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17/12/2013 07:16:00

Rivolta contro la Tares, in migliaia scendono in piazza a Trapani. Damiano: "Rateizziamo"

13,30 - L'Amministrazione Comunale per venire incontro alle famiglie che maggiormente soffrono l'attuale disagio economico, ha dato disposizione agli uffici di Ragioneria di accelerare l'iter di definizione della proposta da inoltrare al Consiglio Comunale, relativa alla ulteriore rateizzazione della TARES, in modo da ridurre gli importi parziali che saranno quindi corrisposti il 16 dei mesi di febbraio, marzo, aprile e maggio.
Il Sindaco ha già rappresentato al Prefetto la delicata situazione che sta vivendo la città, richiedendo un intervento presso le competenti autorità a favore della collettività trapanese.
Lo stesso Sindaco oggi sarà a Palermo per richiedere al Presidente della Regione interventi urgenti e straordinari per la Città.

 07,20 - Una folla mai vista. Così tanta gente non c'era neanche qualche mese fa, quando il Trapani è stato promosso per la prima volta della sua storia in Serie B. Eppure è così. Ieri sera a Trapani, davanti al Comune, con il passaparola, al grido "No Tares" si sono radunate migliaia di persone. In molti hanno restituito i bollettini della Tares arrivati in questi giorni in casa. Altri hanno attaccato pesantemente il Sindaco Vito Damiano. La tensione è stata altissima, soprattutto quando, a difesa del palazzo, si sono schierati i poliziotti antisommossa. 

E mentre si prepara un'analoga manifestazione a Marsala (domani alla ore 11 in Piazza Loggia, davanti Palazzo VII Aprile), ieri c'erano tanti striscioni "Damiano dimettiti" e molta rabbia. "Siamo stanchi di queste tasse fuori di ogni logica - dice una ragazza - e il Sindaco Damiano deve fare un passo indietro". Damiano replica dicendo che la colpa è delle amministrazioni precedenti, se Trapani ha bisogno di alzare così le tasse locali. "Ci stanno rovinando - dice un vecchio - e nessuno dovrebbe pagare nulla. Io la Tares l'ho pagata e non la pago".

La situazione è stata incandescente. Ci sono stati episodi di violenza. Marzia Lombardo, del comitato organizzatore, si è dissociata dagli episodi "invitando però il presidente del Consiglio comunale Bianco ad incontrare i cittadini". 

"Io prendo 1000 euro di pensione. Con un figlio da disoccupato e una moglie malata. Come faccio a pagare 400 euro?" dice un pensionato. 

La proposta del comitato è quella di revocare la tassa, o, in alternativa, che si dimettano tutti i consiglieri "per fare venire un commissario e risparmiare trenta stipendi". Sono stati consegnati ben tre sacchi di immondizia pieni di bollettini della Tares rifiutati. 

Gli amministratori, comunque non si sono visti. Ufficialmente "per motivi di sicurezza". Nessuno è sceso in piazza. "Ma loro sono obbligati a confrontarsi con noi" dicono i cittadini. Il 19 Dicembre, giovedì, c'è il consiglio comunale. Una delegazione di cittadini è pronta ad occupare per quella data simbolicamente l'aula consiliare di Trapani.  "Presentiamoci in massa" è l'ordine. 

Intanto e' stata diramata una nota ufficiale della presidenza del Consiglio comunale in cui si affermera la volonta' della giunta Damiano di valutare per il 2014 provvedimenti che possano ridurre la pressione fiscale sui cittadini.
L'amministrazione starebbe valutando anche se ci sono profili di incostituzionalita' da opporre alla Tares.

