×
 
 
02/05/2012 21:16:32

Scrive Giuseppe Amoroso, sul "perchè andare a votare" alle elezioni del 6 e 7 Maggio

Da cittadino che ama la sua città e la sua complessa architettura istituzionale sento il dovere, innanzitutto, di rivolgere un saluto, non certo di circostanza, al sindaco uscente Avv. Lorenzo Carini per il suo qualificato e corretto operato dell’amministrazione comunale.

Ciò detto, come tutti sappiamo, fra qualche giorno saremo chiamati a votare per dare nuovi rappresentanti alla guida di questa splendida città. Spero che coloro i quali saranno chiamati ad amministrare la città di Marsala sappiano far propri i principi di legalità, moralità e democrazia, condizione questa necessaria ma non sufficiente a garantire una buona amministrazione. Sono profondamente convinto che bisogna dare fiducia a persone CAPACI di programmare scelte economiche e sociali. Non abbiamo bisogno di pubblici poteri inoperosi, che non sappiano assolvere ai bisogni collettivi secondo un orientamento democratico.

Il confronto tra diverse indicazioni legittimamente espresse, la logica politica, ,il gioco democratico della maggioranza e della minoranza sono elementi cui si deve rispetto.
E’ necessario, però, che essi trovino la loro naturale conclusione in un maggiore impulso ad operare, in una più viva incisività dell’azione comunale.

Sia chiaro a tutti i candidati che il rinnovamento della classe politica non significa solo candidarsi ad un ruolo, occupare delle poltrone, significa soprattutto avvicinarsi alla res pubblica con l’umiltà di chi deve imparare qualche cosa.

Mi preme ricordare che l’accesso al palazzo comunale deve avvenire attraverso un percorso di ascolto, di esperienza, di leale competizione sul terreno del consenso e della credibilità delle cose che si propongono e soprattutto che si riesce a realizzare.

Sarà compito nostro il 6-7-maggio favorire il ricambio generazionale uscendo da conosciute ed inutili logiche del passato per affrontare nuove forme di discussione più aperte, capaci di promuovere nuove idee e far crescere nuove esperienze.

Dall’8 maggio bisognerà ristabilire quell’atteso equilibrio che dovrà, necessariamente, essere rispettato in quanto volontà popolare. Raggiunto questo equilibrio, i neo-eletti avranno il difficile compito di svolgere la propria opera di mediazione e di tramite tra i cittadini e le decisioni pubbliche.

Molto in questa direzione potranno fare i neo-consiglieri e il neo-sindaco, con un serio contributo di innovazione e di idee che può venire anche dall’impegno civile, dalle associazioni e dai movimenti marsalesi.

I giovani devono prendere coscienza che le istituzioni democratiche non sono un ostacolo alla necessità di decisioni rapidi ed efficaci .

Come cittadino, ma soprattutto come giovane docente di diritto, mi preme ricordare a tutti i candidati che la fedeltà alla nostra amata costituzione, il legame che deve costantemente intercorrere tra l’eletto e l’elettore è qualcosa di più di un semplice patto o contratto di scambio, ma è l’atto originario e fondamentale di ogni democrazia. La cultura democratica deve essere promossa e diffusa come insieme di diritti e di doveri, di partecipazione e responsabilità, in tutti i settori di articolazione della società .

Voglio concludere questo mio intervento con la speranza di poter assistere ad una buona amministrazione della res pubblica che dia soprattutto ai giovani opportunità di miglioramento e occasioni di benessere.

Auguro infine al futuro Sindaco e ai futuri Assessori e Consiglieri un sentito “in bocca al lupo”, con la certezza che dall’8 maggio in poi chiunque sarà eletto, assolverà il proprio compito con serietà e responsabilità, consentendo all’amministrazione comunale marsalese di essere all’altezza delle domande e delle aspettative della città.


Dott Giuseppe Amoroso