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18/12/2012 05:41:43

Grillo, Angileri, Giacalone, Lumia, Alagna, Carini: parte la grande corsa per le elezioni politiche

Sono tanti i nodi da sciogliere. La strategia di Berlusconi, l'attesa sulla decisione di Mario Monti, l'incognita Crocetta, le alleanze al centro, il terremoto Grillo. Ma il totocandidati tra gli aspiranti a un posto in lista è già iniziato. Si vota ancora una volta con il Porcellum. Noi elettori dobbiamo mettere solo una X nel simbolo del partito prescelto, per il resto pensano a tutto loro. Chi è primo è eletto sicuro (ovvio, se la lista supera lo sbarramento e partecipa alla distribuzione dei seggi), e poi via via tutti gli altri, in maniera proporzionale e con un premio di maggioranza assegnato su base nazionale alla Camera e su base regionale al Senato. Chi è nella seconda metà delle lista, invece, è destinato al ruolo di comparsa. E' per questo che, oggi come nel 2008 e nel 2006, la gara interna ai partiti sarà tutta per accaparrarsi i primi posti utili, che sono, secondo i sondaggi, dalle nostre parti  i primi dieci - dodici per il Pd, i primi sei - sette per il Pdl e il Movimento Cinque Stelle, i primi due - tre, se non solo il primo per tutti gli altri. In questo scenario entrano in gioco i leader che, candidandosi in più circoscrizioni, con le loro opzioni poi decideranno chi entra e chi esce. 

 I democratici devono fare i conti col progetto del presidente della Regione Crocetta che aspira a correre alle politiche con la sua lista federandosi col Pd, in modo da  abbassare la soglia di sbarramento per entrare in Parlamento (2% su base nazionale).
Con l'ex sindaco di Gela andrebbe Beppe Lumia, che aggirerebbe così il limite dei 15 anni di legislature imposto dal Pd. Alla lista Crocetta guarderebbero con interesse pure l'ex assessore Massimo Russo e l'autonomista Giovanni Pistorio. Massimo Russo, dunque rappresenterebbe la provincia di Trapani in questa lista. Un sacrificio, con un posto di tribuna non utile alle elezioni, potrebbe essere chiesto ai sostenitori di Crocetta e Lumia in provincia di Trapani, a cominciare dall'ex vicesindaco di Marsala Leo Giacalone. A meno che la lista non si federa con le altre (i profughi di Italia dei Valori, gli "arancioni" di De Magistris....) e in questo senso ci potrebbero essere altri candidati. Al Senato gi arancioni punterebbero su Sonia Alfano, alla Camera sono diversi i nomi di coloro che possono trovare un posto in lista, e tra questi c'è quello dell'avvocato marsalese Peppe Gandolfo

Nel Pd scalpita Annamaria Angileri. La sua battaglia per Renzi è stata notata a livello nazionale, e potrebbe rientrare nella pattuglia di eletti sicuri che Renzi ha intenzione di chiedere a Bersani. Dovrebbero essere in tutto una trentina di parlamentari in tutta Italia, ma ci sono molte resistenze nel Pd, e i due ex sfidanti alle primarie, Bersani e Renzi, non si sono ancora visti. Per il resto, il bello e il cattivo tempo lo farà ancora una volta la corrente "Innovazioni", in provincia di Trapani, che ormai controlla tutti i posti chiave del partito, con il deputato marsalese Antonella Milazzo, il capogruppo all'Ars Baldo Gucciardi, e il senatore uscente Nino Papania. Proprio a lui spetta la scelta se ricandidarsi o no, e tutto lascia presagire che Papania sia stanco di Palazzo Madama. Per il resto, i nomi che si fanno sono i soliti: da Giacomo Scala, ex Sindaco di Alcamo, a Monica Alagna, beffata alle ultime elezioni regionali perchè il suo nome è stato sfilato dal listino di Crocetta all'ultimo minuto.  Il Pd ha comunicato che farà le primarie per la scelta dei candidati, ma in realtà, tra i posti bloccati da Bersani, quelli che toccano alle correnti, i veti incrociati, agli iscritti del Pd resterà ben poco da scegliere.  A Palermo via libera per l'ex sindacalista Sergio D'Antoni e l'uscente Alessandra Siragusa. Sono in corsa pure Bernardo Mattarella, Lillo Speziale e l'ex assessore regionale Franco Piro. Nella Sicilia orientale in bilico gli uscenti con diverse legislature alle spalle: Enzo Bianco, Giovanni Burtone e Anna Finocchiaro, che potrebbe risolvere candidandosi in altre regioni. Sarà lei, in caso di vittoria del Pd, la prossima presidente del Senato, la seconda carica della Repubblica.  Nell'Isola, però, i big del partito chiedono di candidare solo siciliani. Da decidere la ricandidatura dei senatori uscenti,  Mirello Crisafulli e Benedetto Adragna. Chi potrebbe aspirare a un posto è pure Giovanni Barbagallo, forte di una serie di successi elettorali alle europee e alle ultime regionali.

