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20/10/2014 06:15:00

Tribunale di Marsala. Verso un trasferimento parziale. Ma è la soluzione migliore?

Si va verso un trasferimento a metà nel nuovo Tribunale di Marsala. Una struttura costata quasi 14 milioni di euro e che avrebbe dei difetti di progettazione che non la renderebbero pienamente funzionale. Ma il nuovo tribunale di via del Fante è pronto, e per molti le “inadeguatezze” si potrebbero aggirare, per permettere a Marsala di avere un nuovo tribunale e agli studenti del Commerciale di avere una nuova scuola, visto che c’è la possibilità che si trasferiscano in piazza Borsellino. Da mesi si discute di un possibile trasferimento parziale. Ma è davvero la soluzione migliore?
Una storia di una grande opera che rischia di diventare quella di una nuova incompiuta a Marsala. Ci sono dei difetti nella nuova struttura che non consentirebbero il normale utilizzo del Tribunale, che non lo renderebbe funzionale. Aule buie e senza finestre, mancanza di percorsi di sicurezza per i detenuti che devono seguire le udienze, aule di udienza penale con pilastri (sembra che siano stati poi tolti) a intralciare il normale “controllo” da parte dei giuidici. Questi sono gli errori che in questi anni non hanno portato i vari presidenti del Tribunali a dare l’ok al trasferimento. Oggi non la pensano alla stessa maniera gli avvocati. Nei giorni scorsi si è tenuta una riunione con tutti i soggetti interessati e che andranno a occupare il tribunale. E’ emerso che il presidente del tribunale, Gioacchino Natoli, sarebbe propenso a un trasferimento a metà nella nuova struttura, lasciando in piazza Borsellino lo svolgimento dei processi, sia civili che penali. Gianfranco Zarzana, presidente del consiglio dell’ordine degli avvocati di Marsala, ha detto che effettivamente ci sono delle pecche nella struttura. “La mia idea è di chiedere a un architetto esperto in edilizia giudiziaria di trovare delle soluzioni a questi difetti”, ha proposto in commissione Zarzana. Il problema sono i costi. Perchè il tribunale è già costato 14 milioni di euro, e il comune di Marsala non può tirare fuori altri soldi. Lo ha detto il commissario straordinario Bologna. Allora si tentera di sondare il terreno, di vedere che costi ci saranno. E se non dovesse riuscire l’operazione si andrà verso un trasferimento parziale, che comunue non entusiasma gli avvocati.
Quello della costruzione del nuovo tribunale di Marsala è un iter lungo 10 anni. Con una compartecipazione nel finanziare l’opera tra Comune di Marsala (che ha messo circa 3,5 milioni di euro) e il ministero della Giustizia, che ha tirato fuori 10,5 milioni di euro.
E' cominciato tutto tra il 2003 e il 2004. Il progetto definitivo del nuovo palazzo di Giustizia è stato approvato dalla Conferenza di Servizi il 5 maggio 2004. Si parla di progetto definitivo, non esecutivo. Per quello di dovrà spettare la gara d’appalto che ha visto vincere l’Ati con capogrupo Iride Srl. Negli anni successivi in commissione comincia ad emergere, da parte di tutti i presidenti del Tribunale che si sono succeduti, l’esigenza di avere più stanze.
I lavori partono il 3 agosto 2007, l’anno dopo verrà il ministro Alfano a dare la benedizione. Posa la prima pietra, che prima non è, e il rinfresco e tutta la cerimonia costa 20 mila euro. E’ una festa.
Poi, nel marzo 2009 a due anni dall’inizio dei lavori, e dopo che erano state eseguite le opere strutturali di degli edifici per Tribunale e Procura, il nuovo presidente del Tribunale, Mario D’Angelo, evidenzia alcune carenze nelle aule di udienza, l’ascensore, archivi e locali per gli uffici giudiziari. Nel progetto ci sono delle colonne che occupano le aule di udienza. Vennero messe perchè si pensava di mettere un piano in più in futuro. Ma non è stato così. Allora restarono i pilastri, in mezzo.Si cercano altri soldi per soddisfare le esigenze dell’amministrazione del Tribunale. Il Comune chiede due milioni di euro al ministero della Giustizia, che vengono puntualmente negati. Nel luglio 2011 poi la commissione circondariale di manutenzione ha chiesto al Comune di Marsala di “trovare opportune soluzioni che consentissero di adeguare o integrare il progetto alle osservazioni del presidente D’Angelo del marzo 2009”. Ma senza soldi, messa non se ne può cantare. Gioacchino Natoli, sollecita nuove soluzioni “alla disfunzionalità delle aule di udienza”. Si cerca di fare un’operazione giocata sui centrimeri, un tramezzo qui, una parete spostata più là, questo ufficio lo si manda da un’altra parte. Gianfranco D’Orazio, dirigente del comune di Marsala, assicura: “Il progetto è stato approvato da tutti gli organi competenti in materia e sono state soddisfatte le esigenze dei soggetti interessati”. Prima della fine del suo mandato l’ex sindaco Renzo Carini mandò una relazione sull’iter e lo stato dei lavori al ministero della Giustizia. Per l’amministrazione Carini gli adeguamenti fatti alle aule di udienza seguendo le richieste fatte in Commissione andavano bene. Erano più che sufficienti. E c’er fretta di trasferirsi, anche per ilberare il Comune dall’affitto pagato, ad esempio, per palazzo Halley dove ci sono diversi uffici e tanti dubbi sulla sicurezza dei locali.
Insomma, da circa 2 anni il tribunale è lì per essere inaugurato. Mancano alcuni accorgimenti, la centralina Enel, la sistemazione dell’ingresso all’area, grande 14 mila metri quadrati, con due edifici che arrivano a 6 mila metri quadrati, due in più dell’attuale. Però è tutto ancora chiuso.

 



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