Quantcast
×
 
 
18/10/2011 04:51:35

Antonella Favuzza: "Mai influenzati da Giammarinaro. Sgarbi è stanco della Sicilia, non di Salemi..."

All’assemblea al castello c’erano tante persone. Alla fiaccolata un po’ meno, perché era mezzanotte, ed era un mercoledì….
L’indomani era lavorativo…
In molti non partecipato perché hanno frainteso l’azione del Sindaco.
Cioè?
L’azione del Sindaco Sgarbi è chiarissima. Lui non prende nessuna posizione in merito all’operazione “Salus Iniqua” e Giammarinaro. A lui non interessa. Per quanto riguarda però l’influenza di Giammarinaro sull’azione amministrativa… qui il Sindaco si ribella….
Mai accettato compromessi con Giammarinaro.
Mai. Non abbiamo obbidito ad alcuna regia più o meno occulta. Invece abbiamo lavorato per svegliare Salemi dal punto di vista culturale…
Perché Sgarbi vuole il risarcimento danni dagli investigatori che stanno cercando di mettere in luce tutto quanto è avvenuto a Salemi?
Il Maresciallo Teri scrive che io avrei avuto interessi privati nella gestione del Comune e che io sono a capo di una cosca mafiosa. Addirittura scrive che io mi sono creata dei canali preferenziali per avere dei contributi per il Comune…
Ma lei non è indagata..
No.
E allora?
Teri, che manda queste carte alla Procura, è un pericolo. Ma non per me, ma per tutti quelli che leggono queste cose. Io non ho mai ricevuto un euro dal Comune di Salemi. Ho comprato casa e pago il mutuo… Ecco perché vogliamo il risarcimento: Teri scrive il falso.
Sgarbi annuncia la sua candidatura alla Presidenza della Regione. E’ un’exit strategy: è stanco di Salemi.
No. Lui è entusiasta di Salemi e della sua squadra. Abbiamo fatto un sacco di cose. Tra poco apriamo anche il Museo della Follia…
E di cosa è stanco?
Della Sicilia. Qui tutto è mafia. Tutto. Un reato di corruzione diventa subito mafia… qui c’è solo mafia. Io non ci sto.
E’ costata 7.000 l’euro l’organizzazione della fiaccolata e dell’assemblea su "Verità e giustizia"
Cosa?
C’è una delibera di Giunta.
Le fiaccole sono costate 60 euro.
Ma il costo di tutta la serata è quello. C’è la delibera.
Voi non avete visto: c’era pure il maxi schermo, e c’erano un mare di volantini con soggetto “La calunnia” di Botticelli.
Ma avete speso 7.000 euro o no?
No. Informatevi meglio.
Avete molti debiti fuori bilancio.
Informatevi meglio. Sono debiti del 2009. Quando abbiamo organizzato il Festival del cinema religioso.

E quindi?
Avevamo un direttore della ragioneria che ci ha nascosto tutti i capitoli. E lo abbiamo rimosso.
Li ha nascosti?
Si. Ci diceva che non c’erano soldi. E invece poi li abbiamo scoperti….un mare di soldi…
E i debiti fuori bilancio? Che c’entrano?
Abbiamo formato il debito e aspettiamo che il consiglio comunale lo riconosca.
Cosa che i consiglieri non fanno.
Le carte andranno alla Corte dei Conti. Il debito fuori bilancio non è da criminalizzare, perché per legge qualunque debito deve essere riconosciuto dal consiglio comunale, ma serve anche a stabilire se ci sono stati o no arricchimenti per il Comune. Non siete voi la Corte dei Conti.
Noi facciamo informazione.
Aver arredato un teatro, con le sedie e le luci, rendendolo fruibile, con i soldi spesi per il Festival del Cinema Religioso è stato un arricchimento per il Comune… O no?