Quantcast
×
 
 
10/01/2013 05:44:24

Ars, nuovi tagli su tutte le voci di bilancio. Facciamo il punto tra promesse e fatti concreti

 Se l’ente che gestisce il patrimonio artistico del Palazzo dei Normanni, in primis la Cappella Palatina, ha deciso di concretizzare nuovi risparmi, anche gli impiegati chiamati all’Ars dai partiti dovranno dire addio alle integrazioni in busta paga.
Il finanziamento erogato da Palazzo d’Orleans alla fondazione, nel 2012 è stato di 480 mila euro.
Il consiglio di amministrazione ha però deciso per il 2013 una riduzione del 6 per cento di tutte le voci di bilancio e ha dato pure il via libera al dimezzamento dei fondi stanziati dalla tabella H, ovvero l’elenco dei finanziamenti regionali destinati a una miriade di enti e associazioni che è stato azzerato dal governo Crocetta. Nel caso in cui l’Ars decidesse ad aprile di rifinanziare le varie voci, per la Federico II andrebbero stanziati 240 mila euro.
L’ente comunque ha delle proprie entrate e tra l’altro è l’unico spazio museale in Sicilia i cui stipendi non sono pagati dal pubblico.
La struttura gestisce infatti diversi servizi e ad esempio, nel 2012, ha incassato un milione e 580 mila euro dalla vendita di biglietti di ingresso al Palazzo dei
Normanni. I fondi ricevuti dalla tabella H,che potrebbero così essere dimezzati, sono utilizzati dalla Federico II per organizzare tutta una serie di attività culturali,
come delle mostre periodiche dedicate ad artisti siciliani.
Intanto son otempi duri all’Assemblea regionale siciliana. Il bilancio interno approvato dal Consiglio di presidenza a fine anno, ha previsto tutta una serie di tagli
per circa 11 milioni. I gruppi politici hanno registrato la riduzione più consistente, pari a circa cinque milioni e mezzo di euro. Restano intatti i 4 milioni e mezzo
per i dipendenti stabilizzati ma Ardizzone ha precisato che l’Ars non si farà più carico di pagare il valore di contratti che superano questa spesa.
I gruppi parlamentari, alle dipendenze dei quali cisono un’ottantina di dipendenti, volenti o nolenti dovranno dunque rinunciare
a pagare le integrazioni. Per ogni dipendente a disposizione ci sono circa 50 mila euro all’anno.
Le integrazioni dei gruppi, negli anni, hanno fatto lievitare queste somme da 10-20 mila euro fino a 200 mila euro, rispetto ai 40-50 mila euro circa che sarebbero
spettati. 

''Purtroppo mi tocchera' fare la parte del 'cattivo' ma dobbiamo fare dei tagli all'Ars e il decreto Monti sara' la nostra stella polare'' ha detto pochi giorni fa il Presidente dell'Assemblea regionale siciliana Giovanni Ardizzone (Udc) parlando dei tagli annunciati per Palazzo dei Normanni. ''La buona volonta' di questa Presidenza dell'Assemblea regionale siciliana si e' concretizzata in atti sostanziali - dice ancora Ardizzone - il decreto Monti e' la nostra stella polare. Questo e' solo l'inizio. Ritengo che si possano fare ulteriori tagli soprattutto per quanto riguarda i gruppi parlamentari. Anche perche' c'e' un obbligo di legge''. E denuncia: ''Qui all'Ars abbiamo appreso di stipendi da favola di dirigenti che superavano quelli dei palmentari e questo non e' piu' tollerabile ne' possibile. Saro' costrettoa fare la parte del cattivo, ma e' dovuto al fatto che c'e' un obbligo i legge a cui non si puo' derogare, per cui andiamo avanti per la nostra strada. Confido molto nella riunione dei capigruppo di martedi' prossimo, perche' non dobbiamo dimenticare che i rapporti tra il dipendenti e il gruppo e' di natura privatistica,. Non possiamo sforare come nel passato gli obblighi di legge. Sono gli indirizzi che intendo dare ai capigruppo, sono Presidente dell'Ars e mi assumo le mie responsabilita'''.

