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06/11/2012 06:40:07

Scrive Massimo Marino, direttore di Telesud. Non gradisce che si parli della sua emittente

inutile girarci intorno: tutto nasce da quando la nostra emittente si è aggiudicato il bando di gara, promosso dal Comune di Marsala, per una serie di servizi da pubblicizzare al territorio. Capisco i doveri di cronaca, e lecite possono anche essere le osservazioni sulla opportunità o meno, che un Ente affidi questo tipo di servizi; ma a mio modesto parere, alcune critiche mi sono sembrate pretestuose, ed alcune addirittura assolutamente – e questo non è un parere – inesatte. E Ti spiego; primo: sai bene, che ogni Ente pubblico, ha l’obbligo di mettere in bilancio voci sulla comunicazione. E non mi pare che l’Onorevole Adamo, con una cifra tutto sommato relativa ( 28 mila euro ), abbia ecceduto – ricordiamo sempre per tramite di gara pubblica – in una macroscopica inopportunità; fra l’altro, mi risulta, che negli anni, l’emittente che curava questi servizi, dove Tu collabori da tempo ( Canale 2 ), ha incassato ben altre somme.

Nè mi segnalano persone vicine alle cose marsalesi, che Tu abbia mai sollevato alcuna valutazione di inopportunità. Aggiungo, e immagino che Tu conosca il bando, che per i servizi che dobbiamo rendere, il Comune “ ha fatto un affare “. Aggiungo, che – mi sia consentita un pizzico di arroganza – Telesud, è di gran lunga l’Emittente più qualificata, più strutturata tecnologicamente, e con “ le carte più in regola “, ad iniziare dal numero del personale tecnico e giornalistico, e relative posizioni contributive con gli enti previdenziali ( fattore che immagino, Tu convenga, essere non secondario quando si tratta di affidare soldi pubblici… ), che potesse trovare l’Amministrazione in provincia. E comunque, se altri non hanno voluto partecipare, non credo che ciò possa essere imputato al Sindaco, o tantomeno a noi.

E l’osservazione da Te fatta – anche se ad onor del vero non è stata da me ascoltata di persona -, in una trasmissione nell’emittente di cui sopra, che l’Adamo, avesse “ portato soldi pubblici ad una emittente trapanese… “, beh, consentimi, mi sembra davvero di basso profilo, ancor prima che anacronistico nella sua puerile faziosità. E stai tranquillo, che sulle critiche dell’Adamo che parla, con risorse pubbliche senza contraddittorio ( cosa che le precedenti amministrazioni facevano esattamente – con importi ben più cospicui però – nelle “ Tua “ emittente ), troverà da noi la giusta risposta. Il convenuto di una convenzione, mi si passi il gioco di parole, come sai, è “ tenuto “ a dare quegli spazi, a chi ne acquisisce la disponibilità. Cosa grave sarebbe da parte nostra, se invece, gli eventuali soggetti tirati in causa, non avessero la possibilità, gratuita ovviamente, di rispondere ai concetti/critiche rivolti dal “ convenzionato “. Sai bene fra l’altro che siamo tenuti per legge a farlo ( diritto di replica ndr ). Ciò accadrà sempre; e chiunque, opposizione, terzi, o altri, troveranno le porte aperte da noi, per replicare ad eventuali giudizi non condivisi o mendaci. Stanne certo.

Andiamo avanti; ho letto, le Tue recenti osservazioni sul nostro telegiornale: “ ..bella la sigla, bella la scenografia…,insomma tutto molto godibile…“ ( e Ti ringrazio per l’apprezzamento ), …poi con i contenuti, “ sembrava il TG della Pro-Loco “; in sintesi, due servizi, ritenuti da Te lunghi – per inciso i nostri servizi TG, difficilmente superano i 2 minuti, a differenza dell’emittente di cui sopra, dove tu collabori da anni, in cui una volta ho potuto apprezzare un servizio di oltre 6 ( sei ) minuti – sic!! – per il commento di un avviso di garanzia, ad una persona che non era esattamente il Presidente della Repubblica… - inerenti una manifestazione dolciaria ed il Cous Cous Fest. Precedo alcune osservazioni che potrebbero esserci fatte ( non da Te, ma mi è capitato da altri ), che li seguiamo perché si affidano a noi pubblicitariamente ; Ti garantisco, che durante il periodo estivo, dove si concentrano questo tipo di eventi, diamo conto, molto spesso patrocinando gratuitamente, quasi tutte le manifestazioni che ci viene richiesto di seguire. E aggiungo, magari Tu non lo condividerai editorialmente opportuno - legittimo per carità – , che reputo un dovere, ancor prima che un piacere, dare un po’ di visibiltà,a tanti volontari, che con passione “ mettono su “queste manifestazioni. Ed è inutile, strumentalizzare che lì girano soldi pubblici, perché Ti garantisco che la stragrande maggioranza, non “ hanno gli occhi per piangere “; e di sicuro non li hanno per affidare a Telesud – in effetti siamo un po’ caretti… - progetti di comunicazione. Questo lo reputo, un vanto editoriale. Poi, al netto di critiche gratuite, dovresti sapere, che in periodi estivi è difficile mettere contenuti adeguati in un TG, che si ricordi è cronaca e non inchiesta. Lo sport, non c’è; la politica va in letargo, e i tribunali vanno in ferie...

