Quantcast
×
 
 
16/12/2015 14:23:00

Venti milioni di euro per ridurre i costi dei biglietti aerei in Sicilia

 Dalla Sicilia l’anno prossimo si volerà con tariffe aree agevolate. E’ una delle misure previste nella legge di stabilità, attualmente  in discussione alla Camera. E’ stato introdotto questo emendamento per venire incontro alle esigenze dei siciliani, che hanno solo l’aereo come mezzo per raggiungere il continente per lavoro o per studio. Per abbattere le tariffe sono previsti venti milioni di euro.

Si tratta, per la Sicilia, del riconoscimento  del principio della continuità territoriale, applicato da anni tra la Sardegna e il resto d’Italia. Tempo fa un imprenditore turistico siciliano, Salvo Zappalà, amministratore unico di Dimsi Investimenti & Turismo aveva inviato una formale segnalazione all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, già ufficialmente presa in carico dall’Antitrust, che ha dato il via ad un’interrogazione parlamentare proposta dal Movimento 5 Stelle.. Secondo Zappalà, “Il caro biglietti aerei da e per la Sicilia costituisce ormai una questione non più procrastinabile e la cui urgente risoluzione rappresenta uno dei possibili volani per rilanciare il comparto turistico regionale. Mi preme, però, evidenziare che l’ipotesi avanzata, ossia il riconoscimento della continuità territoriale, produrrebbe certamente degli aiuti economici a favore delle compagnie aeree ma, dall’altra parte, potrebbe non favorire una reale riduzione dei prezzi delle tariffe”. Ma una soluzione Zappalà ce l’ha: “A mio avviso, il caro biglietti si potrebbe risolvere attraverso una più ampia concorrenza tra le compagnie e quindi tramite una migliore gestione degli slot”.

In questo periodo natalizio i biglietti aerei in vendita anche a 400 e 500 euro  rendono il ritorno in Sicilia di molti emigrati o pendolari un lusso e  ostacolano anche i turisti a scegliere l’Isola come destinazione in cui trascorrere le vacanze natalizie. In più, molte tratte diminuiscono o vengono proprio annullate in bassa stagione con l’aggravante che in Sicilia il volo è l’unica alternativa perché l’alta velocità dei treni si ferma a Napoli. E sono dunque in tanti che esprimono il loro malcontento contro il caro prezzi. Tante voci che vengono raccolte dal gruppo Facebook “Contro i tagli da/per la Sicilia” che conta oltre duemila iscritti. E così c’è chi va da Milano a Roma in Frecciarossa per poi prendere l’aereo da Fiumicino e chi lamenta le tariffe “fuori dalla concorrenza” applicate da Ryanair,monopolista di alcune tratte, come la  Catania- Bologna.

Anche Anthony Barbagallo, assessore regionale al Turismo, era intervenuto  sulla polemica degli alti prezzi dei biglietti aerei in occasione del periodo festivo. “L’assessorato – aggiunge Barbagallo – è pronto a fare un incontro per arrivare a un accordo e ridurre i prezzi, fissando anche dei tetti massimi per i ticket aerei”.