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22/11/2015 06:30:00

Forza Italia e la Sicilia in mano a Gianfranco Miccichè, nel 2012 fece vincere Crocetta...

Come abbiamo raccontato ieri, è Gianfranco Miccichè il nuovo commissario di Forza Italia in Sicilia.
Sembrava scomparso dalla scena politica ma in verità è sempre stato in contatto diretto con il presidente Silvio Berlusconi tanto da essere il suo cavallo di punta durante le Elezioni Europee. A quell'epoca però il senatore Enzo Gibiino, coordinatore regionale fino a due giorni fa, ha disatteso le indicazioni di Berlusconi e ha puntato, vincendo, su Salvo Pogliese.
A distanza di pochissimi anni Micciche' si riprende la sua rivincita. La nomina a commissario regionale di Forza Italia in Sicilia piomba nel pieno di una serie di congressi e convegni tenuti sull'isola proprio dagli azzurri.
Presenti i pezzi di 90 del centro destra. In quel di Mondello infatti Il parlamentare europeo Salvatore Cicu, insieme a Tajani e ai parlamentari regionali ha predisposto una 2 giorni per il rilancio di un centro destra unito.
Una Forza Italia però che appare ancor più frammentata e divisa. Troppe anime e troppe correnti.
Molti forzisti non hanno gradito la nomina di Gianfranco Micciche' riconducendo soprattutto le colpe dell'ex sottosegretario alle ultime regionali. La sua candidatura,infatti, in netta contrapposizione a quella di Nello Musumeci in corsa per la presidenza della regione ha indebolito e diviso l'elettorato consegnando la Sicilia a Crocetta.
Di questo parere il parlamentare Ars Giorgio Assenza e quello nazionale Basilio Catanoso.
Il partito dalle sue stanze romane,però, tiene a ringraziare il sen. Enzo Gibiino per il lavoro fin qui svolto e allude ad una sempre più stretta collaborazione tra il presidente Berlusconi e lo stesso Gibiino.
Indiscrezioni confermano che da qui a poco ci sarà la nomina del Senatore Gibiino a coordinatore nazionale di Forza Italia per tutto il Sud del Paese.
Tanti i messaggi di stima per Gibiino provenienti dal suo entourage più stretto.
L'alcamese Gaspare Bianco, suo vice regionale, lo ringrazia e continua con lui il percorso politico, sfila l'arma e colpisce:  "Ho una sola bandiera nel cuore e so riconoscere i vigliacchi con onore. Io ero e rimango al fianco di un amico, onesto leale corretto, che questa esperienza mi ha regalato. Io sto con Gibiino, il progetto cresce e si fortifica al fianco del Presidente Berlusconi. A Gianfranco vanno i miei auguri ed anticipo che avrà a che fare con tantissimi meravigliosi siciliani, che amano col cuore la nostra terra, ma anche con emeriti vigliacchi che, avendo ruoli politico/istituzionali, amano poltrone e praticano la politica bugiarda di un tempo."
Si sa, sul carro del vincitore si è soliti salire soprattutto se si è fatto il giro dei sepolcri, che non sono nemmeno più imbiancati, e adesso si pretende di essere dei forzisti della prima ora, un movimento azzurro in forte fermento ma che ancora non ha trovato la sintesi di una classe dirigente che possa traghettare il partito alle vittorie del passato.
Certo, sono assai lontani i tempi del 61 a 0.
Oggi di 61 ci sono solo gli anni del nuovo commissario che nel frattempo pare abbia già fatto le prime chiamate ad amici nuovi e vecchi.
E a Trapani? Le ruggini con il senatore D'Ali sono ancorate a vecchie storie legate al Pdl, e difficilmente potranno convivere animi così diversi tra loro.
Poi c'è l'ex deputato regionale Toni Scilla, un tempo legato a Micciche'. Anche qui i rapporti sono più che inclinati. Alle scorse amministrative di Mazara Micciche' non ha fatto nulla per concedere il simbolo di Forza Italia al candidato in corsa Toni Scilla.
Strade che si sono intersecate ma che adesso sembrano essere completamente divise.
Vero e' che in politica la parola Mai è  preferibile non pronunciarla.
Micciche' e' contento per la nomina ricevuta, si dice pronto a ricucire gli strappi all'interno del partito per creare una aggregazione sempre più ampia.
Di filo a Micciche' ne servirà tanto perché gli strappi che si sono consumati sono decisamente profondi e di non così facile risoluzione.
Ci sono state epurazioni in ogni dove. Un partito che si è dimostrato all'occorrenza, affidandolo a mani poco obiettive, un padre che uccide i suoi figli dopo averli creati.
Il neo commissario è  già al lavoro, e tra le tante chiamate a Trapani città una era d'obbligo. Un giro di carte per capire quale sarà il suo futuro. Tutti tranquilli non era un 899, anche forza Italia va al risparmio. Oggi anche di risorse intellettive.