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24/12/2014 06:48:00

La manovra 2014 è legge. Ecco tutte le misure,tra bonus, rincari e sgravi

La manovra è legge. La Camera ha dato il via libera definitivo al testo, approvando il provvedimento con 302 voti favorevoli e 108 contrari. E' dunque stato reso operativo il ddl uscito dal Consiglio dei ministri del 15 ottobre e poi modificato nell'esame parlamentare. I punti cardine restano quelli voluti dal governo, che su alcune misure non ha accettato compromessi. A partire dal bonus da 80 euro che viene reso strutturale per la platea inizialmente prevista, quella dei lavoratori dipendenti compresi tra gli 8.000 e i 24.000 mila euro di reddito annuo. Dagli 80 euro al bonus bebè, dallo stop ai rincari di Tasi e canone Rai fino al rinnovo dell'ecobonus, sono molte le norme che influiranno sulla vita delle famiglie. Così come sull'attività d'impresa e sul mondo del lavoro: il governo ha infatti puntato sin da subito sugli sgravi Irap sul costo del lavoro, cavallo di battaglia del mondo imprenditoriale, per facilitare la vita alle aziende e, allo stesso tempo, per favorire le assunzioni a tempo indeterminato. Una misura specifica è stata pensata anche per le partite Iva, escluse già quest'anno dal bonus da 80 euro. Il regime forfettario sale al 15% ma la platea si allarga ai redditi tra i 15.000 e i 40.000 euro.  

Bonus. Diventa strutturale il credito d'imposta Irpef per i lavoratori dipendenti: 960 euro per redditi sotto 24mila euro.
Bonus bebè e famiglie. Dal 2015 al 2017 arrivano 960 euro al mese per i nuovi nati se l'Isee familiare non supera i 25 mila euro. 45 mln di euro vengono poi destinati per spese per il mantenimento dei figli di famiglie con Isee sotto gli 8.500 euro. Ok anche a 5 milioni per le adozioni internazionali.
Casa. Niente aumento Tasi anche per il 2105.
Scuola. Arriva il Fondo «La buona scuola». 1 miliardo di euro per il 2015 per un piano straordinario di assunzioni. Sì anche a 200 milioni di euro da destinare per le paritarie.
Tfr in busta paga. Dal 1 marzo 2015 al 30 giugno 2018 i lavoratori dipendenti del settore privato possano richiedere la quota maturanda del trattamento di fine rapporto in busta paga.
Casse e fondi pensione. La tassazione sulle casse previdenziali sale al 26% e quella sui fondi al 20%. Possibile un credito d'imposta che le fa scendere rispettivamente al 20 e all'11% purché i rendimenti siano investiti in economia reale.
Ecobonus. Proroga delle detrazioni per ristrutturazioni, riqualificazioni energetiche e interventi antisismici.
Ammortizzatori. 2,2 mld di euro per il 2015-2016 e 2 mld annui dal 2017 in attuazione del Jobs Act.
Blocco contratti Pa. Ancora nessun rinnovo fino al 2016.
Ebook. Ok all'Iva al 4% anche per i libri elettronici.
Canone Rai. Niente aumenti. Si pagherà come nel 2014.
Eterologa. Sì al Registro nazionale dei donatori di cellule riproduttive per la procreazione di tipo eterologo.

SOCIALE
Agevolazioni. Arrivano 400 milioni per il fondo non autosufficienze, 20 milioni per l'inserimento al lavoro disabili e 5 per lo screening neonatale.
Social card. Il Fondo aumenta di 250 milioni all'anno.
Edilizia sociale. 130 milioni fino al 2018 per l'edilizia residenziale pubblica e sociale.
Immigrati. Aumenta di 187,5 milioni di euro annui dal 2015 il Fondo nazionale per le politiche ed i servizi di asilo.
Patronati. Ridotto a 35 milioni il taglio dei fondi ai patronati, che però vengono riformati.
Partiti. Rafforzate le norme per detrarre i versamenti in favore dei partiti, anche tramite donazioni.
Election Day. Ok alle elezioni amministrative e regionali a maggio. Risparmio stimato circa 100 milioni.

IMPRESE
Fondo garanzia pmi. La garanzia è destinata a tutte le imprese sotto i 499 dipendenti, non più solo alle piccole.
Fondo per associazioni imprese. Il fondo passa da 5 a 10 milioni di euro per promuovere la digitalizzazione.
Irap e costo del lavoro. Deduzioni per il costo complessivo del personale dipendente. L'agevolazione vale anche per le imprese senza dipendenti, come gli artigiani, grazie ad un credito d'imposta Irap, pari al 10%, utilizzabile in compensazione. Abrogato il taglio Irap previsto nel dl Irpef.
Ricerca e sviluppo. Credito d'imposta di cui beneficiano tutte le imprese e non più solo quelle con fatturato sotto i 500 mln di euro, ma esso scende dal 50% al 25% delle spese in più rispetto agli investimenti dei tre anni precedenti. Raddoppia, a 5 mln di euro, il tetto massimo del credito, la durata sale a 5 anni.
Patent Box. Nuova tassazione agevolata per i redditi derivanti dall'utilizzo e/o dalla cessione di brevetti o marchi.
Minimi. Per le partite Iva arriva un regime forfettario di con un'aliquota unica del 15% e soglie di ricavi diverse: da 15.000 euro per le attività professionali a 40.000 per il commercio. Potranno accedere anche i redditi di natura mista.
Assunzioni a tempo indeterminato. Per tutti i nuovi assunti nel 2015, i datori di lavoro saranno esonerati, per massimo 36 mesi, dal versamento dei contributi previdenziali a loro carico al massimo per 8.060 euro all'anno. Sgravi anche per le assunzioni di lavoratori in mobilità.
Made in Italy. Arrivano altri 130 milioni di euro per il 2015, 50 milioni per il 2016 e 40 milioni per il 2017.
Nuova legge Sabatini. Incrementato da 2,5 a 5 mld di euro il plafond massimo che la Cdp può mettere a disposizione delle banche per il finanziamento delle piccole e medie imprese.
Reverse Charge. Inversione contabile Iva anche per settore edile ed energetico nonché per supermercati e discount.
Razionalizzazione delle partecipate. Stop entro il 2015 alle partecipazioni non indispensabili a finalità istituzionali e quelle in società con attività analoghe a quelle svolte da altri enti. Stop alle società di soli amministratori o con un numero di amministratori superiore a quello dei dipendenti.

PRIVATIZZAZIONI
Poste. 535 milioni in attuazione di una sentenza Ue sugli aiuti di Stato. Rivisto il servizio universale: il postino suonerà meno e l'Agcom fisserà nuove tariffe.
Fs. Arrivano le norme per la cessione della rete elettrica Fs a Terna.


ENTI LOCALI E REGIONI
Dipendenti Province. Per i primi due anni i lavoratori delle Province saranno ricollocati in altri uffici pubblici di Comuni e Regioni. Dal 2017 scattano le procedure di mobilità.
Comuni E Regioni. Resta il taglio per oltre 1 miliardo ma sono ammorbiditi da una serie di agevolazioni. Idem per le Regioni. Tra queste, allentamento del patto di stabilità interno e rinegoziazione dei mutui.