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05/11/2014 07:34:00

Crocetta presenta la Giunta, Articolo 4 si spacca. Non eletto il vicepresidente dell'Ars

 Presentato ieri alla stampa il governo Crocetta ter, che oggi sarà all'Ars, alle 12. Il Crocetta-ter, è il primo governo di questa legislatura che nasce con il gradimento anche dei partiti della coalizione di maggioranza. Non a caso, Crocetta ha sottolineato la presenza, nella Sala Alessi, di parecchi esponenti della coalizione: “Ringrazio i rappresentanti della coalizione presenti a testimonianza di un accordo politico forte. Vedo consenso dei siciliani attorno alla nuova compagine. È un nuovo inizio su un patto fatto con i siciliani su un programma di riforme teso ad una politica di sviluppo e lavoro. Attorno a questo svilupperemo linee guida della nuova attività di governo”. Il governatore ha spiegato che senza un nuovo patto tra alleati si sarebbe tornati alle urne, e ha annunciato aggiustamenti nella macchina burocratica "ma senza tagliare teste". Sui conti pubblici il governatore siciliano ha  detto: “Va portato avanti il patto con lo Stato sul risanamento, ma i tagli non diventino depressivi. Scelte concrete e finalizzazione verso politiche di sviluppo. Questo serve. Non vogliamo essere una Regione piagnisteo. Iniziamo insieme un processo profondo di autocritica”. Nel presentare la sua nuova giunta, Crocetta ha annunciato anche un cambio nella squadra dei dirigenti generali: «Ci saranno aggiustamenti nella macchina burocratica questo mi sembra scontato. I cambi saranno fatti con giudizio e ponderazione. Se qualche dirigente non è adatto farà qualcosa di altro, non tagliamo teste».

Ufficializzata la spaccatura di Articolo 4: Leanza rompe con Sammartino, detentore del simbolo. Negli ultimi giorni avevano litigato per, la designazione del nuovo assessore nel Crocetta-ter. La richiesta, in realtà, era stata di due assessorati, con la garanzia di confermare le Risorse agroalimentari; due assessorati che avrebbero soddisfatto le due anime che da tempo convivevano in Articolo 4. Così non è stato. "Non siamo rappresentati in questa giunta" dichiarò qualche giorno fa Luca Sammartino,  alludendo alla designazione del penalista palermitano, Nico Caleca, da parte di Leanza. “Articolo 4 proseguira’ la sua attivita’ politica e parlamentare all’Ars come nei tanti comuni dove e’ rappresentato – si legge nella nota del movimento dopo l'addio di Leanza – e lo fara’ con l’orgoglio di aver tenuta dritta la barra e non aver deviato dalla direzione morale, etica e politica che si era prefissato. La nostra e’ stata una battaglia alla luce del sole improntata alla crescita dell’intero movimento. Non abbiamo mai ceduto alla tentazione di sederci al tavolo delle trattative ne ci siamo mai dimenticati l’obiettivo che era quello di portare avanti un partito dalle idee forti e chiare e ben radicato nel territorio. Abbiamo, insomma, remato sempre nella medesima direzione comune”. "Ho creato tutto nel dicembre del 2011 - rievoca Leanza - pensavo di fare un investimento che avesse una proiezione futura. Così non è stato. Ho preferito chiudere definitivamente. Inutile stare a litigare sul simbolo. Faccio tanti auguri. Nei prossimi giorni convocheremo un'assemblea costituente". Con Leanza, sono rimasti all'Ars i deputati Lentini, Coltraro, Cascio, Currenti e Lantieri.

All'Ars slitta ancora l'elezione del vice presidente. Il vuoto è stato determinato dalle dimissioni di Salvo Pogliese (Fi), eletto eurodeputato, e da allora sono passati ben quattro mesi.La conferenza dei capigruppo ha deciso di rinviare l’elezione al 18 novembre. A dicembre, invece, verranno rinnovate anche le commissioni parlamentari. Il M5s nota che «la vice presidenza andava votata oggi, basta con le meline e i continui rinvii appesi alle scuse più assurde possibili. La verità è che non riescono mettersi d'accordo a chi assegnare la poltrona e vogliono infilare in un unico calderone anche le presidenze di commissione per escluderci e blindare il Palazzo».