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11/09/2013 05:07:46

Marsala, una città senza estate. E senza consorzio turistico. Che fine ha fatto?

Ma al di là delle tante promesse e della pianificazione, messa nero su bianco e pubblicata ufficialmente attraverso i canali istituzionali, la calendarizzazione degli eventi ha registrato diversi flop. A parte il cinema in piazza con una pessima amplificazione, e qualche concerto, l'estate marsalese è trascorsa nel completo anonimato. Spettacoli poco pubblicizzati, eventi saltati senza dare informazione per tempo ai cittadini, come il “grande” concerto di Boy George. Il cantante inglese, icona pop degli anni '80, avrebbe dovuto esibirsi nel concerto di aperturai del mondiale di Kite Surf, in piazza della Repubblica. Tutto saltato senza alcuna comunicazione tempestiva. Eppure il Comune aveva provveduto a mettere la sua faccia nei manifesti affissi in città.

A Marsala invece è venuto David Knopfler, fratello meno famoso di Mark, fondatore dei Dire Straits. La scarsa pubblicità, il costo elevato del biglietto (20 euro), e magari la poca fama dell'artista dalle nostre parti hanno fatto tutto. E al suo concerto a San Pietro c’erano quattro gatti.

Anche da Gianfranco Jannuzzo c'erano una ventina di persone, per non parlare degli spettacoli che si sono tenuti a Mozia e organizzati dalla Regione Siciliana, a cui solo pochi fortunati hanno potuto assistere. Anche i festival che si sono susseguiti ( Guitar, Music Wine, e altri) non hanno avuto quel successo di pubblico che ci si poteva aspettare. Con il festival Blues di Joe Castellano, che ormai a Marsala è di casa (organizza sempre lui), costato 45 mila euro per 3 giorni.

Tra l'altro si poteva approfittare di un anno che ha visto il ritorno dei turisti nella nostra isola, turismo fortemente penalizzato lo scorso anno dalla guerra in Libia e il conseguente limitato traffico aereo di Birgi. Spesso gli albergatori si sono trovati impreparati alla domanda degli ospiti : "Cosa posso fare stasera?". Turisti e albergatori si sono lamentati per la scarsa programmazione, perché la domenica, ad esempio, moltissimi locali sono chiusi. I turisti hanno avuto da ridire soprattutto sui servizi pubblici, come l’assenza di corse serali degli autobus da e per i lidi. Un importante operatore turistico ha ricordato che la cosa più importante non è fare arrivare i turisti, ma fidelizzarli, farli tornare negli anni successivi.

In compenso molti piccoli imprenditori si sono dati da fare organizzando eventi, ristrutturando case per trasformarle in bed & breakfast. Ma per funzionare bene un sistema turistico integrato pubblico-privato è decisivo il ruolo di coordinamento dell’ente pubblico, ma chi l'ha visto? Il consorzio turistico pubblico-privato è morto prima di capire a cosa doveva servire. Era stato chiamato anche il super consulente Laurent Samou dal nord Italia. Specializzato in marketing e turismo, Samou in questi mesi è stato un po’ l’oggetto misterioso delle strategie turistiche che si volevano mettere in campo a Marsala. Costi e metodi poco chiari non hanno confortato gli operatori turistici. A capo del consorzio era stato nominato Michele Licata, proprietario del Baglio Basile e di tanti altri alberghi e sale ricevimenti in città, tra le polemiche dei gestori degli alberghi più piccoli. Il consorzio chiude i battenti demolendo gli entusiasmi della parte pubblica dell’associazione: il Comune di Marsala, che ha messo in campo per il progetto la Pro Loco, il portale Marsala-Turismo e la Società Lilibeo Marsala (presidente Renato Curcio, cognato del Sindaco Adamo). Tra tutti sarà rimasta male l’assessore Patrizia Montalto, che era quella che più ci credeva. E ci crede ancora la Montalto, che in conferenza stampa ha detto che il consorzio è ancora in fase di costituzione. "Prima c'era tabula rasa - dice Patrizia montalto -adesso abbiamo dei referenti e dobbiamo costruire la forma mentis". Più realista il Sindaco Adamo: "Purtroppo - dice - noi ce l'abbiamo messa tutta, ma i privati a Marsala non fanno la loro parte".
 



Politica | 2024-06-15 13:00:00
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