Ma facciamo il punto sui tagli, tra annunce, promesse e cose concretamente realizzate (tra parentesi, lo stato di attuazione di ogni misura)

I TAGLI DEL GOVERNO. Tabella h.  Azzerati i fondi destinati a144 enti. A disposizione c’erano 33 milioni. (Bilancio di previsione per il 2013, in attesa del via libera dell’Ars previsto ad aprile).

Spese degli assessorati. Taglio dei contratti ai fornitori esterni: risparmio di 60 milioni rispetto al 2012 e di 200 milioni rispetto al  2011. (Legge di stabilità, in attesa del via libera dell’Ars previsto ad aprile).

Dipendenti. Piano per la rotazione dei dirigenti intermedi e taglio generalizzato al salario accessorio.Un provvedimento che dovrebbe garantire risparmi per una decina dimilioni. (Piano della giunta).
Stipendi dei dirigenti. Deliberata la riduzione del venti per cento dei compensi per i consigli di amministrazione e del dieci per cento del numero dei dirigenti degli enti regionali. (Delibera di giunta, 30 novembre2012).
Consulenti. Stop al rinnovo dei consulenti dei vari dipartimenti. Risparmio stimato di 450 mila euro all’anno. (Circolare interna agli assessorati).
Missioni. Riduzione delle spese di missione del 30per cento, risparmio stimato 1,9 milioni di euro. (Delibera di giunta, 30 novembre 2012).
Taglio auto blu. Sì al car sharing, ovvero la condivisione della auto blu per risparmiare il 20 per cento dei costi. (Piano della giunta).

Ipab. Avviato percorso di razionalizzazione di costi e servizi offerti dalle Istituzioni di assistenza e beneficenza operanti nel territorio della Regione. (Delibera di giunta, 30 novembre 2012).
Società partecipate. Taglio del 20 per cento dei compensi per collegi sindacali e revisori contabili. Sarà individuato un liquidatore unico, interno ai dipartimenti, per chiudere le società. (Delibera di giunta, 30 novembre 2012)
TAGLI DELL’ARS. Riduzione dello stipendio dei deputati a 6.000 euro netti (oggi invece è di 11.780 euro). (Impegno del presidente dell'Ars, ancora tutto da fare)

Scure sul segretario generale aggiunto.Tagliata questa figura che assicurava un compenso da11.308 euro al mese. (Il provvedimento è stato approvato dal consiglio di Presidenza ma deve essere varato dall’Ars).
Stipendi. Tagliate le retribuzioni del personale: nel 2013 costeranno 33 milioni e 850 mila euro invece dei 34 e 650 del 2012.
Quasi dimezzate le indennità di funzione e diminuiti di 190 mila euro i fondi per il personale addetto alle segreterie particolari. Tagliate alcune indennità di funzioneagli alti burocrati: il risparmio è di 1,5 milioni. I dirigenti perderanno mediamente 1.700/1.800euro al mese.Saranno ridotte alcune postazioni dirigenziali. (Il provvedimento è stato approvato dal consiglio di Presidenza edeve essere varato dall’Ars).
Gruppi parlamentari. Per i gruppi il Parlamento spenderà 6 milioni e 868 mila euro invece dei 12 e 650 del 2012. Per le competenze ai deputati l’Ars spenderà nel 2013 20 milioni e 425 mila euro a fronte dei 20 milioni e 880 milaeuro del 2012. (Il provvedimento è stato approvato dal consiglio di Presidenza e deve essere varato dall’Ars)
Deputati. Per le pensioni dei deputati l’Ars spenderà un milione e 325 mila euro in meno. Dimezzato il finanziamento per le missioni da 200 mila a 100 mila euro. (Il provvedimento è stato approvato dal consiglio di Presidenza e deve essere varato dall’Ars).
Presidenza. Dimezzati i fondi riservati della presidenza: 171 mila euro. Per le attività di rappresentanza e per il cerimoniale la spesa cala di 270 mila euro. Il provvedimento è stato approvato dal consiglio di Presidenza e deve essere varato dall’Ars.
Comunicazione. Il Parlamento taglia anchele spese per la comunicazione istituzionale (da 200 mila a 120 mila) per le agenzie di stampa (da 585mila a500mila)
e per le rassegnestampae l’acquisto di quotidiani (da 120 mila a100 mila). Il provvedimento è stato approvato dal consiglio di Presidenza e deve essere varato dall’Ars.