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30/12/2013 06:55:00

Despar - Gruppo 6 Gdo. Arriva qualche arretrato per i lavoratori

  Ilavoratori del gruppo 6Gdo di Castelvetrano, l'azienda confiscata a Giuseppe Grigoli (condannato in appello per mafia) che gestisce i supermercati Despar nelle province di Trapani, Agrigento e in parte di Palermo e i soft discount 6Store, riceveranno a breve un altro 30% dello stipendio di novembre che va ad aggiungersi al 50% ricevuto nei giorni scorsi. La notizia è arrivata ieri in città, mentre nella sede del centro di distribuzione (Cedi) di via Partanna era in corso un'assemblea alla quale hanno preso parte circa 200 lavoratori (alcuni provenivano dall'Agrigentino e altri dal Palermitano), il segretario provinciale della Filcams Vito Gancitano e il sindaco Felice Errante. In tutta la provincia i lavoratori del gruppo 6Gdo che rischiano di perdere il posto di lavoro sono circa 400, di cui 160 a Castelvetrano, mentre i punti vendita sono 46.
«Ai lavoratori - ha detto Vito Gancitano - devono essere accreditati oltre al 20% dello stipendio di novembre anche la tredicesima e la quattordicesima mensilità. Il sindaco ha riferito di avere ricevuto dal ministro dell'Interno Alfano la disponibilità al saldo dei salari pregressi. Da parte nostra abbiamo sollecitato Errante affinchè si capisca se ciò potrà avvenire concretamente o meno". Intanto, all'Ufficio provinciale del lavoro le parti si sono incontrate per definire la procedura per la cassa integrazione straordinaria da attivare per i lavoratori. La richiesta ad agosto era stata inoltrata per 40 lavoratori, ora è stata avanzata per tutti.

Scrive Egidio Morici sul suo blog "500firme":

Certo, la storia dell'azienda è declinata dall'incertezza. Incertezza sul presente, nonostante i piccoli risultati positivi raggiunti; incertezza sul futuro, dove gli accordi sono ancora da definire; incertezza sul passato, vista la percezione totalmente negativa che i lavoratori hanno degli amministratori giudiziari che hanno gestito la Gruppo 6 fino a pochissimo tempo fa, prima che il timone passasse all'Agenzia dei beni confiscati.

L'asse del passato non è affatto da sottovalutare e, così come ha ricordato più volte Vito Gancitano, segretario provinciale della Filcams Cgil, comincia a profilarsi la possibilità di un'azione di responsabilità sui 6 anni di gestione degli amministratori giudiziari. Pare, infatti, che l'agenzia dei beni confiscati voglia vederci chiaro e si stia muovendo per acquisire elementi in modo da avere un quadro definito della situazione.

I dipendenti più vicini al marketing invece si riuniranno per decidere quale richiesta avanzare sulle strategie di vendita nei supermercati, da adottare nell'immediato, in modo da aumentare le entrate nel difficile periodo che li separa dall'acquisizione del nuovo gruppo.