Già Sabato Vito Damiano si era presentato all'inaugurazione del mercato ittico ittico all'ingrosso ed ha dovuto fare i conti con la protesta dei suoi concittadini. «Te ne devi andare», «Dimettiti», gli hanno gridato appena arrivato.  «Non abbiamo i soldi per pagare le tasse», hanno gridato altri. La tensione è salita quando Damiano, prima di entrare nel mercato, ha provato a confrontarsi con i cittadini. Ma non c'erano le condizioni e ha preferito evitare il faccia a faccia. Ma la protesta l'ha accompagnato anche dentro il mercato ittico. «Non deve parlare».  «Un po' di rispetto», ha provato ad accennare Damiano ma ha poi deciso di non proseguire.
La contestazione contro il sindaco ha avuto un seguito al Provinciale durante Trapani-Avellino. Dalla curva sono arrivati cori contro il primo cittadino.Dichiara l'ex Sindaco Fazio: «Se come sostiene Damiano, "è colpa di Fazio", che si faccia da parte, si dimetta e lasci che mi sottoponga al giudizio dei trapanesi. Saranno loro a dire di chi è la colpa e a giudicare il mio operato di sindaco».

Ecco il comunicato del gruppo organizzatore della protesta contro la Tares, sui disordini di ieri in piazza:

In qualità di Comitato Promotore della manifestazione che si è tenuta in data 16.12.13 davanti Palazzo D’Alì regolarmente autorizzata dalla Questura di Trapani dalle ore 17.00 alle ore 20.00, per manifestare contro l’innalzamento della TARES, CONDANNIAMO CON FORZA gli atti di violenza e vandalismo che si sono consumati in Piazza ad opera di un gruppo di facinorosi, infiltrati tra i manifestanti, e che nulla aveva a che vedere sia con l’organizzazione che con i cittadini stessi che legittimamente stavo protestando.

Prendiamo le distanze da tali gruppi e da tali atteggiamenti che hanno cercato in tutti i modi di inquinare una manifestazione di liberi cittadini che voleva essere pacifica e democratica.

Al tal fine rivolgiamo un sentito ringraziamento a tutte le Forze dell’Ordine che con grande senso del dovere hanno saputo gestire i momenti di tensione.

Apprendiamo, inoltre, da notizie di stampa e in rete, che a seguito della manifestazione una delegazione di cittadini trapanesi è stata ricevuta presso Palazzo Cavarretta per un incontro con il Sindaco e alcuni esponenti del Consiglio Comunale.

Precisiamo che, in questa delegazione, non era presente nessun rappresentante del Comitato Promotore. Durante la mattinata (ore 00.57 e ore 11.00 del 16.12.13) avevamo inoltrato formale richiesta per essere ricevuti dalla presidenza del consiglio comunale in sede di conferenza dei capigruppo per potere illustrare la nostra proposta.

Nel pomeriggio, a manifestazione iniziata, riceviamo la telefonata del Presidente del Consiglio Giuseppe Bianco in quale sostiene di volerci incontrare in delegazione, ma a Palazzo Cavarretta. Rispondiamo che, dopo esserci confrontati con la Piazza, nel rispetto dei manifestanti, preferiamo che l’incontro si svolga a Palazzo D'Alì. Ci viene detto di attendere una nuova telefonata per eventuale conferma. Da li a poco il Presidente Bianco ci fa sapere che per ragioni di sicurezza preferivano non spostarsi a Palazzo D’Alì e quindi riconfermavano la loro disponibilità ad incontrarci a Palazzo Cavarretta. A questo punto, comunicando ancora con la piazza, ci siamo resi conto che c’era il forte rischio che tutti i manifestanti seguissero la delegazione spostandosi da Palazzo D’Alì a Palazzo Cavarretta con i rischi che ne sarebbero seguiti. Abbiamo quindi deciso di rimanere in sit in davanti Palazzo D’Alì anche per non disattendere le prescrizioni della Questura che imponevano che la manifestazione si svolgesse solo in Piazza Vittorio Veneto, davanti Palazzo D’Alì.

Al fine di rendere note le istanze che questo Comitato avrebbe avanzato nell’eventuale incontro, si allega la proposta già comunicata ed approvata dai manifestanti in piazza che è stata comunque consegnata, insieme ai sacchi contenenti gli avvisi di pagamento TARES, alla portineria del comune. (si allegano le proposte del comitato promotore).

Questo comitato già da domani riformulerà formale richiesta per essere ricevuto dal Presidente del Consiglio in sede di conferenza di capigruppo.

Per il comitato promotore

Rosaria Bonello

Marzia Lombardo