Il centenario di Turing a "PopSophia", il Festival del Contemporaneo
La manifestazione, ideata da Hermas Ercoli, nasce come luogo d’incontro e di riflessione tra filosofia, intesa come attività concreta che risponde ad un bisogno di restituzione pensata del presente ed i fenomeni dell’immaginario collettivo. Cosa si intende per "Popsophia"? Che significato hanno le serie tv, la pubblicità, la musica e i fumetti all'interno della società di massa contemporanea? Quel’è la relazione tra le regole dell’economia, l’economia percepita ed i desideri individuali? Questo nostro tempo ha visto realizzarsi le più nere anticipazioni della scuola di Francoforte. Ma forse dov'è il pericolo c'è anche la salvezza, come scriveva Hölderlin. E PopSohia vuole ripartire proprio da ciò che, paradossalmente, oggi abbiamo di più intimo ed insieme politico, l’immaginario. L’obiettivo quello di avvicinare il pensiero filosofico ai fenomeni di massa, costringendo la Filosofia ad indagare il Pop, e il Pop a raccontare la Filosofia. Con 150 ospiti e 18 mostre tematiche, tra cui quelle dedicate a Steve Jobs (Il Vangelo secondo Steve Jobs) e Shakespeare (Pop Shakespeare), si riconferma come uno degli appuntamenti culturali, spettacolari ed originali del panorama italiano. Tra i relatori-performer di quest’anno: Umberto Curi, Barbara Alberti, Giordano Bruno Guerri, Arnaldo Colasanti, Giulio Giorello, Alessandro Bergonzoni, Santo Versace, Platinette, Franca Leosini, Umberto Galimberti, Eugenio Finardi, Remo Bodei, Giacomo Marramao, Aldo Busi, Massimo Cacciari, Margherita Hack, Elio Matassi, Vincenzo Mollica, Luciano Canfora, David Riondino, Enrico Ghezzi, Leonetta Bentivoglio, Federico Moccia, Simone Regazzoni, Quirino Principe, Fulvio Abbate, Ignazio Licata.
E sarà proprio il fisico teorico Ignazio Licata, in rappresentanza del Turing Centenary a raccontare all’interno dello spazio dedicato a Steve Jobs la storia ed il pensiero del padre del computer e dell’intelligenza artificiale con la conferenza Alan, I Quanti e La Mela: vita e pensiero (estremi) di Alan Turing (Civitanova Alta, Spazio Multimediale San Francesco Domenica, 29 Luglio 2012, ore 23). Dice il fisico: “Da una mela al cianuro, quella usata da Turing per suicidarsi, alla mela di Steve Jobs. Il salto temporale e la connessione è doverosa. Alan Turing, nonostante le incomprensioni e le discriminazioni, fu un uomo felice che aveva trovato nella matematica e nella scienza una via personale di liberazione. Oltre la famosa macchina di Turing che è il cuore concettuale dei computer e la provocazione sull’intelligenza artificiale, è proprio questa sua visione di libertà intellettuale che ce lo fa ricordare come padre di quell’enorme infosfera che abitiamo tutti e che offre nuove possibilità di pensiero, di comunicazione ma anche nuovi problemi etici e filosofici”.
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