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26/02/2013 05:22:38

Disservizi all'ospedale di Marsala. La Cisl risponde al sindaco Adamo

I vertici dell’amministrazione comunale avevano mandato una nota all’assessore regionale alla sanità, Lucia Borsellino, in cui si diceva che “i cittadini sono costretti ad aspettare diverse ore per essere visitati e curati e la mancata attivazione di un punto di ristoro, più volte richiesto dall'Amministrazione Comunale”. "E' una situazione insostenibile. Così non si più andare avanti. Sono situazioni incresciose e pericolose che devono essere eliminate e subito".

La Cisl pertanto ha risposto alle dichiarazioni di Adamo e Vinci volendo “far sentire la voce dei lavoratori, quelli onesti e dediti al lavoro, che ogni giorno con grande professionalità, responsabilità e abnegazione al lavoromettono al servizio dell’utenza la propria professionalità, preoccupandosi principalmente diaiutare le vite umane a loro consegnate”.

“Senza voler polemizzare – scrive il sindacato -, riteniamo che l’allarme lanciato dal Sindaco di Marsala e dal suo Vice, sia realmente preoccupante, a tal punto da chiedere una verifica in tempi rapidi istituendo una eventuale commissione per un indagine interna. Certamente non ci troverà sicuramente d’accordo il lancio di accuse, dal sapore quasi propagandistico, in quanto non circostanziate da fatti precisi. Riteniamo quindi grave il fatto di accomunare una eventuale disfunzione organizzativa ad una scarsa professionalità e qualità del lavoro svolto dagli operatori sanitari in genere. Infatti siamo certi che i lunghi tempi di attesa al pronto soccorso, non debbano certamente essere addebitati solo alla poca professionalità di alcuni lavoratori, ma la motivazione va ricercata altrove. Una di queste per esempio la troviamo nel distorto funzionamento a nostro avviso del PPI del distretto di Marsala, infatti proprio tale servizio dovrebbe essere funzionale ad un decongestionamento del pronto Soccorso in questione poiché dovrebbe disimpegnarlo da tutta una serie di patologie meno gravi che non necessitano di cure intensive. Invece questo purtroppo a quanto ci risulta non avviene”.

 

Secondo la Cisl Funzione Pubblica c’è l’esigenza per prima cosa di rendere più accessibile da parte del cittadino il Punto di primo intervento: “ci risulta infatti che esso sia ubicato nello “scantinato” degli uffici amministrativi di piazza Inam, pertanto chiediamo lo spostamento nel più breve tempo possibile individuando quindi un area il più vicino possibile al presidio stesso, meglio ancora adiacente Pronto Soccorso in questione”.

Nella nota il sindacato invita anche l’Asp e l’Amministrazione ad avviare una campagna di sensibilizzazione tesa a informare la cittadinanza Marsalese della possibilità e della reale funzionalità nonchè potenzialità che il Punto di primo Intervento assume nel Territorio.

“Tutto ciò premesso – continua nella nota il segretario Mario Corrao -, auspicando un radicale cambio di posizione dell’Assessorato Regionale alla Salute che per conto suo ha stabilito questi numeri risicati presenti in dotazione organica, di fatto promuovendo una politica di tagli e risparmi, si chiede nelle more un intervento autorevole del Commissario straordinario che possa mettere la parola fine al reale disagio che vive ogni giorno il personale sanitario in genere, e soprattutto evitare che il personale dedito al lavoro possa essere oggetto di accuse da addebitare sicuramente ad una cattiva organizzazione e non solo alla eventuale poca professionalità di taluni lavoratori che per conto nostro se realmente individuati certamente non hanno giustificazioni alcuna”.

La Cisl inoltre ha tenuto a ricordare che “se mai ce ne fosse di bisogno, la maggioranza dei lavoratori dell’ASP di Trapani garantisce realmente i servizi ai cittadini sul territorio, pur con tutti i limiti dimostrati: turni massacranti, a volte consapevoli rinunce a diritti contrattuali, pronto soccorsi e sale operatorie che molto spesso funzionano solo per senso di responsabilità, enormi difficoltà ad avere garantito il diritto alle ferie con rinunce e sacrifici familiari a volte neanche riconosciuti dalla loro stessa dirigenza, impegnata molto spesso a garantire il volere del patrono politico in nome e per conto del quale si svolge il proprio ruolo”.

 



Sanità | 2024-04-15 10:02:00
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