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16/01/2012 08:54:43

Omicidio Di Matteo, emessa la sentenza. Ergastolo anche a Messina Denaro

8,00 - A distanza di quindici anni dalla morte atroce del piccolo Giuseppe Di Matteo, il figlio del pentito di mafia Santino Di Matteo, rapito nel 1993, strangolato nel gennaio del 1996 e poi sciolto nell'acido, arriva oggi una nuova sentenza.Alle 10 i giudici della Corte d'Assise di Palermo entreranno in Camera di consiglio. Alla sbarra per sequestro di persona e omicidio sei imputati, tra cui il boss mafioso latitante Matteo Messina Denaro e Giuseppe Graviano,
per i quali a novembre il pm Fernando Asaro chiese la pena dell'ergastolo, ma anche il pentito di mafia Gaspare Spatuzza per il quale sono stati chiesti dieci anni di reclusione con le attenuanti generiche. Chiesto l'ergastolo, oltre ai boss Messina Denaro e Giuseppe Graviano, anche per gli imputati Francesco Giuliano, Luigi Giacalone e Salvatore Benigno. Parlando del pentito Gaspare Spatuzza, per il quale il pm ha chiesto l'attenuante generica per la "sua collaborazione piena", il magistrato aveva sottolineato che il suo "e' stato un contributo assolutamente determinante per chiarire alcuni aspetti di questa vicenda processuale su cui andava fatta luce. Le sue dichiarazioni sono genuine e meritevoli".

Nel corso di una drammatica udienza del dicembre del 2010 lo stesso pentito Spatuzza aveva chiesto perdono alla famiglia del piccolo Di Matteo "e a tutta la societa' civile che abbiamo violentato e oltraggiato". "Noi siamo moralmente responsabili - aveva aggiunto Spatuzza - della fine di quel bellissimo angelo a cui abbiamo stroncato la vita.

Anche se non l'abbiamo ucciso io e i miei coimputati siamo colpevoli del sequestro, ma anche della morte del ragazzino e ne daremo conto, non solo in questa vita, ma anche domani dove troveremo qualcuno ad aspettarci". Fu immediata la risposta della mamma del piccolo, Franca Castellese, parte civile nel processo: "Non sono disposta a perdonare nessuno degli assassini di mio figlio, un bambino innocente che e' stato sequestrato, torturato, oltraggiato anche dopo la sua morte. Come posso perdonare?". In passato furono celebrati altri due dibattimenti a carico di capimafia e carcerieri. Giuseppe Di Matteo venne rapito per tentare di 'convincere' il padre Santino, a ritrattare le sue accuse. Venne strangolato dopo 779 giorni di prigionia.