Sinistra Ecologia e Libertà si prepara a tornare in Parlamento, ed è guerra aperta per decidere chi deve avere i primi posti utili nelle liste. Di sicuro ci sarà il ritorno in Parlamento di Francesco Forgione, ex presidente della Commissione Antimafia. Certa appare anche la candidatura dell'alcamese Massimo Fundarò. Per il resto SeL, per riconquistare il terreno perduto alle Regionali, potrebbe chiedere la candidatura anche al Sindaco di Petrosino, Gaspare Giacalone.  Altra candidatura certa è quella di Erasmo Palazzotto, anche se i suoi parenti sono stati coinvolti nello scandalo che ha portato allo scioglimento per mafia del Comune di Isola delle Femmine

Nel Pdl invece è il caos. La guerra tra Alfano e Berlusconi sta sfilacciando il partito e si sa ben poco. Non dovrebbe essere della partita Antonio D'Alì. Il senatore, attualmente sotto processo a Palermo per concorso esterno in associazione mafiosa, non sarà ricandidato proprio per evitare polemiche in campagna elettorale. Al suo posto il partito trapanese potrebbe esprimere in una posizione utile Cettina Spataro. Fino a poco tempo fa, inoltre, aspirava ad un posto sicuro per le elezioni politiche Renzo Carini, l'ex Sindaco di Marsala, in ottimi rapporti con Angelino Alfano. Ma il rompete le righe che caratterizza questa fase del Pdl, ha compromesso tutto. Anche Stefano Pellegrino aspirerebbe ad un posto. In corsa dovrebbero esserci comunque gli uscenti: per la Sicilia occidentale sono il coordinatore regionale Dore Misuraca, il presidente della Commissione per l'attuazione del federalismo, Enrico La Loggia e il deputato Giuseppe Marinello. Possibile la ricandidatura di Gabriella Giammanco. Nella Sicilia orientale si va verso la ricandidatura dell'ex ministro Stefania Prestigiacomo e dei parlamentari Salvatore  Torrisi e Vincenzo Gibiino. Di certo, si candiderà anche l'altro coordinatore regionale del partito, Giuseppe Castiglione. Al Senato i nomi più accreditati sono quelli dell'attuale presidente, Renato Schifani e di Simona Vicari, mentre Giuseppe Firrarello non dovrebbe ricandidarsi.Da risolvere il nodo degli ex An da Pietro Cannella a Domenico NaniaAntonio Battaglia e Basilio Catanoso, che dovranno decidere se seguire la loro corrente nell'ormai probabile scissione dagli azzurri.

Ci sarà anche il Pid - Cantiere popolare di Saverio Romano, che in provincia di Trapani conta sulla senatrice Maria Pia Castiglione (subentra a Cuffaro dopo il suo arresto)  Sono in corsa gli ex parlamentari regionali Rudy Maira e Marianna Caronia.

Grande confusione al centro, perchè non si sa ancora se Udc e Fli si presenteranno insieme, chi sarà il loro candidato presidente del consiglio (loro spingono per Monti), se sarà della partita la lista di Montezemolo, Italia Futura. Al momento, come abbiamo raccontato nei giorni scorsi, in provincia di Trapani il pallino ce l'ha Mimmo Turano, che spera di poter piazzare Massimo Grillo in un posto utile nella lista dell'Udc.  Il Sindaco Adamo, da parte sua, può fare al momento poco, magari trovare un posto in lista per il consigliere provinciale Giovanna Benigno.  Livio Marrocco, dopo aver mancato la rielezione all'Ars, avrà un posto in primo piano nella lista di Fli per la Camera, ma il problema per lui è capire chi saranno gli alleati e se la lista supererà lo sbarramento. Da capire inoltre le intenzione del e del movimento Italia Futura di Luca Cordero di Montezemolo. Lo scudo crociato dovrebbe riproporre gli uscenti, Gianpiero D'Alia, Vincenzo Galioto  e Giuseppe Naro e potrebbe coinvolgere i deputati ei i candidati più forti nelle ultime regionali. Tutta da decifrare invece la posizione di Raffaele Lombardo. C'è chi non esclude che potrebbe ricucire il rapporto con Casini grazie alla mediazione di Gianfranco Fini. Tra i possibili candidati dei finiani, non avrebbe alcuna possibilità Nino Strano dopo la recente condanna subita. Nino Lo Presti è invece pronto a dimettersi per andare a occupare un posto nel Consiglio di giustizia amministrativa. Aspirano a un posto in lista, invece,gli uscenti Carmelo Briguglio e Fabio Granata assieme a Alessandro Aricò e Luigi Gentile. Tra gli autonomisti c'è chi attende pure la mossa di Gianfranco Miccichè, leader di Grande Sud.

 Il Movimento 5 stelle ha raccolto il 15 per cento alle regionali, dato che varrebbe almeno quattro-cinque senatori e da otto a dieci deputati.
I nomi sono stati già decisi nelle primarie sul web dei giorni scorsi e sono consultabili sul sito www.sicilia5stelle.it. Capolista della Sicilia occidentale è Riccardo
Nuti
, ex candidato a sindaco di Palermo. Defilata la posizione del marsalese Mario Ragusa per il Senato