Quantcast
×
 
 
03/12/2013 13:25:00

Costi della politica in Sicilia, Crocetta protagonista a "Otto e mezzo"

Il  presidente della Regione, Crocetta, è intervenuto ieri durante la trasmissione Otto e mezzo, condotta da Lilli Gruber su La7. Incalzato dai giornalisti Gian Antonio Stella e Andrea Scanzi, a Crocetta è stata fatta la domanda: «E' vero che guadagna più di Obama? ».   «Mi sono ridotto la mia indennità di presidente della Regione a 2.500 euro nette, indennità che destinerò ad alcune associazioni a fine anno. I miei predecessori spendevano da uno a due milioni di euro per spese di rappresentanza ogni anno; io ho speso meno di cinquantamila euro. Non ho mai pagato un pranzo con i soldi della Regione, ma di tasca mia. Per quanto riguarda l'indennità di parlamentare è di 7.500 euro, che comprende anche la diaria, più 3.200 euro per l'assistente parlamentare che deve essere regolarmente contrattualizzato. Lo stipendio di 650 mila euro del segretario generale dell'Ars, che è cosa diversa dalla Regione, sono stato io per primo a denunciarlo». Questa la risposta di Crocetta.
Scanzi, da parte sua, ha rilevato che, se Crocetta avesse fatto le riforme, il M5S non avrebbe presentato la mozione di sfiducia che si basava anche sul dietro-front sul Muos di Niscemi. «Di fronte a studi di parte - ha ricordato il presidente della Regione - fu deciso d'incaricare l'Istituto superiore della Sanità di approfondire il tema. Il risultato è stato che le antenne satellitari non provocano danni. Fu il governo Prodi a fare l'accordo con gli Usa; alla Regione compete solo l'autorizzazione ambientale».
Sui tagli alla spesa della Regione, Crocetta ha ricordato che nella sanità sono stati risparmiati cento milioni nel 2013, e saranno duecento nel 2014; che negli anni precedenti sono stati spesi 180 milioni per la comunicazione, che è stato fermato lo sperpero della Formazione professionale. Inoltre, ha ricordato il licenziamento di 35 ex-Pip di Palermo che avevano percepito l'indennità anche mentre erano in carcere.
Altra questione: il mancato recepimento del decreto Monti da parte dell'Ars che prevede un sostanzioso taglio alle indennità dei deputati regionali e, soprattutto, dei trasferimenti ai gruppi parlamentari che, secondo la norma nazionale, non può essere superiore a cinquemila euro l'anno per singolo parlamentare.
«C'è molto pregiudizio nei confronti della Sicilia - ha detto Crocetta a fine trasmissione - non tengono conto del lavoro svolto, anche se è difficile da digerire lo stipendio di 650 milioni di euro del segretario generale dell'Ars. Poi, se i portaborse fossero pagati direttamente dal Parlemento l'indennità diminuirebbe di 40 mila euro».