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29/07/2014 06:30:00

Dopo anni di inchieste e polemiche, così sfuma il progetto del Porto di Marsala

Neanche il più arguto sceneggiatore avrebbe immaginato un finale del genere. Nello stesso giorno delle dimissioni da sindaco di Marsal di Giulia Adamo, viene fuori la notizia che la regione ha bocciato il progetto di messa in sicurezza del porto, quello voluto dall’ormai ex sindaco di Marsala. Il progetto che ha contribuito a farla eleggere, quello che è stato oggetto di inchieste, polemiche, e battaglie lunghe anni a colpi di carte bollate e bozzetti.

Non ci sono le autorizzazioni, non c'è la variante urbanistica, non ci sono gli elaborati grafici. Il progetto di messa in sicurezza del porto di Marsala subisce la bocciatura più imprevista e inaspettata, quella della Regione Siciliana. E' tutto da rifare. Ma adesso che non c’è più Adamo la cosa si fa molto più complicata. La notizia è venuta fuori mercoledì, poche ore prima delle dimissioni di Adamo. Ma è dello scorso 4 giugno la decisione della conferenza regionale dei lavori pubblici che al termine dell’esame del progetto ha notificato tutta una serie di inadempienze che di fatto mettono fuori gioco il progetto del “porto pubblico”, almeno al momento. Ed è clamoroso il fatto che una notizia simile sia stata tenuta nascosta dal Comune di Marsala per un mese e mezzo. La commissione ha deciso all’unanimità la restituzione del progetto definitivo all’ordine del giorno, relativo ai lavori per il “Porto di Marsala – Opere di messa in sicurezza – Molo foraneo sopraflutto e molo foraneo sottoflutto – Banchine e Piazzali – Escavazione” nella Città di Marsala (TP), in quanto carente dei seguenti provvedimenti preliminari e propedeutici all’esame del progetto stesso:1) Provvedimento VIA – VAS rilasciato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare previo parere della Commissione Tecnica di verifica dell’impatto ambientale VIA e VAS.2) Provvedimento di autorizzazione alla variante urbanistica al Piano Regolatore Portuale e autorizzazione all’esecuzione del progetto di opere per la messa in sicurezza del porto rilasciato dal Dipartimento Regionale dell’Urbanistica. 3) Verifica del progetto ai sensi degli artt. 44-57 del D.P.R. 207/2010 (dalla lett. “a” alla lett. “h”). 5) La Commissione ritiene inoltre necessaria la produzione di uno specifico elaborato grafico per l’inquadramento generale delle opere da realizzarsi con finanziamento pubblico e le opere da eseguirsi con finanza privata.

Il progetto di messa in sicurezza del porto di Marsala è stato uno dei cavalli di battaglia di Giulia Adamo durante la campagna elettorale che l’ha portata, nel maggio 2012, al governo della città. Una guerra aperta con la Myr, la società di Massimo Ombra (fratello di Salvatore, lo sfidante di Adamo in campagna elettorale), che ha cominciato con l’amministrazione Carini e sta portando al termine l’iter per la costruzione della Marina di Marsala. Una battaglia a suon di querele e richieste di risarcimenti milionari che hanno fatto da cornice alla lunga e travagliatissima storia le progetto di messa in sicurezza. Un lavoro da 50 milioni di euro, secondo le stime. Il tutto sarebbe stato finanziato dalla Regione, ha sempre detto Adamo. “I soldi ci sono, dobbiamo sbrigarci, manca l’ultima firma”, ha ripetuto incessantemente in questi due anni. Ma è stata la stessa Regione a smentirla, proprio nei mesi scorsi: “non c’è nessuna somma prevista per il porto, nè in Regione nè dall’Ue”.
Il progetto in sè poi è stato oggetto di un’inchiesta curata dalla Procura di Trapani. Il caso è quello della mappa della poseidonia, che secondo le indagini, sarebbe stata falsificata. Per questo era stato notificato un avviso di garanzia al progettista Pietro Viviano, tecnico del Genio Civile, voluto da Adamo per curare il progetto. Ma nello stesso tempo anche nella commissione della conferenza di servizi, per conto del Genio Civile, sul progetto della Myr.
“E’ una festa grande quella di oggi”, diceva Giulia Adamo nell’affollatissima Sala delle Lapidi durante la seduta aperta del consiglio comunale sul porto. Festa grande perchè si approvava il progetto. Ma era quello con la mappa sbagliata, quello da rivedere, e che proprio qualche mese fa è stato rispedito in consiglio comunale per la nuova approvazione dopo le modifiche. Perplessità aveva espresso anche il Ministero dell’Ambiente, che aveva ricevuto il progetto pubblico per la procedura VIA dal Comune. Perplessità sulla sicurezza avevano dimostrato anche i “piloti” di Trapani e Marsala. Lo scorso Aprile la Corporazione Piloti aveva dato parere negativo per quanto riguarda l’elemento principale del progetto relativo alla messa in sicurezza e precisamente del molo di sopraflutto poiché, a parere della Corporazione, questo nuova struttura così progettata avrebbe creato problemi di sicurezza per la riduzione dello spazio di manovra della navi. “Lottiamo insieme, scriviamo assieme alla Regione per farci approvare il progetto e ad avere finalmente il porto”, era l’appello di Giulia Adamo, a marzo, durante l’incontro con i cittadini. Ma la Regione non ha accolto l’appello.