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25/12/2014 07:00:00

Trapani, Vito Damiano: "Sono ancora qui, contro i disfattisti e i vandali"

Le polemiche, gli attacchi trasversali, il rischio sfiducia. Un anno difficile il 2014 a Trapani, però lei è sempre lì, Vito Damiano, sindaco di Trapani. Che bilancio fa di quest’anno che sta per finire?

 

Il bilancio, se si escludono le difficoltà del momento che stiamo attraversando, è positivo. Bisogna dare speranza alla gente. La mia è la voce di colui che grida nel deserto, visto che tutti ce l’hanno con questa amministrazione perchè ritengono che abbia distrutto una città. Affermazioni di questo tipo provocano solo danni. Perchè sfiduciano la gente, non aiutano lo sviluppo del territorio.

 

L’anno è cominciato con delle mozioni di sfiducia sulla sua amministrazione. Insomma, tutti pensavano che non ce l’avrebbe fatta. Per come si erano messe le cose chi lo doveva dire…

 

Ripeto, quando si comincia a dire che non funziona nulla, che è tutto un disastro, che tutto va male, è chiaro che la gente si convince così. Io mi sono divertito a chiedere alla gente “ma cos’è cambiato rispetto a due, tre anni fa?”.

 

E cosa le rispondono?

 

Vanno in crisi. Perchè di cose positive non se ne parla, nuocciono a una certa linea politica. E’ per questo che ho rotto con la politica. Spesso si fa disfattismo, anzichè essere produttivi e rimboccarsi le maniche, anche se si è di idee diverse. Questo non c’è stato, si è fatto ostruzionismo nei confronti della mia amministrazione, ed è l’unico dato negativo che devo registrare: la mancanza di collaborazione da parte di chi è stato eletto per dare una mano alla città. L’unico sport che preferiscono fare è invece sparare sull’amministrazione perchè non vuole dare poltrone e posti di sottogoverno.

 

Tante polemiche anche in questi giorni sul Villaggio Fantastico di Natale che avete organizzato con l’Ente Luglio Musicale. Un’iniziativa, quella di Trapani, che però è unica nel suo genere rispetto al deserto che c’è nel territorio.

 

E’ stato interpretato come un Natale egizio. Quello che abbiamo fatto è stato recuperare le scenografie e farle vedere alla città. Non hanno nulla a che vedere col Natale, ma ne abbiamo approfittato visto che è un momento che abbiamo voluto dedicare anche ai bambini. Tante iniziative vanno in questa direzione. Allora abbiamo avviato questo percorso per i bambini e distribuire queste scenografie per la città. Un amico di Verona mi ha detti che tutte queste polemiche non ci sarebbero state in qualsiasi altra città del Nord Italia.

 

E’ anche un’iniziativa a costi ridotti per il Comune di Trapani.

 

Soldi non ce ne sono, e sarebbe stato offensivo andare a spendere tanto per cose futili. Questa è la cosa essenziale in questo momento. Ma abbiamo comunque subito atti di vandalismo.

 

A proposito di vandalismo. Qualche giorno fa sono state tagliate le gomme della sua auto, tempo fa invece le hanno tagliato le gomme della moto. Lei ha ricollegato l’evento alle polemiche di questi giorni. Perchè?

 

Non c’è dubbio su questo. Bisogna rasserenare gli animi, qualcuno però fomenta il malcontento. La situazione è difficile, ma non solo a Trapani, in tutte le città. Non siamo in Svizzera. Trapani è una delle città del Meridione che soffre la situazione di crisi sul territorio nazionale e in Europa. Andare a fomentare e dire che tutte le cose negative accadono per colpa dell’amministrazione è fuori luogo.

 

Emergenza rifiuti. Chiude la discarica di Siculiana in cui conferiscono diversi Comuni, la Regione Siciliana si guarda intorno e vede che a Trapani c’è la discarica di Borranea, che è piccola, ma comunque decide di far conferire lì i rifiuti, sapendo che in pochi giorni si sarebbe riempita e che avrebbe compromesso la corretta raccolta anche nella sua città. Quanto è arrabbiato per questa vicenda e per la decisione del presidente Rosario Crocetta?

 

La situazione di crisi delle discariche siciliane si è ripercorsa sui comuni virtuosi. In Sicilia c’erano 4,5 discariche che ricevevano regolarmente rifiuti e non creavano problemi nelle aree in cui queste discariche “virtuose” insistono, come a Trapani, dove attraverso la Trapani Servizi si conferisce a Borranea. Problemi non ce ne sono mai stati. Questo è frutto di una azione lungimirante e preventiva fatta in passato, per cui si è detto che non si doveva essere dipendenti dagli altri. Queste realtà virtuose sono state la valvola di sfogo della Regione per alleggerire un po’ una situazione di emergenza in altri territori. Ci può stare, c’è emergenza. Ma io lo dissi alla Regione che la situazione emergenziale, così, la potevano risolvere per poco tempo. Poi però, una volta riempite queste discariche, l’emergenza non riguarderà più l’80% dei Comuni siciliani ma il 100%. Perchè devono creare problemi in quelle zone che possono restarne indenni?