Senza soldi, scontri sindacali. L'estate calda dei musei siciliani. Ma aumentano le visite

Aumentano le visite ai musei siciliani, ma i problemi economici non finiscono. I ritardi nell’assegnazione delle risorse economiche dalla Regione ai Musei stanno lasciando con l’acqua alla gola molti siti culturali. E questo porta anche a problemi di organizzazione del personale. All’eterna questione su come tenere i musei aperti anche nei festivi (una cosa logica, soprattutto in estate).
In questi giorni la polemica è stata tutta sulla sorveglianza delle strutture museali. Con la Regione che, in pratica, diceva ai musei: “volete restare aperti anche la domenica? Allora togliete i custodi notturni”.
Ma sono insorti i sindacati, e gli stessi musei. “Se nelle ore notturne e di chiusura ci sono pochi custodi - dicono i sindacati - aumentano i rischi di furto. La vigilanza deve essere continua”.
E’ Salvatore Giglione, direttore generale del dipartimento dei Beni Culturali, a rassicurare tutti: “Musei e siti archeologici non resteranno scoperti. Dove non sono presenti i custodi ci sono impianti di sorveglianza di ultima generazione che tutelano i beni”.
Le aperture dei giorni festivi sono un altro noto per i musei siciliani. E’ l’articolo 37 del contratto regionale che prevede che non si può sforare il tetto del 30% dei giorni festivi lavorativi nell’arco di un anno. Ma è un limite che molti musei hanno già superato, trovandosi in difficoltà proprio in estate, periodo di maggior affluenza. L’apertura nei festivi dei musei e siti archeologici nei festivi nei mesi invernali non è ovviamente addebitabile ai direttori. Le difficoltà potrebbero essere superate ma c’è da mettere d’accordo sindacati e Regione. Perchè per i dipendenti spetterebbe un indennità aggiuntiva per il lavoro nei festivi, lo “straordinario”, in sostanza. La Regione è favorevole ai festivi, ma non vuole pagare di più. Non ci sono le risorse. I sindacati lo pretendono. Ed ecco il nodo, che si sta tentando di sciogliere con una trattativa sindacale. I sindacati autonomi, Sadirs e Cobas-Codir spingono per le indennità aggiuntive, mentre i sindacati confederali, Cgil, Cisl, Uil e Ugl avrebbero dato disponibilità a bonus legati a progetti.
Ma l’enorme ritardo nel trasferimento dei fondi non ha permesso ai musei di fare programmazione. E la manutenzione ordinaria dei siti è avvenuta con grandi difficoltà. Come a Marsala, dove il Museo Archeologico Lilybeo soffre il mancato finanziamento regionale e la marcia indietro dell’amministrazione Comunale dalla convenzione. Manutenzione ordinaria, come pulizia dei locali e dell’area archeologica è affidata allo spirito di volontariato dei privati. L’associazione Amici del Parco e il gruppo consiliare Insieme per Marsala in questi mesi hanno finanziato la pulizia dei locali. “Aspettiamo nei prossimi giorni qualche risposta dalla regione. Restiamo aperti solo grazie ai cittadini che ci stanno dando una grossa mano - dice la direttrice Maria Luisa Famà”. Eppure in questi mesi in Sicilia i musei hanno avuto un boom di presenze. Forse per il maltempo, forse per diverse iniziative. Ma i numeri sembrano aumentare. A Marsala sono già 20 mila euro gli introiti dell’ultimo trimestre.