Mentre il Pd di Marsala si chiude in un silenzio sempre più imbarazzato sulle vicende locali, dalle indagini per peculato che investono il vicesindaco Antonio Vinci fino al caso del consulente del Sindaco Adamo, Pippo Sparla, dal passato non proprio limpido, è adesso a Trapani che si sposta l'attenzione, perchè presto il Partito Democratico riunirà per la prima volta la sua nuova direzione provinciale, venuta fuori dai congressi di due mesi fa, e il neo segretario Marco Campagna, che ha appena nominato la segreteria, si trova a dover fronteggiare la minoranza interna, capeggiata dal Sindaco di Valderice, Mino Spezia, suo sfidante - sconfitto - alla carica di segretario che lamenta di essere stata eliminata dalla stanza dei bottoni. "Pensano in vecchio modo - dice Campagna - ormai non ci sono più quote per nessuno, nè spartizioni", ma gli ex Ds insistono, e hanno lanciato nei giorni scorsi due bordate, la prima con l'ex deputato regionale Camillo Oddo e poi con il suo pupillo Dario Safina. Il fatto è che, come avviene sempre nel Pd, gli oppositori al segretario Campagna fanno breccia anche nella maggioranza, e così oltre alla sparuta compagine "civatiana" adesso anche i "renziani" che fanno capo al Sindaco di Erice Giacomo Tranchida cominciano a lamentarsi e fare sponda al gruppo di Spezia. Insomma, il solito papocchio. Domenica c'è l'assemblea, bisogna eleggere il presidente - carica più virtuale che altro - e c'è chi propone Spezia, come Renzi ha fatto con Cuperlo. Altri non ne vogliono sapere. Dai piani alti viene un suggerimento: Annamaria Angileri, ex consigliere provinciale, renziana della prima ora, ma ben vista da tutto il partito. Certo, sarebbe curioso che fosse lei la presidente, quando fino all'estate scorsa il capogruppo del Pd all'Ars Baldo Gucciardi faceva le carte a quarantotto per chiedere la sua espulsione dal partito....