Lo sapete che siamo stati provocati tutto il tempo? Ma quali scuse e scuse, il presidente Giacalone dovrebbe querelarvi…. Perché avete accusato di violenza senza sapere nulla….Pagliacci…. perché non vi occupate delle cose che sapete….il calcio lasciatelo ad altri…non firmate neanche gli articoli, perchè vi vergognate e non avete le palle.
Un gruppo di tifosi del Marsala
Gentili corrispondenti,
L’altra volta durante la conferenza stampa alla vigilia di una partita di campionato (credo contro il Lecce), l’allenatore dell’Inter, Leonardo, ad un certo punto non l’è sentita di rispondere all’ennesima domanda sulle sue scelte tecnico tattiche, e ha detto ai giornalisti: “Ragazzi, con quello che è successo in Giappone dobbiamo un poco ridimensionare le polemiche sul calcio...”. E’ l’allenatore di una delle squadre più ricchi e forti al mondo,ma ha ricordato a tutti che il calcio, tutto sommato, è un gioco. E che bisogna ogni tanto dare giusto peso alle cose.
Purtroppo però il calcio non è un gioco. Me ne sono accorto leggendo – esterrefatto – i commenti e gli insulti arrivati contro i giornalisti e le persone (tantissime) che hanno preso le distanze dagli episodi di violenza accaduti durante la partita di calcio Marsala – Hinterreggio.
A me non interessa se ci sono state prima delle provocazioni, se lo schiaffo era in realtà un buffetto, se non sono decine le persone aggredite ma due o tre. A me basta una sola cosa: un carabiniere che mi raccontava, domenica sera, gli insulti e gli sputi ricevuti dai due suoi colleghi. A me basta solo questo.
E per questo ritengo che il presidente dello Sport Club Marsala 1912 debba scusarsi con la città. Perchè il Marsala non è suo, è di tutti. E quando succedono queste cose la figura magra la facciamo tutti.
E a me non importa se in Calabria succede di peggio, se ci sono alcune squadre emanazione diretta delle cosche, se tutto sommato – come sostiene qualcuno – i tifosi marsalesi si sono contenuti rispetto ad altri ultrà più violenti. Io valuto le cose che accadono qui e ora. E qui, e ora, c’è da vergognarsi.
Perché stiamo parlando di un gioco, il calcio, e di una partita tra dilettanti. Dovrebbe essere una festa, perché la dobbiamo rovinare?
Anche di fronte al peggior arbitraggio, anche di fronte ad un campionato falsato, anche di fronte alla più irriverente delle minacce, la violenza (verbale o fisica) non è mai giustificabile. Meno giustificabile ancora è l'attacco diretto ai giornalisti "non allineati", che raccontano un fatto di cronaca in maniera poco gradita ad alcuni. Poi, come al solito, si esagera. Sembra quasi che la colpa della disastrosa classifica del Marsala o delle occasioni mancate ce l'abbiano i giornalisti. E allora perchè non mandare in campo loro?
Grazie dell’attenzione, e continuate a seguirci.
Giacomo Di Girolamo