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14/09/2014 12:59:00

Sgarlata nella bufera per una piscina abusiva nella sua villa

 Nella bufera l'assessore regionale all'ambiente, prima ai beni culturali, l'archeologa di Siracusa Maria Rita Sgarlata. Tutto è cominciato a Luglio con un esposto  circa la costruzione di una piscina nella villa dell'assessore, che l'avrebbe predisposta, prefabbricata e fuori terra, insieme con un solarium nella sua villa di contrada Isola senza le autorizzazioni necessarie.  L'archeologa ha assicurato di avere tutte le carte in regola. E quidni dopo Scilabra e Agnello, nella bufera ci finisce lei.  Annuncia che non si dimetterà; ma  le parole del governatore, Crocetta, sono di critica e di attesa; mentre nella maggioranza si ridicolizza il governo e  le opposizioni attendono le dimissioni dell'assessore. Dichiara Sgarlata: «Rimettendomi serenamente al giudizio degli organi inquirenti, qualora contrariamente a ogni logica e presupposto che a me oggi sfugge, dovessero risultare responsabilità dirette e personali, non tarderò un minuto a rassegnare le dimissioni nelle mani del presidente per difendere il mio onore e per rispetto dei siciliani».  Per l'assessore Sgarlata si tratta di notizie calunniose: «Pur potendolo solo comunicare agli organi preposti, come prevede la normativa, ne ho chiesto l'autorizzazione perché ho pensato che, se come cittadina potevo allinearmi ai comportamenti comuni, come assessore non potevo permettermi alcuna leggerezza. Ma essere assessore non può e non deve privarmi dei miei diritti di cittadina».  Crocetta è gelido: «Un amministratore deve mantenere sobrietà anche perché altrimenti sottopone ad attacchi e polemiche l'intero governo. L'assessore Sgarlata sa come la penso, perché l'ho convocata formalmente dopo avere ricevuto il dossier sulle presunte irregolarità che avrebbe commesso nella costruzione di una piscina nella sua villa. Non le avevo detto che avrei mandato gli atti alla Procura di Palermo, ma lo faccio sempre in questi casi e un assessore non è diverso dagli altri. Sicuramente  dal punto di vista politico, l'assessore ha sbagliato e non penso affatto, come lei dice, che sia vittima del "metodo Boffo"». In ogni caso, il presidente precisa: «Nei confronti dell'assessore ho applicato il metodo garantista che applico con tutti. Non significa che l'assessore sia colpevole. Dimissioni? Non c'è alcun problema politico in assenza, al momento, d'infrazioni».
Per Cracolici "La commedia del governo Crocetta è ormai alla fine. Si è trasformata in una farsa. A questo punto, è meglio chiuderla qui". Al contrario, Mila Spicola (vice segretaria regionale del Pd) difende l'assessore: «Consiglio ai prossimi maldestri generatori automatici di dossier infamanti di studiare prima di prepararli. Perché operazioni di questo genere è necessario saperle fare. Cara Mariarita, nel tuo caso non si tratta di metodo Boffo ma buffo, messo in piedi da incompetenti»