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27/02/2014 08:03:00

Salemi, dopo due anni di commissariamento, a Maggio si vota per il Sindaco. Totocandidati

Una sintomatica dimenticanza, degna di un analista, quella del www.tuttitalia.it. Per questo portale a Salemi non sono previste elezioni amministrative a maggio. Un infortunio redazionale che fino a qualche giorno fa trovava il riscontro dalla paludosa realtà politica della cittadina normanna. Nessuno dei partiti si era infatti dimostrato disponibile ad aprire un dibattito. Solo indiscrezioni e chiacchiericcio da bar. I nomi più sussurrati (Nicola Gucciardi, per una ipotetica coalizione di centrodestra; Domenico Venuti, appoggiato, oltre che dal suo partito, anche dall’Udc; un improbabile Sebastiano Vasile, e, nelle ultime ore, il professore Nino Ardagna a capo di una lista civica di cui farebbero parte alcuni socialisti) sembrerebbero essere più candidature tattiche e di posizionamento, piuttosto che reali e definitive. Il condizionale, in questi casi, è sempre obbligatorio. E a Salemi, dove non tutto è come appare, a maggior ragione. Nelle ultime ore comunque a smuovere le acque ci ha pensato un comunicato congiunto del PD e UDC. Enigmatico e laconico, vi si accenna a “comuni convergenze programmatiche” e all’intenzione di “coinvolgere altre forze politiche o movimenti compatibili." A firmarlo, Lorenzo Cascio, responsabile provinciale UDC, Giuseppe Vultaggio segretario locale del Partito Democratico e Salvatore Grillo dirigente provinciale UDC. Dichiarazioni queste che hanno che dato la stura alle più diverse interpretazioni. Una delle quali, un presunto accordo raggiunto tra i due partiti sul ticket Venuti-Cascio, rispettivamente alle cariche di sindaco e vice per le prossime amministrative. E invece nulla di tutto questo. Nessuna decisione è stata ancora presa, hanno smentito. Solo consultazioni in corso, ci ha precisato il segretario del Pd Giuseppe Vultaggio. E infatti lunedì sera doppio incontro. La delegazione del Pd, composta oltre che dallo stesso segretario, dal suo presidente Antonio Brunetta e Calogero Angelo, componente delle direzione provinciale, si è incontrata per prima con i rappresentanti di Sel. I vendoliani Pietro Pecorella, Nino Caradonna e Totò Saladino erano guidati da Franco Giglio, eletto di recente presidente provinciale del partito. Partendo da un'analisi dell'attuale situazione amministrativa/commissariale, si è convenuto che bisogna porre particolare attenzione alle ragioni che hanno portato allo scioglimento della scorsa amministrazione. Secondo il segretario del Partito Democratico: "Sel è un importante alleato naturale con il quale, se si decidesse di proseguire insieme questo percorso, poter condividere linee programmatiche e progetti condivisi. Non bisogna sottovalutare, inoltre, la necessità di coinvolgere altre forze politiche compatibili in un progetto più ampio che eviti frammentazioni che si potrebbero manifestare in consiglio comunale con tutte le conseguenze che ne deriverebbero." Franco Giglio, premettendo che avrebbe preferito un confronto bilaterale tracciato sulla scia e su un ragionamento di continuità con la precedente alleanza, ha sottolineato che, ove si dovesse coinvolgere altri soggetti politici, bisognerà valutare con estrema cautela caso per caso. Che tradotto, significa di non avere gradito la falsa partenza con l’Udc. Poi in merito a probabili accordi ha precisato che “A Salemi tutte le alleanze vanno passate ai raggi X. Non dobbiamo dimenticare che il Comune è stato sciolto per condizionamento esterno e di conseguenza qualsiasi alleanza va fatta tenendo conto di questo presupposto a conclusione degli incontri che si andranno a fare.” Successivamente la stessa delegazione del Pd, che sembra ormai avere occupato il posto centrale nella politica salemitana, ruolo che una volta era della DC, ha incontrato quella del locale partito socialista composta da Melchiorre Angelo, Michelangelo Pecorella e Vito Messina. Che per l’occasione però hanno voluto essere qualificati come movimento civico. Dopo il successo elettorale del movimento 5Stelle ( non dimentichiamo che alle ultime elezioni è stato il primo partito) molti temono di presentarsi sotto l’egida di una sigla partitica.
E infatti Vultaggio lo ha ricordato dicendo che "L'importanza dei movimenti civici all'interno di una coalizione è fondamentale poiché mirano a raggruppare tutti i cittadini di buona volontà che vogliono dare un contributo fattivo alla loro città, una dimostrazione di civismo che viene accolta sicuramente con favore dal Partito Democratico con l'auspicio che si possa intraprendere un percorso insieme". Entrambi gli incontri si sono conclusi con un rinvio a successivi confronti per valutare quali strade percorrere. Si vedrà. Intanto, mentre il M5S e la neonata “Forza Italia” (Scimemi, Puma, Russo) non hanno fatto sentire le loro intenzioni, ha debuttato in città anche il movimento “Articolo 4″. Con questo nome gli onorevoli Lino Leanza e Paolo Ruggirello hanno costituito un gruppo alla Regione Siciliana costituito da nove Parlamentari. Intanto, Presso il Palazzo Torralta è stato promosso un incontro-dibattito, assenti però i due deputati, nonostante ne fosse stata annunciata la presenza. La relazione è stata tenuta da Nino Scalisi, vice sindaco per meno di sei mesi della giunta Sgarbi, e tra i primi a prenderne le distanze, pur essendo stato da sempre un fedelissimo di Pino Giammarinaro. Il gruppo, composto da Salvino Verde, Leonardo Bascone, Giuseppe Greco, tutti ex consiglieri e da Gioacchino Verderame, ex assessore nell’ultimo periodo sgarbiano, a cui si è aggregato sorprendentemente l’ex socialista ed ex berlusconiano Pino Liuzza, si ripresenta alla ribalta politica spinto dal proposito (citiamo testualmente) di “stimolare la partecipazione di tutte le classi sociali e principalmente dei giovani, i quali vivono in una condizione di disagio in quanto, nella loro Città, non vedono e non hanno possibilità lavorative.” Le buone intenzioni, come si vede, ci sono tutte e da parte di tutti. Il filosofo di Treviri, in un suo famoso saggio, scrisse che “la strada per l’inferno è lastricata di buone intenzioni”. Speriamo che ancora una volta non sia il caso di Salemi. Sarebbe davvero una dannazione per una città ormai allo sbando.

Franco Lo Re