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07/07/2016 06:30:00

Marsala, Rino Passalacqua: "Non sono un politico. Sto mettendo mano ai dossier"

 Rino Passalacqua, assessore da un mesetto della giunta Di Girolamo a Marsala. Da osservatore è passato all’azione, lei è un assessore tecnico, o meglio, d’area, del sindaco Di Girolamo. Com’è stare nella stanza dei bottoni adesso?


 

Intanto si comincia a capire quali sono i bottoni. Ho cominciato a capire quali situazioni sono rimaste indietro per ciò che riguarda la pianificazione del territorio, ho rispolverato i faldoni messi da parte.


 

Lei ha le deleghe all’Urbanistica, decoro urbano, attività produttive, suap. I primi dossier che ha aperto?


 

Abbiamo cominciato delle concertazioni sul piano paesaggistico. Circa 3 anni fa ci fu un consiglio comunale aperto. Eravamo fermi a quel punto, si era cominciata una concertazione con la Regione che poi si è arenata. Adesso invece ha cominciato a calare i piani paesaggistici sulla Sicilia,  sono piani di primo livello e hanno una totale prevalenza su tutti i piani presenti sul territorio. Semplicemente ce il calano e noi li dobbiamo assorbire. Siccome questi piani sono un po’ accademici, pensati fuori. L’idea di fondo è giusta. In Sicilia ci sono città senza piani regolatori, o addirittura cose del 1930, come i piani di fabbricazione. Usare un metro unico su aree di particolare interesse paesaggistico non è sbagliata come idea ma bisogna contestualizzare.


 

Perchè il sindaco ci mette così tanto a dare le deleghe?


 

Non lo so. Alla fine l’importante è indovinare i ministeri in cui si va a lavorare. Io sono un architetto, non posso occuparmi di spettacoli.


 

Della sua nomina si sapeva molto tempo prima. Era il segreto di pulcinella.


 

Il sindaco mi aveva detto che aveva pensato a me un mese prima della nomina.


 

Però ci teneva da tempo il sindaco ad averla in giunta, lo possiamo dire.


 

Ci siamo confrontati molto su alcune tematiche. L’ho conosciuto tre mesi prima dalle elezioni. Quando mi hanno invitato a un tavolo tecnico ho partecipato, assieme ad altri professionisti, abbiamo cominciato a parlare di pianificazione e c’è stata una intesa.


 

Poi va via Barraco, si libera uno slot, e il sindaco la chiama. Per la serie “facciamo arrabbiare Sturiano”.


 

Ma no, con Sturiano sono in ottimi rapporti. Di passaggi politici me ne intendo poco.


 

Passalacqua lei è nuovo nella stanza dei bottoni e nell’avere a che fare anche con la gente. A Marsala sono tutti delusi per l’assenza di eventi estivi. Ma come si è arrivati a questo punto, a non avere un programma?


 

Diciamo che manca il bottone “cash”. Non avendo soldi dalla Regione è difficile fare arrivare qualche artista noto. E’ però uscito un bando chiedendo agli artisti locali a dare una mano, per creare qualcosa per la città. Il bando ha due linee guida, il comune dà i luoghi dove potersi esibire, e l’opzione dello sbigliettamento.


 

Sa che Massimo Grillo ha detto che organizzerà qualcosa quest’estate? Ci prova sempre…


 

E’ meraviglioso che la città dia un contributo a prescindere dalle bandiere politiche.


 

Quando Grillo è intervenuto sul piano rifiuti Di Girolamo ha detto che lo faceva per chissà quali interessi. La pensa anche lei così?


 

Io mi occupo di altro. Ci sono grosse tensioni in città. Per fare qualcosa di buono, a prescindere da chi governa, se non c’è concertazione e condivisione con la città non si va da nessuna parte.


 

Allora dà ragione a Grillo che vuole incontrare il sindaco?


 

Il sindaco riceve tutti. Probabilmente Grillo vuole fare degli incontri pubblici, il sindaco ogni mercoledì pomeriggio riceve, basta protocollare una richiesta. Non ci credo che il sindaco non lo voglia ricevere. Ci sono i modi. Io non sono un politico, ma penso che interloquire è il miglior modo per sviluppare idee.


 

Enzo Sturiano, presidente del consiglio comunale, alleato alle elezioni di Di Girolamo, ha detto che non toccava a lei fare l’assessore ma ad uno dei suoi.


 

Adesso si è ricreduto però. Ha capito che meglio di me non c’era nessuno in questo ruolo. L’abbiamo conquistato. Anche perchè io non sono l’assessore di nessuno.


 

E’ l’assessore scelto dal sindaco, di suo riferimento.


 

Certo, mi ha scelto lui. Ma sono per la città.


 

Il sindaco si arrabbia quando si dice che non c'è programmazione.

 

Abbiamo approvato la nostra entrata nel Gal Elimos. La comunità europea non ci ha classificati come comune rurale e non potevamo accedere a finanziamenti europei. Per fortuna c’è una clausola. I territori che hanno interessi paesaggistici, che fanno parte di porzioni contigue di altri comuni, come quello di Trapani, si può accedere. Noi siamo entrati dalla riserva solamente per la zona della pre riserva dello Stagnone. Abbiamo gli stessi diritti di tutti i soci, partecipare a delle iniziative, a gennaio usciranno i primi bandi. Che interessano le imprese marsalesi. Le imprese, lo sviluppo rurale, del territorio, interessi sociali. Tutte cose molto interessanti. Abbiamo 100 mila euro per il comune di Marsala, più, per quell’area, sono previsti altri finanziamenti a fondo perduto per privati, nell’ambito di attività turistiche. Abbiamo a disposizione circa 2 milioni di euro.


 

Il Comune fa parte anche di qualche Gac, Gruppo di azione costiera?


 

Questo no. Si sta lavorando con altri comuni. Ormai il partnerariato è la formula congeniale all’Unione Europea per concedere fondi. La comunità europea ormai incentiva lo sviluppo dei territori a prescindere dai confini comunali. Quindi l’agenda urbana, l’area vasta, servono a creare delle misure infrastrutturali che rigurdano questi territori.


 

Quindi puntare sulla pianificazione in una città che è rimasta indietro su questi temi.


 

La pianificazione urbanistica è lo struento principe per lo sviluppo della città. Pensare lo sviluppo del territorio senza pianificazione non si va da nessuna parte. Non abbiamo una area industriale, non abbiamo un’area turistica, non abbiamo nulla.


 

Benny Musillami, suo predecessore, fece un regolamento sul decoro urbano che fece arrabbiare in molti. Ma poi cos’è successo, è stato attuato?


 

Stiamo rivedendo il piano del decoro, con Suap e Vigili, quello dava delle linee guide. Bisogna poi vedere le criticità.


 

Non è che poi lei fa come Barraco, che scrive la lettera per dire che non si può lavorare.


 

No, farò tutto il possibile per attuare ciò che ho in mente.