Non essendo Mediaset, e avendo come territorio di riferimento questa provincia, davvero non si capisce cosa potremmo metterci ogni giorno, se non dessimo spazio – giustamente ripeto a mio avviso – anche alle sagre o eventi in genere, che in fin dei conti sono anche un po’ cultura, oltre che indotto del turismo nella nostra provincia. Da ottobre in poi, non mi pare che si trovino, copiosamente, questi servizi; e non posso, purtroppo, che ritornare ai paragoni con le altre emittenti provinciali ( si fa per dire ), ad iniziare dalla “ Tua “, che non mi pare Tu abbia attenzionato, soprattutto di recente, per eventuali “ lacune di palinsesto o di telegiornale “ ( forse reputi che non ne abbiano... ). Solo per carità di patria sorvolo ad addentrarmi sull’organizzazione, la struttura tecnica e grafica, oltre che di programmazione e di contenuti TG – ma non solo - che hanno. Sarebbe come sparare con un bazooka contro la Croce Rossa; e Tu lo sai bene.

Ed infine, è di queste ore, un ulteriore “ attacco “ gratuito alla mia Emittente, quando in un articolo si vorrebbe dare ad intendere ai tuoi lettori, tre sciocchezze in un colpo solo; per prima cosa, è assolutamente falso ciò che tu o tuoi collaboratori ( il pezzo non è firmato ndr ) hanno scritto. Ovvero, che la “ gara d’appalto prevedesse la diretta “, e che quindi il mandarlo in onda in differita sia “ una violazione “ della stessa. Per scrupolo, di seguito, Ti inoltro poche righe del bando, che magari Ti/Vi saranno sfuggite…

“ ART. 1 – Oggetto dell’Appalto

L'appalto ha per oggetto:

1- La ripresa televisiva digitale della messa in onda, in modalità di diretta televisiva o in differita,per la loro intera durata, di tutte le sedute che il Consiglio Comunale di Marsala periodo di validitàdell'appalto…. “

Ed ancora: scrivete che “ Telesud è stata l’unica emittente a poter partecipare…”, perché scusa? Non mi pare che vi fossero caratteristiche di alcun tipo, che anche solo “ di fatto “, potessero escludere altre eventuali emittenti. Anzi, mi sembra, abbastanza generico ed in alcun modo restrittivo. E’ stato debitamente pubblicizzato…, poi se altri non hanno voluto parteciparvi, non so! Infine, ritornando alla – non veritiera – contestazione sulla differita, e gli orari di emissione, non ti rendi conto che dite una ulteriore sciocchezza, ed anche contraddittoria. Provo a spiegarmi anche qua:  Tu dici che dovremmo fare le dirette…,come ho ampiamente illustrato non è vero, lasciando il bando, facoltà all’appaltante, cosi come debitamente specificato nella nostra offerta - ed anche qui, per scrupolo Ti “ copio e incollo “ quanto depositato   –

“ Facendo seguito, allo schema dell’Avviso; l’emittente operatore di rete TELESUD, s’impegna a:

1)      Riprendere in forma integrale, ogni consiglio comunale…………..

