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23/01/2015 06:40:00

I tagli ai costi della politica. Cosa cambia a Marsala per sindaco, assessori, consiglieri

 Il grande taglio ai costi della politica è lì, in un dossier sul tavolo dell’assessore regionale all’Economia, Baccei. Pensato per ridurre i costi degli organi di governo dei comuni. Sindaci, assessori, consiglieri comunali. Tagli a stipendi, ai gettoni di presenza, e numero di rappresentanti in consiglio comunale. Il piano Baccei, come anticipa ilmattinodisicilia.it, rivede anche il meccamismo deformato del rimborso a al datore di lavoro, che in molti casi vee i consiglieri comunali che, una volta eletti, si fanno assumere fittiziamente da parenti o amici per avere il rimborso dal Comune.Tutto questo potrebbe cambiare.
A cominciare da Marsala ad esempio. Il taglio dei consiglieri comunali è previsto solo dalle prossime elezioni mentre la riduzione dei compensi per sindaci, assessori e consiglieri comunali scatterà subito I testi delle norme appena scritte saranno inserite nella Finanziaria di aprile e, almeno nel caso del taglio agli stipendi, entreranno in vigore subito: «Indennità di funzione e gettoni di presenza – si legge nella bozza di Finanziaria – è ridotta del 20%».
I sindaci di una città di medie dimensioni (fra 40 mila e 100 abitanti, come Marsala, Gela, Agrigento che andranno al voto in primavera) perderebbero fra gli 800 e i 900 euro al mese e quelli che guidano centri con popolazione superiore a 10 mila abitanti ma inferiore a 40 mila (come Salemi, Castelvetrano) subirebbero un taglio di stipendio di circa 700 euro al mese. Mentre un consigliere comunale di una grande città perderebbe intorno ai 25 euro a seduta. Cambierà anche la gestione dei permessi e delle licenze agli amministratori locali. I lavoratori di enti pubblici o aziende private che diventano consiglieri comunali oggi hanno diritto ad assentarsi «per l’intera giornata in cui sono convocati i consigli» mentre da quando verrà approvata la Finanziaria potranno assentarsi «per il tempo necessario a partecipare alla seduta». Tagli anche al numero dei consiglieri comunali. Palermo – sulla base di quanto già deciso con il governo nazionale – dovrà scendere da 50 a 40 consiglieri, le città con più di 250 mila abitanti, cioè Catania, da 45 a 36. E, ancora i Comuni superiori a 100 mila, come Messina, dovranno avere 32 consiglieri, quelli superiori a 30 mila abitanti solo 24. Previsti 16 consiglieri per gli enti locali superiori a 10 mila abitanti, 12 consiglieri per quelli con una popolazione superiore ai 3 mila, 10 per i centri sotto questa soglia.
A Marsala, se dovesse essere approvata la riforma, i consiglieri comunali passerebbero dagli attuali 30 a 24. Una sforbiciata che renderebbe ancora più agguerrita la corsa per entrare a Palazzo VII Aprile. Già adesso i candidati usano tutti i mezzi per farsi eleggere, e ogni tornata sono sui 500 a presentarsi per un posto a Sala delle Lapidi. Taglio anche ai gettoni di presenza. Sono i veri e propri stipendi dei consiglieri comunali. A Marsala il gettone di presenza per ogni seduta d’aula o commissione è di 99 euro. Un consigliere comunale, a Marsala, guadagna in media 1.500 euro con l’accumulo dei gettoni di presenza.
Guadagna quanto un assessore il presidente del consiglio comunale. Enzo Sturiano, da gennaio a novembre, ha percepito un compenso totale di 34.867,25 euro. Per la sua carica, però, non è previsto il gettone di presenza, ma un compenso fisso.
Gli altri consiglieri comunali percepiscono il gettone di presenza. Ecco quanto hanno percepito da gennaio a novembre.
Michele Accardi, Oreste Alagna, Guglielmo Anastasi, Francesca Angileri, Antonio Augugliaro, Pino Carnese, Daniela Cudia, Salvatore Di Girolamo, Nicola Fici, Arturo Galfano, Michele Gandolfo, Alfonso Marrone, Pino Milazzo, Vanessa Titone, Vito Umile 16.092,45 euro ciascuno.
Alessandro Coppola, Luigia Ingrassia, Antonio Putaggio 16.015,50 euro a testa.
Pino Cordaro 15.465,60. Rosanna Genna 15.663,60. Eleonora Milazzo, 15.784,65. Vincenzo Russo 15.542,55.Walter Alagna, 14.068,80. Michele De Maria 14.937,75. Vincenzo Martinico 14.717,70 Filipo Maggio, si è dimesso a metà anno, ha percepito 10.009,80. Salvatore Accardi 5.851,80. Chi ha partecipato meno alle attività del consiglio comunale è Gregorio Saladino, l'energico consigliere si è fatto vedere poco a Sala delle Lapidi e ha percepito in 11 mesi 2.574 euro.