Vianney, ha organizzato per la prima volta il classico “Tuppi Tuppi”, cioè la richiesta da parte di San Giu
seppe, della Madonna e di Gesù - accompagnati dall’asinello - di ospitalità presso le case degli abitanti, richiesta che è negata loro con varie motivazioni, sino all’ospitalità che è stata loro offerta dalla chiesa.
A seguire, sul sagrato, “l’invito di San Giuseppe”, un vero proprio invito a pranzo con 303 pietanze (101 per ognuno di loro 3) che, come da tradizione, i “personaggi” hanno assaggiato e poi dai “cerimonieri” e dai “servitori” distribuito al popolo presente, intervenuto per assistere alla rappresentazione.
Presso le chiese della Madonna delle Grazie di Santa Venera e di San Giovanni Maria Vianney di Amabilina sino a domenica 27 marzo è possibile poter visitare gli altari con i pani benedetti di San Giuseppe.
Sergio Oliva
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