2)      Di mandare le stesse in onda, a proprio insindacabile giudizio, in forma differita o diretta….., ………in orari autonomamente scelti, a seconda delle proprie esigenze di palinsesto, durata di ogni consiglio, e altra esigenza editoriale ( ad esempio limitazione ex lege in periodi elettorali, qualora vi fossero candidati in altre competizioni elettorali, e nel coltempo, fossero anche Sindaci, Assessori, Consiglieri, o altro……….. “

….e ci hai imputato degli orari sostanzialmente inutili ( sabato ore 16.00 e ore 23.00, ma hai dimenticato una ulteriore replica domenica alle 09.00 ndr ). Ma se facessimo le dirette, cosa che mi par di capire forse Tu preferisca, sarebbero orari di gran lunga peggiori. Mi pare che non ci sia neanche da discutere sul fatto che orari pomeridiani feriali ( il consiglio si tiene in linea di massima il lunedi ed il mercoledi pomeriggio dalle 17.30 ndr ), siano infinitamente meno seguiti da quelli da noi messi in onda, in giorni festivi. Inoltre, faccio notare, che abbiamo svolto ben più di quanto previsto nel capitolato, visto che lo stesso prevede una sola emissione, e non tre come da noi fatto. Ma siccome l’ipocrisia rinomatamente ci fa difetto, non nascondo che quegli orari, sono stati pianificati, purtroppo, anche in conseguenza dell’imminente rinnovo del parlamento regionale, dove, ben sai, i palinsesti – almeno quelli nostri… - sono fagocitati dai candidati. Quindi, certamente, già dalla prossima settimana, la programmazione, troverà una emissione serale, anche in giornata feriale.

Insomma, credo che il non proprio amore sviscerato che intercorre fra Te ed il Sindaco Adamo, Ti abbia un po’ fatto prendere la mano ( me lo negherai, ma è ardua la cosa... ). E non entro minimamente nel merito fra Voi, su chi abbia torto, ragione, o altro; men che meno mi interessa, ma mi pare lampante. Insomma, mi auguro che queste mie parole possano riportare ad un minimo di serenità di giudizio, fermo restando – fin troppo banale dirlo – che tutte le considerazioni sono legittime.

