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25/05/2012 04:18:32

Damiano Sindaco di Trapani, ieri l'investitura. Resa dei conti nel "grande Polo". Il Pd porta male?

Quale sarà la Giunta di Damiano? Sono ore di trattative febbrili. Sarà assessore l'ex Sindaco Fazio? C'è chi dice si, c'è chi dice che si tratterebber di una presenza in Giunta troppo ingombrante. Non è convinto fino in fondo di rimanere assessore anche Antonio D'Alì: "Sono a disposizione del Sindaco. Valuteremo insieme il da farsi" ha dichiarato. Si farà da parte anche senatrice Castiglione. 

L'ex Sindaco Fazio dichiara: “L’elezione di Vito Damiano a sindaco di Trapani è certamente motivo di soddisfazione per tutti coloro che hanno fatto parte della Lista Fazio, sia quelli che andranno a ricoprire la carica di Consigliere Comunale, sia di quelli che continueranno, anche senza avere una carica istituzionale, a portare avanti la proposta politico – amministrativa che negli ultimi dieci anni ha contribuito a risollevare la Città dalla drammatica situazione in cui versava. Per continuare questo percorso, perché c’è ancora tantissimo lavoro da fare, con
la collaborazione di tutti coloro che hanno davvero a cuore le sorti di Trapani, e per raggiungere ulteriori importanti traguardi tutti i componenti della Lista Fazio hanno sostenuto la candidatura di Vito Damiano e non possono oggi che ringraziare gli elettori per avere condiviso un progetto politico che ha portato la lista ad essere un punto di riferimento sia per la nuova
Amministrazione sia per la Città”.

Alta tensione nell'altra coalizione, quelle che sosteneva Peppe Maurici, e che è arrivata alla sconfitta contro ogni previsione, fiaccata, più che dall'avversario, dall'altissima astensione. La resa dei conti è tutta interna a Grande Sud. Da Trapani parte la fronda contro il coordinatore provinciale Toni Scilla, deputato mazarese che non tiene più sotto controllo il partito dopo le batoste di Trapani e Marsala, e che ha anche la grana di pensare ad una sua sempre più improbabile rielezione a deputato regionale (mentre probabilmente il leader Gianfranco Miccichè sarà candidato alla Presidenza della Regione). Scilla era quello che aveva più perplessità (chiamiamole così) sulla candidatura di Maurici, eppure senza Maurici la lista di Grande Sud sarebbe stata ancora più perdente. Non è tenero Scilla, che avrebbe preferito una candidatura dell'ex Sindaco Laudicina: “In merito all’insuccesso registrato a Trapani, in relazione all’elezione del sindaco, ribadisco che la responsabilità è da attribuire esclusivamente al candidato Maurici”. Così Scilla in un comunicato ufficiale:Maurici ha la colpa di avere portato avanti,
nel turno di ballottaggio, una strategia personale e non concordata con il partito. “Evidentemente - continua Scilla - tutto questo non è piaciuto ai nostri sostenitori i quali per coerenza
politica, non lo hanno più votato, regalandoci una clamorosa ed inaspettata sconfitta”.

Il nodo sembra essere l'alleanza che Maurici ha fatto con alcuni dirigenti del Pd. Sia chiara una cosa: dalle parti del Pd l'intesa con Maurici c'era già da prima, solo che sarebbe stata una boutade  troppo grossa quella dell'appoggio diretto al primo turno (a Marsala, invece, con Adamo, scrupoli non ce ne sono stati). Ecco dunque che i dirigenti del Pd prima hanno silurato Sabrina Rocca dal partito, perchè si candidava con la sinistra, poi l'hanno cercata per appoggiarla, e poi al ballottaggio hanno attuato il loro disegno. Disegno che è venuto male, perchè nel frattempo la situazione è sfuggita di mano, e ad appoggiare Maurici è stato solo un manipolo di dirigenti e iscritti del Pd.  "Sono stati loro. Portano sfiga" è il commento più ricorrente che si fa al comitato di Maurici.

Queste le dichiarazioni del candidato Sindaco sconfitto: “Non credo che mi si possano addebitare le colpe della disfatta, così come ha fatto l’onorevole Scilla. Per quanto riguarda l’alleanza
con una parte del Pd desidero precisare ai nostri elettori che non è stata una mia iniziativa estemporanea ed autonoma, come ben noto all’onorevole Scilla, ma una scelta politica che
ha trovato il consenso del coordinatore regionale di Grande Sud Pippo Fallica. Non è dunque una scelta individuale ma politica e soprattutto una decisione condivisa. Avrei invece un
dato da far esaminare al mio coordinatore provinciale. E’ quello di sette candidati della lista Grande Sud che hanno sostenuto la mia campagna elettorale con forza e determinazione, tanto che le loro preferenze personali sono uguali a zero. Inviterò il coordinatore Scilla, nei tempi e nelle sedi opportune, a spiegarmi l’andamento della lista. Avremo anche modo di approfondire
di chi sono i candidati che invece in quella lista hanno tirato la carretta per ottenere consenso, voti e seggi”.



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