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23/10/2013 13:56:00

Passa mozione all'Ars. I borghi rurali potranno essere venduti

  I borghi rurali degli anni Quaranta, disseminati nelle nove province siciliane ed appartenenti al demanio regionale, potranno essere venduti ai privati. Lo ha deciso l'Assemblea regionale siciliana approvando, con voto unanime, una mozione di cui è primo firmatario Nello Musumeci. L'iniziativa tende a salvaguardare alcuni di questi borghi con interventi strutturali, promuovendo ''un disegno organico complessivo che rimodula il rapporto tra gli antichi centri e le aree vicine e propone nuove funzioni di servizio e di promozione che si collegano in maniera più pertinente alla profonda trasformazione dei territori rurali e all'obiettivo di un loro sviluppo sostenibile''. I borghi rurali, in stato di abbandono, sono: Gaetano Schirò, Portella della Croce, Vicaretto e Domenico Borzellino in provincia di Palermo, Bruca in provincia di Trapani, Pietro Lupo in provincia di Catania, Schisina, San Giovanni e Salvatore Giuliano in provincia di Messina, Baccarato in provincia di Enna, Petilia in provincia di Caltanissetta e Antonino Bonsignore in provincia di Agrigento. I borghi rurali che non rientreranno negli interventi di riqualificazione adottati dalla Regione attraverso l'Esa, potranno essere venduti a privati, vincolandone la destinazione ad attività turistico-ricettiva e lasciandone inalterata la cubatura, per evitare speculazioni e devastazioni dell'importante patrimonio di architettura rurale. Spetta adesso al Governo, che in Aula ha espresso parere favorevole, adottare le iniziative conseguenti.