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27/01/2014 06:45:00

Caso Adamo. Di Girolamo (Pd): "Chi sperpera denaro pubblico non merita di essere votato"

Il sindaco di Marsala Giulia Adamo è al centro dell’inchiesta sulle spese pazze all’Ars. Per lei, e altre 96 persone tra deputati ex deputati e dipendenti e funzionari, la procura di Palermo ha emesso un avviso di garanzia per il reato di peculato. I magistrati le contestano spese per circa 500 mila euro risalenti al periodo in cui era deputato regionale e capogruppo del Gruppo Misto, poi Pdl Sicilia e poi Udc. Il Pd di Marsala è intervenuto sulla vicenda diramando un comunicato ufficiale. Alberto Di Girolamo, segretario comunale del partito, a molti è sembrata ambigua la vostra reazione. Qual è la posizione del Pd di Marsala? Chiedete le dimissioni del sindaco o no?

No. L’idea che mi sono fatto sulla vicenda, leggendo ciò che scrivono i giornali, è che sono stati spesi molti soldi dai vari gruppi probabilmente in modo scorretto e quindi occorre fare chiarezza. Ho molta fiducia nella magistratura, e spero che facciano chiarezza al più presto possibile. Dopo se si viene condannati si deve fare un passo indietro.

Quindi la posizione del Pd è: il sindaco si deve dimettere solo se condannato?

Attualmente non chiediamo le dimissioni di nessuno. Ma sicuramente non dobbiamo arrivare all’ultimo grado di giudizio come Berlusconi. Chiediamo il passo indietro in caso di condanna al primo grado di giudizio. Un avviso di garanzia può arrivare a tutti. Non possiamo per un avviso di garanzia chiedere di mettersi da parte. Dovremmo mettere da parte milioni di italiani allora. Garantista sì, ma almeno il primo grado di giudizio ci deve essere.

C’è però un profilo etico che prescinde da una eventuale condanna. Perchè un politico, nel caso della Adamo, può ad esempio dimostrare che regalare una borsa rientra tra le spese del gruppo però i cittadini si indignano e lo vedono come un gesto cafone.

La politica dovrebbe avere un’etica a prescindere. E’ un servizio non un obbligo. Lo dico da anni che la politica ha avuto troppi soldi. Ma è un problema che riguarda tutta Italia. Quindi sta anche a noi cittadini non votare le persone che hanno usato soldi pubblici in modo diverso.

Quindi se si dovesse ricandidare Giulia Adamo lei non la voterebbe?

Quello che c’è scritto sui giornali è tutto da verificare. Se alla fine si scopre che un politico ha usato male i soldi pubblici qualche difficoltà a votarlo di nuovo ci sarebbe.

Anche Antonio Vinci, che è del Pd, è indagato per lo stesso reato. Sindaco e vicesindaco accusati di peculato fanno di Marsala un caso più unico che raro. Vi mette in imbarazzo questa situazione.

E’ una cosa un po’ antipatica. Spero che i magistrati diranno che nessuno dei due è colpevole. Saremo contenti di questo.

Parlare di politica diventa difficile in questo contesto. Proviamoci. Il Pd ha dato una lista delle cose da fare a Giulia Adamo? Cosa c’è nella vostra agenda?

Si deve innanzitutto affrontare il problema del lavoro. A Marsala si deve puntare su agricoltura e turismo soprattutto. Dobbiamo fare in modo che i turisti arrivino in Sicilia e in provincia di Trapani. Dobbiamo accoglierli adeguatamente e con i servizi necessari, un aeroporto che funzioni, delle spiagge a portata di mano, un parco archeologico aperto tutti i giorni, un portale internet con tutte le nostre attrazioni, la Salinella, che è una spiaggia bellissima, dovrbbe essere più pulita. Una città a misura d’uomo, bisogna renderla più vivibile anche per il traffico, incentivando i parcheggi. Gli enti pubblici devono creare servizi, i privati devono investire, i giovani devono avere più coraggio. Quest’anno sono arrivati più turisti, non so se grazie a Ryanair o per l’anno del vino. Se non puntiamo su turismo e agricoltura non abbiamo speranze. troppi giovani sono costretti ad andare fuori. Per il porto, a noi poco importa se sarà pubblico o privato. A noi interessa che questo porto si faccia al più presto, perchè si creerà turismo e lavoro. Dobbiamo fare in modo da attrarre turisti con barche e stazionare più a lungo a Marsala.

 

Ha seguito la direzione del Pd e lo scontro che c’è stato tra Renzi e Cuperlo sul cosiddetto Italicum? Il presidente del partito si è dimesso. Che ne pensa?

Una legge elettorale nuova ci vuole. Sicuramente bisogna discutere. Ben venga una nuova legge elettorale che abbia, però, al centro il cittadino e gli dia la possibilità di scegliere davvero. A me il 35% sembra basso per avere un premio di maggioranza. Le preferenze possono essere una trappola, bisognerebbe fare le primarie ogni volta per decidere chi mettere in lista. Ma sono fiducioso, perchè il Pd è un partito in cui si discute. Occorre una legge elettorale che permetta la sera stessa delle elezioni di sapere chi ha vinto. Spero che le discussioni all’interno del partito portino a una legge che, non dimentichiamolo, serve a tutti gli italiani, non alla sinistra o alla destra.