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03/07/2016 06:40:00

Saline di Trapani, oggi il Wwf fa festa. Ecco il programma per le visite guidate

E' festa per il WWF oggi alle Saline di Trapani e Paceco.  Oasi aperte e visite gratuite a questi paradisi naturali dislocati in tutta Italia, ogni prima domenica del mese, a partire dal 3 luglio. Così il Wwf ha deciso di festeggiare i suoi 50 anni, in attesa di spegnere le candeline il 5 luglio. Per il primo appuntamento di "E-state in oasi", saranno 30 le oasi aperte, da quella alpina di Valtrigona, in Trentino, alla Riserva siciliana delle Saline di Trapani.

In programma anche alcune iniziative speciali: nella riserva regionale e Oasi Wwf delle Saline di Trapani i visitatori potranno osservare con cannocchiali e binocoli messi a disposizione, la vita all'interno di una salina, dalle specie che stanno allevando i piccoli (avocette, cavalieri d’Italia, fraticelli) a quelle che fanno da 'baby-sitter' (i fenicotteri); l’Oasi di Valmanera, vicino Asti, ospita invece la Giornata del miele, con degustazioni, smielatura dimostrativa e visite guidate all’apiario didattico.

Programmi, orari e consigli per la visita (dalle prenotazioni all'equipaggiamento) sul sito www.wwf.it/giornataoasi. Dopo il 3 luglio, l'iniziativa si ripeterà le domeniche 7 agosto, 4 settembre e 2 ottobre. Ecco il programma di oggi per quanto riguarda le Saline di Trapani nel comunicato del WWF:

Il volo frenetico ed elegante del Fraticello, minuscola sterna che affronta migliaia di km ogni primavera per tornare alle Saline di Trapani, dopo aver trascorso l’inverno in Africa, o i movimenti aggraziati dell’Avocetta mentre copre i piccoli per la notte: sono solo alcune delle meravigliose e incredibili scene che appaiono agli occhi di chi osserva il mondo della natura nel suo momento più delicato, quello della riproduzione.
E nel paese Italia, c’è una città che ha la fortuna di avere a due passi, un mondo incantato che pullula di vita e di diversità biologica ed offre questo e altri incredibili spettacoli della vita che si rinnova: Trapani, e i suo centri limitrofi, come Nubia, Paceco, Salina Grande, tra i quali è nata la Riserva Naturale delle Saline.
Il WWF Italia che gestisce l’area protetta da numerose norme (regionali, nazionali e internazionali), su mandato della Regione Sicilia, vuole festeggiare i 50 anni dell’Associazione, offrendo ai visitatori la possibilità di osservare con i cannocchiali e i binocoli messi a disposizione, il pullulare di vita che offre una salina in particolare.
Si faranno osservazioni da un punto dal quale non si disturberanno le diverse specie che stanno allevando i piccoli: Avocette, Cavalieri d’Italia, Fraticelli, mentre i Fenicotteri svolgono indirettamente il ruolo di baby sitter.
La salina, di proprietà della Regione e in gestione al WWF, grazie al ripristino del ciclo antico dell’acqua realizzato dalla Sosalt spa nell’ambito di un accordo specifico ad hoc, ha consentito quest’anno di offrire i livelli dell’acqua ottimali insieme a cibo abbondante e diversificato, per le diverse specie che più numerose che mai, si sono concentrate in maggior numero rispetto al passato.
All’arrivo del WWF, 21 anni fa, non c’era purtroppo uguale presenza e distribuzione di fauna, e la stessa salicoltura era considerata economia da sostituire con l’interramento di vasche e perdita irreversibile di aree di incredibile bellezza e fascino, come dimostrano ora i flussi turistici e le strutture di ricezione realizzate a cemento zero: Nubia ha ormai 8 B & B e due alberghi.
I turisti amano sia il paesaggio antico e mai uguale di questa splendida distesa di vasche e colori, insieme all’osservazione di fauna e flora che riempie il cuore, e ammalia chi questi stessi paesaggi e fauna, non li ha mai visti e può goderne solo qui.
L’appuntamento ad orari fissi è presso il centro visite Mulino Maria Stella, a piedi si raggiungerà il luogo delle osservazioni (distante 400 metri), dove il personale e i volontari dell’Associazione spiegheranno comportamenti, specie, curiosità: uno spettacolo della natura che trova, grazie ai salicultori e a chi ha voluto 21 anni fa affidare al WWF la gestione, uno degli esempi più belli della vita animale che si rinnova, nel pieno della sapienza antica dei salinari.
Vi aspettiamo !

DETTAGLI DELL’EVENTO:
Dal centro visite Mulino Maria Stella (lungo sp. 21 – con parcheggio in via Carlo Messina), percorso a piedi di 400 metri fino al punto di avvistamento, con partenza guidata la mattina alle:
ore 10,00/ 11,00/ 12,00
Il pomeriggio, alle: ore 16,00 /17,00

Per informazioni
Tel 0923/867700
327/5621529

Le 100 oasi Wwf, dalle Alpi alla Sicilia, tutelano specie rare come cervo sardo, lontra, lupo, orso e poi falchi, anatre, fenicotteri, ma anche habitat naturali salvati da cemento, bracconaggio, sfruttamento indiscriminato delle risorse, illegalità. Gli antichi boschi costieri di Macchiagrande e Foce dell’Arrone, ritagliati nel cemento del litorale romano, sono al sicuro; gli stagni di Focognano, a due passi da Firenze, sono stati “ricostruiti” come nell’antica Piana Fiorentina.

Specie simbolo come il cervo sardo, la lontra, il camoscio appenninico, il tritone alpestre o la gallina prataiola, grazie anche alle oasi, si sono salvate dall’estinzione, mentre farfalle, anfibi, rettili e centinaia di uccelli acquatici o migratori ci vivono al sicuro, così come tante specie di piante, anche rare e secolari. Dalle oasi sono nati parchi nazionali o regionali, come quello della Majella o dei Monti Picentini. Altre sono polmoni verdi per le città, come Vanzago vicino Milano, Cratere degli Astroni in piena Napoli o Valmanera ad Asti. Molte, come Monte Arcosu, Bosco Rocconi, Bosco Foce dell’Arrone, Scivu sono nate proprio grazie a campagne di raccolta fondi.

L’oasi è anche luogo di impegno sociale, come a Penne in Abruzzo che ospita un gruppo di migranti, integrati nella comunità in lavori socialmente utili. E volano di sviluppo anche per il territorio circostante, come nell’oasi delle Grotte del Bussento nel Cilento: il turismo ‘indotto’ dalla piccola area protetta ha fatto rinascere il vicino paesino di Morigerati con recupero delle abitazioni, delle tradizioni in un progetto di ospitalità diffusa. Ogni anno circa 400.000 persone, di cui due terzi sono giovani e scolaresche, le frequentano.