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18/01/2015 06:55:00

Marsala, il Pd e le primarie. Chi ha paura dei sedicenni? All'opera per il regolamento

Comincia in un caseificio l'avventura per le primarie di Luigi Giacalone, il candidato del fronte creato da Antonio Parrinello nel Pd marsalese. Ieri in un'azienda di produzione di formaggi - segno dei tempi che cambiano, per la sinistra... - Giacalone ha presentato alla stampa la sua candidatura con una coalizione larga, che mette dentro un po' di tutto. Dai reduci della Giunta Adamo (Antonio Vinci e Antonella Genna ), a Daniele Nuccio, che è stato candidato al consiglio comunale nel 2012 a sinistra, e proprio contro il Pd  e Giulia Adamo.

Nessuna parola critica nei confronti degli altri due candidati "perchè - ha detto Giacalone - insieme sono espressione del Partito Democratico e rappresentano categorie ed esigenze diverse". "Solo dopo -  ha detto Giacalone   si andrà a lavorare per creare accordi di coalizione tramite un dialogo aperto a tutte le altre forze politiche, seguendo la linea guida del perimetro regionale". 

Giacalone in un primo momento, sembrava escluso dalla possibilità di partecipare alle «primarie» in programma per l'8 febbraio in quanto Di Girolamo aveva messo in dubbio il possesso della tessera del partito. Ma così non era. «Semplicemente non si trovava la tessera - spiega uno degli esponenti della cordata che fa capo all'ex deputato regionale Antonio Parrinello - Luigi Giacalone già nel 1972 era tesserato del Pci».

Nel frattempo, gli azzeccagarbugli dei tre fronti sembrano essere al lavoro per stabilire il regolamento con il quale i cittadini andranno al voto l'8 Febbraio. Ed è singolare notare che, mentre lo statuto del Pd prevede il voto anche ai sedicenni, dall'interno dei democratici marsalesi c'è chi vuole frenare o addirittura escludere la partecipazione dei giovani al voto, imponendo una sorta di pre - registrazione ai ragazzi tra i 16 e i 18 anni che volessero partecipare al voto. Di questi tentativi sono già al corrente gli uffici della segreteria regionale del Pd, e anche di quella nazionale, che vogliono evitare che ci siano tensioni nella competizione. Così come un giro di vite verrà fatto - si spera - circa il voto degli immigrati, che più di un problema ha causato nelle primarie che si sono tenute in Italia.