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03/02/2016 07:00:00

Marsala, processo "Bocca di rosa". Sfruttamento della prostituzione, assolti due imputati

 Dopo Francesco Panico e la moglie tagika Oksana Vodyants'ka, sono stati assolti anche gli altri due imputati del procedimento penale scaturito dall’indagine dei carabinieri sul locale a “luci rosse” di contrada Digerbato “Bocca di Rosa”. Un locale all’interno del quale, secondo gli investigatori, sarebbe stata favorita la prostituzione. Adesso, però, il Tribunale di Marsala ha assolto “perché il fatto non costituisce reato” anche Giovanni Sardo, di 50 anni, e Salvatore Lo Grasso, di 38. Per entrambi, il pm aveva invocato la condanna a 2 anni e 3 mesi di reclusione. Nel locale, secondo Carabinieri e Procura, diverse ragazze ballavano in costumi succinti o in biancheria intima per poi prostituirsi dietro i privè. Una ventina i clienti, di varia estrazione sociale, sorpresi quando i carabinieri fecero irruzione (maggio 2013). L’indagine era stata avviata nel gennaio 2011, quando i militari, intervenuti per sedare una rissa, in un soppalco adibito a privé, tra i cuscini di un divano, trovarono un profilattico. Interrogate, le ragazze negarono eventuali rapporti sessuali a pagamento, affermando che si trovavano lì solo per divertirsi, indossando abiti succinti solo “per essere più comode durante il ballo”. Ammettendo, però, che in città erano ospiti di Panico. Secondo l’iniziale accusa, a cronometrare il tempo delle prestazioni sessuali era il Sardo, che faceva anche da buttafuori, mentre Lo Grasso sarebbe stato responsabile della ‘’logistica’’ e del trasporto delle ragazze dalla stazione ferroviaria agli appartamenti di Panico e al locale. Nel maggio 2013, Panico e la moglie furono posti agli arresti domiciliari, mentre per Sardo e Lo Grasso il gip dispose il divieto di dimora in provincia di Trapani.