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15/02/2016 06:40:00

Sicilia, nella Finanziaria altri tagli ai Comuni. La rivolta dei Sindaci

 Prosegue  a Palazzo dei Normanni la maratona in commissione Bilancio per arrivare all’approvazione della legge finanziaria che dovrà arrivare in aula per essere approvata entro il 29 febbraio. Dopo una lunga notte in Commissione, dove non sono mancate le polemiche e  le tensioni, e terminata solo poco prima dell’una, prosegue anche  questa mattina la riunione. Fino a questo momento sono stati approvati solo poco più della metà degli articoli del disegno di legge composto da 64 articoli.

Non sono mancate le polemiche e le proteste, come quella del presidente dell'Anci Leoluca Orlando che ha lamentato gli "inaccettabili nuovi tagli per i Comuni". I tagli sono corposi: oltre 130 milioni di euro, completamente azzerato il fondo per gli investimenti e riduzioni anche per la spesa corrente. Stanziamenti che scatenano l’ira dei sindaci. I trasferimenti per la spesa corrente saranno pari a 340 milioni, lo scorso anno erano 357. Azzerato il fondo per gli investimenti che lo scorso anno era pari a 115 milioni. 

A proposito di Comuni, passa un emendamento del deputato Giuseppe Milazzo che potrebbe "stoppare" per il momento la creazione delle Zone a traffico limitato nelle città siciliane, a cominciare da Palermo. La proposta di modifica approvata poco fa, infatti, obbliga i Comuni a dotarsi di un regolamento entro 90 giorni dalla pubblicazione della Finanziaria regionale.
 "Il consiglio comunale - spiega Milazzo - sarà chiamato a differenziare la tariffa tra residente e non residente, a prevedere strumenti per contrastare e monitorare l'inquinamento, le sanzioni e l'ingresso gratuito per i disabili nonchè evetuali egevolazioni. Voglio ringraziare i colleghi delle commissioni - aggiunge -che hanno condiviso il fatto che ztl non significa solo tassare i cittadini".

Intanto, il deputato di Forza Italia Vincenzo Figuccia, invece, ha giudicato insoddisfacenti le norme dedicate ai cosiddetti "ex Pip". Eppure, proprio questa categoria nei giorni scorsi aveva potuto "brindare" alla norma che di fatto apriva alla possibilità che un precario, sebbene appartenente a un nucleo familiare “ricco” potesse ottenere il sussidio regionale. I deputati avevano poi frenato di fronte all'articolo riguardante gli stanziamenti per i Forestali.

I bilanci dei Comuni potrebbero però contare in futuro su nuove somme di denaro derivanti dalle tasse pagate per i rifiuti sottratti alla raccolta differenziata e conferiti in discarica, la cosiddetta ecotassa. Lo prevede un emendamento del M5S passato ieri, in tarda serata, in commissione Bilancio all’Ars. “Se l’emendamento dovesse passare pure in Aula – dice l’estensore, Giampiero Trizzino – sarebbe una grande conquista per i Comuni, alle prese con una crisi economica spaventosa. Non solo, l’emendamento – ed è questo il suo scopo – potrebbe fungere da volano alla raccolta differenziata”. “Una spinta notevole per la differenziata – aggiunge – sarebbe potuta arrivare dall’emendamento (bocciato) del M5S, che istituiva la tariffa puntuale sui rifiuti, che prevedeva il pagamento da parte dei cittadini di somme calcolate sulla quantità di rifiuti effettivamente prodotta”.

Dichiarato inammissibile invece il “no” agli inceneritori. “Questo – dicono i deputati Cinquestelle – grazie al fondamentale contributo del Pd, che ha fatto sentire pesantemente la sua voce in commissione, mettendo in mostra ancora una volta la sua infinita ipocrisia: in pubblico combattono gli inceneritori, dentro le istituzioni si adoperano per favorirli”.