Quantcast
×
 
 
26/01/2012 05:47:12

Scrive Sergio Cacioppo, sulla convenzione Integrys per i Comuni

    Punto 1
Il Comune deve concedere a titolo gratuito tutte le sedi comunali dove Integrys stabilirà di dovere installare le antenne WI-FI per la ripetizione del segnale. Di contro le sedi comunali saranno connesse tra di loro gratuitamente.
 
    Punto 2
La banda larga acquistata dal Comune serve a dare connettività all'Ente stesso ed ai cittadini che usufruiscono di uno sconto del 50% (ma il 50% di che, visto che pretendono con il contratto privato un esborso delle spese d'installazione pari ad € 120,00 una tantum e ad un canone di 25,00 euro mensili). Si tenga conto del fatto che sul territorio italiano le tariffe sono quelle riportate da voi:
- Telecom Italia 20,12 euro mensili e ZERO spese di installazione.
- Fastweb 25,00 euro mensili e ZERO spese di installazione con collegamenti non inferiori a 20 MB, in aggiunta tutti offrono telefonate ai telefoni fissi a costo ZERO e collegamento a WEB e TV illimitato sempre a costo ZERO.
 
    Punto 3
Il Comune acquista solo 2 flussi da 100 Mbit/s e li utilizza per i collegamenti comunali e per rivendere la connettività ai privati:
- Il Comune acquista da Consip i flussi al costo di € 21.652,95 cadauno annui, quindi per un totale complessivo di € 43.305,90 Iva compresa.
- I due flussi pagati da un Ente governativo sono anche utilizzati per rivendere ai privati i collegamenti ADSL ed il cui incasso è della Integrys.
- I privati pagano € 25,00 mensili, che sarebbero il 50% del costo pagato dai privati nei Comuni in convenzione.
- Ma in Comuni dove Integrys è presente senza avere stipulato convenzioni con enti pubblici, la quota richiesta è di € 25.00 mensili + 120 una tantum. Quindi è lo stesso dei Comuni in convenzione.
 
In ultimo, i flussi sono completamente gestiti da Integrys ed il Comune non ne ha alcuna conoscenza.
 
Per concludere si evince da questi accordi tra le parti che nulla è dovuto da Integrys, che guadagna su collegamenti RISERVATI ad Enti Pubblici, rivendendoli ai privati cittadini.

Da una prima analisi non mi pare che tali collegamenti possano definirsi GRATUITI ne per i cittadini ne per gli Enti.

Allo stato attuale è come se l'Ente Pubblico acquisti una autovettura in CONSIP (ministero delle finanze) e la conceda ad una azienda di noleggio auto, e che questa a sua volta la offra in noleggio a terzi lucrandoci sopra.

Appare evidente, che i soldi pubblici, possano, anzi debbano essere utilizzati per altri scopi, certamente diversi da quello fin qui preso in considerazione.

 Sergio Cacioppo

Città di Marsala
Area Informatica e I.C.T.
Funzionario Direttivo