Claudio Bianchi: "Per finanziare la scuola mettono in ginocchio le cantine"
Claudio Bianchi, imprenditore marsalese, produttore, tra l’altro dell’Amaro Segesta e di altri distillati.
Qualche giorno fa il governo ha annunciato un importante pacchetto di provvedimenti per la scuola italiana. E questa vicenda, vi tocca da vicino, in maniera singolare…
Si, succede che purtroppo la copertura per finanziare il provvedimento avviene attraverso l’aumento dell’accise sugli alcolici.
Cosa comporta?
Sul Marsala, come sugli amari o sugli altri alcolici il consumatore troverà un rincaro dei prezzi, da mezzo euro ad un euro a causa di un aumento delle accise…
Il governo recupera i soldi per la scuola aumentando le accise, dunque…
E mette in diffcoltà aziende messe a dura prova dalla crisi degli ultimi anni. E inoltre ci fanno esporre di più con le banche.
Perchè?
Perchè l’accise va pagata ogni mese. L’Iva ogni tre mesi. Gli incassi invece si fanno quando si può. Questo significa che per pagare le tasse bisogna sempre più indebitarsi con le accise.
Stiamo comunque parlando di un decreto legge, da convertire. Ma rimane l’amarezza di uno Stato che riesce a recuperare somme solo tassando i soliti noti…
Il diritto allo studio è sacrosanto, come la ricerca, le borse di studio...Ma non dobbiamo prendere i soldi sempre alle aziende.
Lei cosa farebbe?
Risparmio sui costi. Comincerei a diminuire gli stipendi dei manager, nel pubblico come nel privato. E fare una spending review vera. A parte che aumentare le accise è un calcolo puramente matematico, perchè i consumi, aumentando i prezzi, si contraggono, e l’introito della tassa sarà minore…
Stiamo parlando di 400 milioni di euro. E di una guerra tra poveri.
E ancora ne vedremo delle belle. Non sanno più dove prendere le risorse. E chi è più debole viene preso dallo sconforto e dalla rabbia. Ogni giorno leggiamo di suicidi di imprenditori e di professionisti. Questo dovrebbe fare riflettere chi governa. Ci vuole più senso della misura.
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