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25/07/2013 06:12:00

Ospedale di Mazara, nuova promessa: pronto entro 500 giorni

Nuovo annuncio sul rifacimento dell'ospedale Aiello di Mazara del Vallo. 

Questa volta ad usare toni enfatici e punti esclamativi, promettendo alla cittadinanza mazarese un ospedale nuovo di zecca in tempi brevissimi (mentre in realtà ancora non si è visto nulla, solo tanti disagi...) è il commissario dell'Asp di Trapani Fabrizio De Nicola:"Mazara del Vallo avrà un grande ospedale! Possiamo contare sul finanziamento di oltre trenta milioni di euro per la ristrutturazione e la messa in sicurezza dell’ospedale Abele Ajello e non c’è alcun rischio che possa essere revocato. I lavori, ancora non iniziati a causa di una serie di ricorsi delle ditte partecipanti all’appalto, saranno da noi consegnati sotto riserva di legge entro la prossima settimana all’impresa ConsCoop di Forlì e, pertanto, avviati in agosto per concludersi entro 500 giorni”. C'è da fidarsi?  De Nicola si è visto con il Sindaco di Mazara, Cristaldi, per fare il punto. “Sono soddisfatto del lavoro svolto dai vertici dell’Asp – ha dichiarato Cristaldi – e comprendo le ragioni dei ritardi derivanti da ricorsi. Ora i lavori possono finalmente iniziare e procedere spediti per dotare la nostra Città di un grande e moderno ospedale che sarà inoltre arricchito da un polo oncologico con la radioterapia. Abbiamo avuto ampie rassicurazioni anche sul potenziamento dell’area di emergenza-urgenza, che comunque sta ben funzionando. Ho ribadito al direttore generale dell’Asp – ha concluso il sindaco Cristaldi – che ci sembra giusto e doveroso che l’impresa aggiudicataria dei lavori utilizzi manodopera locale affinché l’ingente investimento abbia anche una ricaduta positiva sull’occupazione nel settore edile e nell’indotto, che sono prese con una grave crisi congiunturale”. Nel corso dell’incontro, avvenuto alla presenza del direttore aziendale sanitario Osvaldo Ernandez, dell’ingegnere Francesco Costa e dei legali dell’Asp, il direttore generale De Nicola ha ripercorso con il sindaco le tappe del lungo iter dell’appalto. Dopo la prima aggiudicazione provvisoria al Consorzio nazionale delle cooperative di produzione e lavoro Ciro Menotti di Ravenna, poi revocata in sede di accertamento dei requisiti, l’appalto fu aggiudicato all’impresa seconda in graduatoria, la Sigenco spa di Catania. Il contratto è stato però risolto dall’Asp per problemi che hanno investito l’azienda catanese, che si è opposta al provvedimento di revoca, perdendo il primo ricorso. Il 27 agosto è in programma un secondo giudizio, ma al fine di non perdere ulteriore tempo prezioso per l’avvio dei lavori e forte del parere dei propri legali, l’Asp ha deciso di siglare il contratto d’appalto e consegnare i lavori, sotto riserva di legge, all’impresa giunta terza nella graduatoria d’appalto: la ConsCoop di Forlì. Tale contratto contiene una norma di salvaguardia che, nel caso in cui la Sigenco dovesse spuntarla nel procedimento in corso, prevede la risoluzione immediata del contratto con ConsCoop, il pagamento dei lavori effettuati ed il proseguimento degli interventi da parte della Sigenco. In ogni caso i lavori proseguiranno - dicono - nel rispetto dei tempi prefissati.