La Cisl si chiede come mai i responsabili del settore adottino «la logica dello struzzo» e come mai, nonostante le segnalazioni dell'associazione sulle anomalie iniziali della struttura e le più recenti proteste dell'utenza di varia estrazione sociale, i segnali di allarme continuano a restare accesi. «Pur essendo superata la fase di rodaggio dell'ospedale Borsellino - dice Chirco - non si può accettare un reparto, come il pronto soccorso, che è, di fatto, l'esatto contrario di quanto suggerisce quella sigla. Per intervenire si aspetta che ci scappi il morto, tra un'attesa stressante e un'angoscia devastante? E coloro che sono in attesa di essere sottoposti ad esami strumentali, quanto ancora dovranno attendere? Al decantato potenziamento del personale medico-infermieristico - continua il sindacalista - si registra, tuttora, una sequela di inutili dichiarazioni, noi ci chiediamo quali siano gli elementi ostativi? Non solo si è proceduti con tagli e scoperture di organico, secondo la regola del risparmio, ma al danno per la salute del cittadino si aggiunge la beffa di disporre di una struttura imponente e sottodimensionata nei servizi e nel personale».