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25/06/2014 06:05:00

Giuseppe Cimarosa: "Matteo Messina Denaro un pazzo scellerato"

 E' incontenibile, Giuseppe Cimarosa. Il giovane di Castelvetrano è figlio di Lorenzo Cimarosa, l'imprenditore di Castelvetrano condannato a cinque anni e quattro mesi dopo l'operazione Eden, e che, per la prima volta nella storia della mafia belicina, ha rotto il cerchio magico intorno a Messina Denaro. Cimarosa, cugino del boss, ha parlato, cominciando a mettere i paletti tra lui e il boss. Cosa ancora più insolita, i figli si sono riconosciuti nel gesto del padre. Adesso Giuseppe ha rilasciato un'intervista a Sat 2000, la televisione della Cei, molto attenta al tema della mafia dopo le parole di sabato scorso di Papa Francesco. 

Giuseppe parla di Matteo Messina Denaro come di un “fanatico, pazzo scellerato”. 

Giuseppe Cimarosa racconta di aver avuto frequenti contrasti con il padre, in passato: "Non concepivo certi meccanismi che erano vicino alla mia famiglia". E così è andato a vivere a Roma. "Matteo Messina Denaro è cugino di mia madre, e questo per noi è stato sempre causa di problemi". Quando Cimarosa, appassionato di arte - in particolare di teatro equestre -  torna a Castelvetrano, trova una situazione "se vogliamo peggiorata". "Mio padre viene incastrato nella rete - dice Giuseppe -e fa una scelta profonda e coraggiosa, e diventa collaboratore di giustizia". In realtà il padre non è collaboratore di giustizia, ma solo dichiarante. Ciò non cambia il valore del suo gesto, nei confronti di un "fanatico, pazzo scellerato". "Io e mio fratello - continua Giuseppe - non ci siamo mai arresi. Siamo potenziali vittime di vendette, ma questo ci dà ancora più forza. E comunque, non ho paura. A 31 anni sono orgoglioso di mio padre". 

Lorenzo Cimarosa era una specie di bancomat della famiglia Messina Denaro. Aveva beneficiato della protezione e dei "vantaggi" dell'appartenenza al sodalizio mafioso, ma gli venivano chiesti sempre soldi e favori. A fare le richieste era la sorella di Matteo, Patrizia Messina Denaro, che si è scoperto essere la vera reggente della famiglia, data la latitanza del fratello 
Ad esempio Cimarosa racconta al Pm Paolo Guido che, dopo averle ristrutturato casa, spendendo 70-80 mila euro, lei gli impose di assumere una persona: Antonino Amaro. Ma Cimarosa dopo un po’ lo licenzia: “Voleva essere pagato senza lavorare”.
Dopo questa vicenda, Patrizia Messina Denaro gli avrebbe creato attorno un tale isolamento da non farlo lavorare più da nessuna parte.
Secondo Cimarosa, le sarebbe bastato parlare con una persona molto ben agganciata anche col comune di Castelvetrano, in modo da far deviare i lavori da un’altra parte.
Si tratta di Rosario Firenze. Il suo nome è collegato con l’episodio dell’estorsione di Patrizia Messina Denaro alle eredi di una ricca signora (Caterina Bonagiuso), sua madrina di battesimo.
Una delle eredi, Rosetta Campagna, intercettata mentre parla con la sorella Maria, racconta del perché i rapporti tra la Bonagiuso e la sorella del boss si erano incrinati:



Rosetta Campagna: – Tempo addietro.., dalla zia Caterina la di fronte… che aveva quel terreno che cercavano sempre cose… che lo volevano fare arare… un giorno chissà come… come fu… ci hanno trovato questo FIRENZE… che ce l’ha portato il PANICOLA… Poi quando fu ora di fare il conto… perché sono uniti.. sono compari PANICOLA… con… con FIRENZE… ci ha battezzato il figlio… il PANICOLA a FIRENZE… l’hai capita la cricca… e materialmente… eehh… quella (n.d.r. alla BONAGIUSO) gli è sembrato male… fare e dire.., e ci ha fatto fare il lavoro.., ma stranamente… perché lei chiedeva sempre i soldi… quanto costa e quanto non costa a tutti… non è che… per una lira avrebbe fatto fuori a chiunque… non si sa come lei non chiede il prezzo lì… risultato che quelli gli hanno chiesto una cifra inverosimile… quella è uscita fuori di testa… hai capito?… Come gli hanno chiesto tutti questi soldi… infatti la Patrizia MESSINA DENARO neanche ci doveva passare la… perché quella era ancora incazzata dei soldi che ci avevano fottuto quelli là… capisci?… Per 11… per 11 lavoro la di fronte.,. E lei (n.d.r. Patrizia MESSINA DENARO) neanche si è… si è potuta presentare dalla “zia” (n.dr. BONAGIUSO Caterina) quando stava male… perché come la vedeva c’avrebbe qualcosa in testa… ha capito?… L’ultima sceneggiata che ci hanno combinato…