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11/03/2013 14:34:06

Sarà chiusa la sede trapanese della Telecom, la protesta dei sindacati

 Lo rende noto il segretario provinciale della Uilcom, Francesco Silvano, evidenziando quando previsto nel "piano di riorganizzazione per il biennio 2013-2014" presentato dall'Azienda ai sindacati. La sede di via Marino Torre, con 34 addetti al "servizio 187" e una decina di operai, rientra fra "le piccole sedi con meno di 50 dipendenti che saranno soppresse nel 2014", nell'ambito di un programma che prevede la razionalizzazione delle sedi e il ricorso ai contratti di solidarietà, con la riduzione di giornate lavorative e stipendi.
«Le attuali sedi di Caring (call-center) sono 125, sparse in 81 città del territorio nazionale - racconta Silvano - mentre, a fine piano, dovrebbero essere 31 in 27 città". Con l'accorpamento delle sedi, risulteranno in esubero oltre cinquemila dipendenti, compresi quelli trapanesi, con due possibilità di scelta: la soluzione del "telelavoro" dalle rispettive abitazioni, oppure il trasferimento a Palermo; in ogni caso, per un totale di 33 mila lavoratori in organico, è prevista una riduzione contrattuale, pari al 6,15 per cento e 16 giorni lavorativi annui per gli operatori di call-center, nonché al 15 per cento e 39 giorni di lavoro per i tecnici. L'ipotesi dei contratti di solidarietà, su richiesta della Telecom, dovrebbe essere valutata dai sindacati entro il prossimo 11 marzo, "nonostante non si sappia ancora se, e in che misura, saranno finanziati gli ammortizzatori sociali - afferma il segretario della Uilcom - considerato che, al momento, la cassa integrazione ha fondi fino a giugno e non si sa se il futuro Governo la vorrà rifinanziare, né se il nuovo Governo accetterà di autorizzare i contratti di solidarietà per un'azienda in attivo come Telecom Italia».
Su questo fronte, comunque, l'organizzazione sindacale è preparata ad aprire un confronto. «Siamo pronti a trattare, ma si escluda lo scorporo delle attività ed il trasferimento territoriale del personale» precisa Francesco Silvano, manifestando al tempo stesso una certa preoccupazione, per l'intenzione dell'Azienda di affidare i servizi di call-center ad altre società. «La Uilcom è pronta a discutere con Telecom e a raccogliere la sfida della riorganizzazione - conclude - a patto che si metta da parte l'ipotesi della societarizzazione».