Quantcast
×
 
 
12/12/2012 05:38:53

Tentato omicidio a Marsala tra romeni a Marsala. Continua il processo

 Una violenta lite - iniziata in piazza Fiera e conclusa all'interno di un negozio di abbigliamento gestito da cinesi, nei pressi del passaggio a livello ferroviario al confine con Petrosino - in cui ha avuto la peggio il 24enne Ionut Bouleadra, al quale fu conficcato un cacciavite in testa. Ciò nonostante, il giovane riuscì a sopravvivere. Nell'ultima udienza, a scagionare l'imputato alla sbarra è stato il fratello, Laurentiu Ciubotaru, 37 anni, che per quella rissa ha già patteggiato la pena ed è stato condannato dal gup a 4 anni e 8 mesi di carcere.
Già condannato, con rito abbreviato, a 5 anni, anche il 25enne Filip Nita Florin. Adesso, in aula, Laurentiu Ciubotaru ha dichiarato: «Sono stato io a colpire Ionut, per difendere me e mio fratello». Spiegando di avere agito per legittima difesa. Buleandra, intanto, assistito dall'avvocato Luigi Pipitone, si è costituito parte civile. A difendere Marian Ciubotaru è, invece, Arianna Rallo. A indagare sulla violenta lite (per poco non ci scappò il morto) sono stati i carabinieri.
Tre sono stati i testi, tra protagonisti e testimoni oculari della vicenda, che nell'ultima udienza hanno risposto alle domande del pubblico ministero Francesca Rago. Tra questi, un ragazzo tunisino minorenne che ha affermato che quel giorno, in piazza Fiera, gli è andato incontro un cugino di Ionut Buleandra che gli ha chiesto di chiamare subito i carabinieri. Dicendogli dalla parte della strada c'era Ionut gravemente ferito e che il giovane tunisino ha dichiarato di avere visto con un cacciavite in mano. Poco dopo, ha visto Marian Ciubotaru con sangue sul viso. Nita Florin ha, invece, detto che si trovava in piazza Fiera con la sorella e con Ionut ha iniziato a scherzare. Ma poi sarebbero state tirate in ballo le madri, apostrofate con parole offensive. A quel punto, sarebbe intervenuto Marian che avrebbe chiesto di smetterla con quei discorsi. Ionut avrebbe, quindi, cercato di colpirlo con un cacciavite. Sul pretorio, infine, Laurentiu Ciubotaru ha affermato: «Inseguivamo Ionut perché volevamo fermarlo e portarlo ai carabinieri, ma lui scappava. Abbiamo temuto che volesse fare del male a me e a mio fratello Marian. Per questo l'ho colpito». In precedenza, Mona Gabriela Tabacaru, fidanzata di Buleandra, che all'epoca lavorava in un bar di Strasatti, aveva detto che qualche giorno prima della rissa un connazionale (che era con alcuni degli aggressori) le aveva fatto proposte sessuali, ma che lei aveva rifiutato. Prossima udienza il 19 dicembre.



Native | 2024-04-25 09:00:00
https://www.tp24.it/immagini_articoli/24-03-2021/1616566080-0-etna-un-altra-eruzione-fontane-di-lava-e-boati-il-video.jpg

Aprile dolce Vinitaly - Cantine Bianchi

La partecipazione a un evento come il Vinitaly porta con sé rischi e opportunità, un doppio binario che Cantine Bianchi ha scelto di abbracciare partecipando alla 56^ edizione del Salone Internazionale dei vini e distillati, vetrina di...

Giudiziaria | 2024-04-25 08:29:00
https://www.tp24.it/immagini_articoli/24-03-2021/1616566080-0-etna-un-altra-eruzione-fontane-di-lava-e-boati-il-video.jpg

Marsala, ancora un processo per Minolfo

Ancora un processo per il 25enne marsalese Giacomo Minolfo, che a fine maggio 2021 era stato condannato a tre anni di reclusione dal Tribunale (presidente del collegio: Alessandra Camassa) per maltrattamenti in famiglia, violenza privata e lesioni...