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04/05/2014 06:15:00

All'Ars a metà mese arriva la manovra bis. Nulla per lo sviluppo

 Il nuovo assessore regionale all'conomia Agnello ha presentato in commissione Bilancio l'emendamento alla manovra-bis, resosi necessario dopo i colloqui che lo stesso ha avuto a Roma al ministero dell'Economia. Si è dovuto procedere a dei tagli per recuperare i novanta milioni che la manovra nazionale sottrae alla Sicilia. Quindi, si sono dovuti operare altre decurtazioni rispetto al testo originario della manovra, mentre a Roma la Regione ha avuto l'ok a utilizzare parte delle anticipazioni di Irpef ed Irap del 2015. 
Come precisa il presidente, Crocetta, si tratta di una «manovra con finalità sociali», utile ad assicurare i fondi a teatri e società regionali «e a pagare gli stipendi». Non si investe sullo sviluppo. Il che provoca forti malcontenti nelle categorie produttive. Lo conferma il presidente della Cna, Giuseppe Cascone, che invita il governo regionale a «superare la logica della sopravvivenza e a inserire nella manovra correttiva interventi a sostegno dello sviluppo e del lavoro vero per rilanciare l'economia in Sicilia».
Avendo l'incontro romano dell'assessore Agnello, per ovvi motivi tecnici, ritardato il perfezionamento del maxi-emendamento, il ruolino di marcia della commissione Bilancio subisce qualche ritardo. Alla ripresa dei lavori dell'Ars, previsti per martedì, non potrà approdare in Aula. La commissione Bilancio tornerà a riunirsi lo stesso giorno e non sembra che possa chiudere i lavori in giornata. Quindi, si dovranno attendere quarantott'ore per gli emendamenti. Se ne prevedono centinaia. La manovra potrebbe approdare in Aula non prima del 12-13 prossimi.
Del resto, per l'assessore Agnello occorre arrivare in Aula col migliore testo possibile: «Abbiamo presentato un emendamento complesso dal punto di vista tecnico; è necessario dare ai parlamentari il tempo di valutarlo con attenzione per presentare eventuali sub-emendamenti. Non c'è alcun ritardo sulla tabella di marcia; c'è la volontà di arrivare in Aula con il miglior testo possibile. L'obiettivo di tutti è arrivare in Aula dopo aver svolto in commissione un lavoro approfondito e condiviso».
Ma, per quanto ci possa essere una certa benevolenza delle opposizioni, i tempi saranno lunghi. Vinciullo (Ncd): «Mantengo il mio giudizio negativo sulla manovra finanziaria a suo tempo presentata dalla Giunta. L'emendamento presentato non solo non affronta le criticità già presenti, ma addirittura rischia di accrescere ulteriormente le problematiche che erano già emerse durante una fase pre-dibattimentale. È chiaro che la commissione svolgerà, con la solerzia e l'impegno necessari, tutti gli opportuni interventi al fine di modificare, migliorandolo, il testo della manovra. Il Ncd, pur distante e distinto dal governo, non farà mancare tutti gli interventi necessari a migliorare il testo nell'interesse esclusivo dei siciliani e della Sicilia, ma è chiaro che non accetteremo operazioni di "magia finanziaria"».
Falcone (Fi): «Le coperture presentate dalla Giunta sono troppe aleatorie e, al contempo, riguardando la spesa corrente, rischiano di spostare il problema di un eventuale buco di Bilancio all'anno prossimo, quando dovremo far fronte anche agli oneri del mutuo. È bene che il governo effettui una riflessione aggiuntiva alla norma presentata, onde evitare problemi successivi». Leggi Commissario dello Stato.
Ciaccio (M5S): «Non è economicamente sostenibile. Come al solito, il documento non contiene alcuna riforma, solo una copertura degli effetti del decreto Renzi».