Auguri per il nuovo anno da Studio Vira
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A Trapani il consiglio comunale ha approvato una mozione presentata dal gruppo di Forza Italia che riguarda il futuro del porto. Il documento – illustrato dal consigliere forzista Giuseppe Guaiana – critica il nuovo sistema delle Autorità Portuali ed il decreto che sta per essere approvato che accorpa il porto di Trapani a quelli di Palermo, Termini Imerese e Porto Empedocle. La mozione chiama in causa la Regione ed invita il presidente Rosario Crocetta a chiedere una moratoria per 3 anni. Può farlo se la richiesta arriverà entro 15 giorni dall’approvazione del decreto. “Il decreto Delrio – ha sottolineato Guaiana – sta per essere approvato in queste ore, la mozione assume dunque un valore importante. Liguria e Campania chiederanno la moratoria per i porti di Savona e Salerno”. A conclusione del dibattito consiiare il presidente Peppe Bianco ha messo la mozione ai voti per appello nominale. Hanno votato a favore lo stesso presidente, Guaiana, Mannina, Carpitella, Sveglia, Barbera, Guarnotta, Briale, Cavarrretta, Ruggirello (1953), Ruggirello (1958), Lamia e Peralta. Astenuti, Abbruscato, Grignano e Salone. Questa la nota di Forza Italia:
Apprezziamo l’iniziativa tempestiva del consiglio comunale e, in particolare, del gruppo di Forza Italia, con a capo il consigliere Giuseppe Guaiana, di presentare una mozione denominata “Quale futuro per il porto di Trapani” che è stata votata favorevolmente nella seduta di questa mattina. Una mozione tramite la quale è chiara l’intenzione di salvaguardare il porto di Trapani che, se dovesse essere approvato il decreto Delrio, sarebbe accorpato all’Autorità Portuale di Palermo, subendone l’egemonia e pesanti conseguenze sul piano economico.
Adesso attendiamo che gli organi di Governo, adeguatamente sollecitati dal sindaco di Trapani e dal presidente del consiglio comunale, col chiaro obiettivo di far valere i diritti della città, diano una risposta in termini concreti anche sulle motivazioni che hanno indotto ad assumere una tale decisione. In particolare la speranza è che il presidente della Regione Crocetta difenda i diritti di una Regione a statuto speciale come la Sicilia con la collaborazione dei parlamentari trapanesi eletti all’Ars. Adesso più che mai è necessario che ognuno faccia la propria parte.
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