                        Cordiali saluti,

                                                                                                  Massimo Marino

                                                                                              Presidente di Telesud 

Gentile corrispondente,
sono giornalista da sempre. Ma esercito questo mestiere relativamente da poco, dal 2006, e sin dall’inizio mi sono meravigliato di una tara mentale che ha il mondo dell’informazione, e tutto quello che ci sta dietro, in provincia di Trapani: quando qualcuno scrive una cosa, si cerca sempre di capire chi è il mandante. Io penso sempre a quella meravigliosa battuta di Altan: vorrei sapere chi è il mandante di tutte le cazzate che dico. Però, ogni volta, ho a che fare con lettere di questo genere: se tu parli di una cosa, è perchè hai in qualche modo interessi diretti, o di concorrenza, gelosia, magari ti pagano per parlare (male) di qualcuno. In realtà, semplicemente, noi, qui, su www.marsala.it, diciamo quello che pensiamo. Senza mandanti.
Allo stesso modo, c’è sempre un certo pudore quando si parla di informazione locale. Altra tara mentale: non è giusto parlare di una televisione, di un collega che si prende l’incarico di un ufficio stampa, di un altro che abusivamente ne gestisce due. Non è delicato. Invece, siccome il giornalismo è essenzialmente raccontare ciò che si ha accanto, noi scriviamo anche di questo. Perchè fare informazione, in questa terra, è un esercizio di responsabilità, e quindi chi a vario titolo lavora da editore, giornalista o altro nel settore deve essere sempre scandagliato nelle intenzioni, nelle cose che dice e scrive, negli scopi.
Non è un caso, pertanto, che io parli di Telesud. E’ la principale emittente televisiva in provincia di Trapani. Non è un caso che lei sia convinto che io lo faccia perchè il mandante sia l’editore di Canale 2 o per una rivalità Trapani - Marsala (!) : è la sua tara mentale. Con Canale 2 io c’entro poco o nulla. Ho fatto, per due stagioni, un fortunato programma settimanale, Aida, interamente curato dalla redazione di www.marsala.it, senza che nè il direttore Nicola Baldarotta, nè l’editore Mario Maltese, mettessero becco su temi o argomenti.
Le dirò di più: come risorse, mezzi, redazione, credo che Telesud sia molto più avanti di Canale 2. Non c’è alcun paragone che regge.
Non ho mandanti. E pertanto posso ribadire, liberamente, che Telesud si è aggiudicata un bando, per la trasmissione del consiglio comunale di Marsala, che è costoso ed inutile. Costoso, perchè sono 30.000 euro l’anno. Inutile, perchè ormai i consigli comunali vanno trasmessi in diretta streaming on line, non in televisione: con quella cifra si può trasmettere l’attività del Comune per sei anni, non per uno. Trasmettere su Telesud il consiglio comunale di Marsala il sabato pomeriggio o la domenica mattina equivale a non trasmetterlo. E’ un orario morto. A Raiuno, per dire, fanno la Santa Messa, la domenica mattina. Trasmettere un consiglio comunale senza spiegarlo è poi inutile: nessuno ci capisce nulla.
Tra l’altro, benchè nel capitolato lei scrive che sia prevista la trasmissione in differita, il titolo del bando di gara che avete vinto parla chiaro: “TRASMISSIONE IN MODALITA’ DIRETTA DEL CONSIGLIO COMUNALE”.
La cifra stanziata dal Sindaco Adamo per questo servizio non è eccessiva. E’, semplicemente, fuori tempo. E’ di un’altra generazione. Significare negare l’innovazione, la modernità, le tecnologie. Foraggiare un sistema che è distorto. E lo scrivevo anche ai tempi in cui era Canale 2 a essere la televisione di stato, a Marsala (e allora, da Canale 2 dicevano che i mandanti eravate voi...).
Il tutto si inserisce in un contesto in cui il Sindaco di Marsala, come denunciato dalla nostra redazione, utilizza la leva dei contributi pubblici per regolare i rapporti con la stampa. Una cosa illegale, prepotente. Per dirla in estrema sintesi: chi non fa i copia - incolla dei comunicati del Sindaco o fa inchieste sull’attività amministrativa non riceve pubblicità dal Comune. La vostra testata, proprio per il prestigio che ha, cosciente di ciò, avrebbe dovuto dare un esempio di come si possa essere “convenzionati” con il Comune per alcuni servizi, ma liberi ed indipendenti nell’attività di informazione. Invece, l’unica cosa vista sono lunghi monologhi del Sindaco, senza contraddittorio. Sulla vicenda del porto di Marsala, avete fatto qualcosa di non deontologico: noi abbiamo scritto che il progetto del porto di Marsala si basa su un falso documentale, voi non avete ripreso la notizia, ma avete dato spazio al Sindaco per una trasmissione di replica, senza sollevare alcuna domanda nel merito delle cose scritte.
Ecco perchè, guardando il vostro telegiornale, l’altra volta ho provato un senso di sconforto. Ma come, mi sono detto, ci sono mille cose di cui parlare in questa terra bella e difficile, loro hanno mezzi, strutture, giornalisti all’altezza e parlano sempre di sagre? Sembra quasi un voler parlar d’altro. E a parte che a volte non si capisce dove comincia il pubbliredazionale e finisce il contenuto giornalistico, non vorrei che lo stesso metodo venisse applicato dalle sagre alla politica, e dalla politica alle istituzioni. Certo, lei dice, d’estate, c’è poco di cui parlare. E parliamo di sagre. Poi con l’autunno riprende la cronaca. La nera, soprattutto, tira tantissimo. E già. Io penso sempre a quel concetto di giornalismo come esercizio di responsabilità che scrivevo prima. E allora, certo, si può fare un notiziario che è come un lunario: le sagre d’estate, gli omicidi d’inverno, la vendemmia a Settembre e via dicendo. Io preferisco però un tipo di giornalismo che non aspetta che i fatti accadano per raccontarli, perchè le notizie le va a cercare. 

Grazie dell'attenzione, e continui a seguirci,

Giacomo Di Girolamo

 

P.S.: Al lettore, per sapere come vanno le cose. Questa lettera è stata inviata in redazione da Marino il 25 Ottobre. Capite che di mezzo ci sono state  la chiusura della campagna elettorale, le elezioni, e il ponte di Ognissanti. E un'altra decina di mail di voi lettori a cui dare seguito.  Non è pertanto uno scandalo che, per dare una risposta compiuta e serena, la si pubblichi solo ora.  Marino, mi dispiace dirlo, con l'arroganza padronale di chi è convinto di poter disporre del tempo e della disponiblità degli altri secondo i suoi desiderata, ha scritto mail deliranti all'editore, all'editore di Rmc 101 (minacciando il ritiro da ogni forma di collaborazione), all'Assostampa, all'Ordine dei giornalisti. Ha risparmiato la Corte di Giustizia Europea e le Nazioni Unite, però. Berlusconi, da editore, se la sarebbe tirata di meno.


 



Editoriali | 2024-05-16 06:00:00
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