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13/02/2014 07:00:00

Italicum. Ecco seggi e collegi in provincia di Trapani con la nuova legge elettorale

In un articolo pubblicato sul Sole 24 Ore nei giorni scorsi è stato delineato come funziona l’Italicum, la legge elettorale messa a punto da Pd, Forza Italia e Ncd, ed è stata fatta la simulazione di come verranno divisi collegi e per ognuno come verranno divisi i seggi alla Camera dei Deputati.
L’elettore con l’Italicum, che il patto tra le maggiori forze politiche in parlamento (escluso il Movimento 5 stelle) vorrebbe come la prossima legge elettorale, andrà alle urne sapendo che se vota per un partito, e questo perde le elezioni a livello nazionale, il voto verrà dato a un solo candidato, mentre se il partito vince le elezioni sempre a livello nazionale il suo voto andrà a un massimo di due candidati. Questo sempre se voterà per due dei maggiori partiti. Tutto ciò grazie al premio di maggioranza. La mappa, la simulazione è stata fatta per il Sole 24 ore dal Cise, il Centro Italiano Studi Elettorali, della Luiss di Roma, diretto da Roberto D’Alimonte.
Il Cise, partendo dai 475 collegi uninominali previsti per la Camera dei Deputati dalla vecchia legge Mattarella, ha ritagliato 148 collegi plurinominali. Questi collegi dovranno essere “disegnati” definitivamente dal ministero dell’Interno. Ma la simulazione del Cise permette di vedere non solo come saranno distribuiti, ma anche, ad oggi, quanti seggi scatterebbero nei collegi. I 148 collegi, hanno dai 3 ai 6 seggi, la maggior parte è di quattro. Sono territorialmente contigui, non superano i confini regionali, e il numero di abitanti che comprendono si colloca mediamente intorno ai 400 mila, sulla base del censimento della popolazione del 2011. Per la simulazione della ripartizione dei seggi, il punto di partenza è il risultato delle elezioni politiche del febbraio 2013, comparato ai sondaggi delle ultime due settimane. La differenza tra i due dati, il cosiddetto swing, è stato applicato collegio per collegio. I seggi assegnati nella simulazione del Cise ai partiti e alle coalizioni di centrosinistra e centrodestra tengono conto delle attuali regole dell’Italicum. E quindi la soglia di sbarramento del 4,5%. Alla Lega Nord è stata applicata la clausola prevista dal “salva Lega”, quella per i partiti regionali. Le coalizioni presentate nella simulazione tengono conto anche delle dichiarazioni dell’Udc di tornare nell’area di centrodestra. Il dato è che in base alla media dei sondaggi nessuna coalizione arriverebbe al 37% al primo turno stabilito dall’Italicum per prendere il premio di maggioranza. In caso di ballottaggio, previsto nell’Italicum, la coalizione vincente prenderebbe 327 seggi alla Camera, a cui vanno aggiunti quelli del Trentino Alto Adige, della Valle d’Aosta e della circoscrizione esteri. Qui infatti si vota con regole diverse. I sondaggi a livello nazionale vedono la coalizione del centrosinistra al 34,7% (Pd 30.9, Sel 2.8, Altri 0.9), il centrodestra al 36.6% (Fi 21.9, Ncd 4.6, Lega 4.1, Fdi 2.5, Udc 2.3, Altri 1.3), M5S 21.9%, Scelta civica 1.8%, Altri sinistra 2.5%, Altri 2.5%.
IN SICILIA
Qui ci sono 13 collegi, come si può vedere nello schema. I collegi sono territoriali e tengono conto della popolazione. Non rispettano in molti casi i “confini” provinciali.
Per la provincia di Trapani si prevedono due collegi territoriali. Marsala, Partinico, Trapani, Alcamo da una parte. Agrigento, Mazara del Vallo, Sciacca dall’altra. La previsione è molto stramba, con Marsala spostata molto sull’asse alcamese e trapanese. Mazara del Vallo e di conseguenza i comuni vicini legati ad Agrigento. Uno degli effetti di questo sistema elettorale, spiega Il Sole 24 Ore, è che non sempre il seggio va a chi prende più voti, ma si dovrà tenere conto di cosa succede a livello nazionale. E questo sarà un problema per i piccoli partiti.
Ora, la provincia di Trapani è spaccata in due. Per l’asse che comprende Marsala e Trapani sono previsti 5 seggi. Il Cise ha simulato due scenari, la vittoria del centrodestra e quella del centrosinistra. In caso di vittoria del centrodestra al ballottaggio i 5 seggi previsti per il collegio Marsala, Partinico, Trapani, Alcamo verranno così divisi: 1 Pd, 2 Fi, 0 Lega, 1 Ncd-Udc, 1 M5s. In caso di vittoria del centrosinistra al ballottaggio: 2 Pd, 1 Fi, 0 Lega, 1 Ncd-Udc, 1 M5s.
Nel collegio Agrigento, Mazara del Vallo, Sciacca sono previsti tre seggi invece. Lo scenario con la vittoria del centrodestra al ballottaggio: 0 seggi Pd, 2 Fi, 0 Lega, 0 Ncd-Udc, 1 M5s. In caso di vittoria del centrosinistra: 1 Pd, 1 Fi, 0 Lega, 0 Ncd-Udc, 1 M5s. Da notare che in base alle nuove regole della legge elettorale, la simulazione “premia” le forze di centrodestra in questo momento, che otterrebbero, un numero di seggi pari a quello del Pd in caso di vittoria al ballottaggio del centrosinistra. Questo accade sia nel collegio Mazara, che nel collegio Trapani-Alcamo-Marsala. Anche qui, se dopo l’esame del Viminale dovesse rimanere questa ripartizione dei collegi occorre fare la considerazione sul Pd. Ossia che già di suo è “alcamocentrico”, figuriamoci come sarà ridimensionato il Pd di Marsala.
La lotta tra i partiti si basa ancora sulla scelta dei candidati sul territorio. C’è da dire che l’Italicum non permette la candidatura in più collegi.
 



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