kore Selinuntina”, caratterizzata dalla fascia costiera sud occidentale dell’Isola e da una zona interna che interessa i monti Sicani ed i monti di Santa Ninfa, solcata dalle vie strategiche naturali del Belice e del Platani, dall’emergere di insediamenti urbani che sempre hanno mantenuto, nonostante l’appartenenza a diverse realtà amministrative, il senso della loro affinità e dell’intrecciarsi delle rispettive microstorie (valga, per tutti, l’esempio del rapporto che lega Menfi a Castelvetrano, Sciacca a Caltabellotta e Selinunte), caratterizzato da evidenti antiche conformità colturali (la vite e l’ulivo), segnata da comuni vicende storiche e sociali e oggi unita da una medesima vocazione di sviluppo che vede nella promozione delle emergenze artistico monumentali (centri storici, musei, parchi e siti archeologici) nella valorizzazione del patrimonio paesaggistico - ambientale (riserve naturali, aree protette, aree boschive attrezzate, siti termali), nella proposta di un modello di turismo di qualità culturale (parchi letterari, rassegne teatrali, grandi eventi legati alla tradizione ed alla specificità del territorio) i suoi punti di forza.
Il Distretto e il suo piano turistico vogliono rappresentare uno strumento indispensabile di condivisione e di programmazione della variegata realtà che ruota attorno al settore turistico, le cui finalità ed i principali contenuti sono articolati e specificati innanzitutto dall’ analisi dello stato di fatto del sistema turistico e dalle tendenze di mercato dei Comuni che compongono il Distretto (Sciacca, Castelvetrano, Calamonaci, Caltabellotta, Cattolica Eraclea, Menfi, Montallegro, Montevago, Partanna, Poggioreale, Ribera, Salaparuta, Sambuca di Sicilia, Santa Margherita Belice, Santa Ninfa, Siculiana e Vita) e della Regione Siciliana , nel quadro delle evoluzioni di scenario nazionali/internazionali; dall’ analisi della consistenza ricettiva, dei fattori di contesto, della loro dislocazione e dei fattori qualitativi e quantitativi della filiera dell’ospitalità ; dalla valorizzazione delle aree territoriali in cui il Distretto rappresenta una rilevante componente economica ed in cui le risorse strutturali ed ambientali consentono, nel loro insieme, l’organizzazione di un prodotto turistico caratterizzato e differenziato; dalle priorità per gli interventi di settore e la proposta di progetti finalizzati a rafforzare i fattori di contesto dei prodotti turistici in coerenza con le tendenze di mercato; dagli obiettivi generali dell’azione promozionale sui diversi mercati della domanda; dagli obiettivi e dagli strumenti di breve e medio periodo dell’azione di comunicazione e promozione del Distretto Turistico e dall’individuazione di modalità di relazione avanzata con il sistema degli Enti Locali che lo costituiscono e con gli operatori privati; dall’ indicazione delle risorse finanziarie previste per il turismo nelle sue diverse articolazioni; dai criteri e le modalità per la partecipazione dei soggetti privati alla realizzazione di progetti per il sostegno ed il miglioramento dell’offerta turistica.
I Comuni che avevano già sottoscritto il protocollo d’Intesa in un primo momento erano 18, compresi i Comuni di Salemi e Gibellina.
In sede di sottoscrizione del Protocollo costitutivo di adesione, allegato 2 del D.A. 16 febbraio 2010, i Comuni di Salemi e Gibellina non hanno sottoscritto facendo venir meno la contiguità territoriale con il Comune di Vita, che per le numerose iniziative comuni con il territorio del costituendo Distretto può essere considerato come facente parte del territorio.
Difatti il Comune di Vita fa parte del PIST Asse del Belìce, del Patto Territoriale Valle del Belìce, condividendo di fatto le stesse strategie dei Comuni del costituendo Distretto.
Terra di sole e di mare, caratterizzata da lunghe e frastagliate coste sabbiose movimentate da dune che si alternano alla macchia mediterranea, fondali marini incantevoli ed un elevato patrimonio naturalistico; tali potenzialità, che rendono il comprensorio del Distretto una meta turistica imperdibile, svolgono un ruolo primario e centrale per lo sviluppo sostenibile, economico ed occupazionale del territorio e per la crescita sociale e culturale della collettività.
Con tali premesse nasce l’idea di voler valorizzare la nostra realtà turistica, informando sulle risorse naturali, storiche, artistiche e gastronomiche presenti nel territorio e proponendo servizi innovativi e alternativi per ampliare le conoscenze sul turismo.
Il territorio del “Distretto Turistico Selinunte, il Belìce e Sciacca Terme” si colloca in un’area pressoché delimitata ad ovest da un tratto dell’autostrada A29 ed a sud dalla S.S.115 e comprendente parte della Valle del Belìce e parte dell’entroterra agrigentino. Tale territorio è segnato, in parte, dal percorso del Belice, uno dei pochi veri fiumi della Sicilia, noto nell’antichità con il nome di Hypsas, che nasce dai monti dietro Palermo, attraversa con due diversi bracci il centro della Sicilia per poi riunirsi a metà percorso nella Valle del Belice sfociando nei pressi di Selinunte, emblema della grandezza e della ricchezza di questa terra, oggi, probabilmente, la più vasta area archeologica d’Europa.
Il Distretto “Turistico Selinunte, il Belìce e Sciacca Terme” comprende 17 Comuni, il cui dettaglio è descritto nello studio della perimetrazione del Distretto.