Quantcast
×
 
 
04/10/2016 06:05:00

Trapani 2017, Uniti per il futuro punta sulla ricandidatura di Mimmo Fazio

 Si avvicinano a grandi passi le elezioni amministrative del 2017 a Trapani e i giochi sono aperti. Se nel centrodestra c'è chi ragiona su una possibile candidatura di Antonio D'Alì, dopo l'assoluzione ottenuta anche in appello per le accuse mosse dalla Dda di associazione mafiosa, "Uniti per il Futuro" ancora una volta spinge per la ricandidatura di Mimmo Fazio, oggi deputato regionale del Gruppo Misto. E questo nonostante da alcune parti si insista sulla non candidabilità di Fazio in virtù delle pendenze giudiziarie in corso (una causa intentata dall'ex presidente della Sau Vito Dolce): "Lasciamo alla speculazione inconcludente dei “giuristi” della domenica la questione e non ce ne occupiamo non ritenendola di alcun rilievo (se non come indicatore della fragilità di pensiero e della pochezza di argomenti di alcuni nostri potenziali avversari politici)" dichiarano dal Movimento. 

“Uniti con i trapanesi per il Futuro di Trapani attorno a candidature che nascono dai fatti, da anni di opposizione coerente su questioni amministrative e non certo personali, di Mimmo Fazio e dell’intero gruppo consiliare”. E’ un altro   passo del documento politico di “Uniti per il futuro”, nel quale il
presidente del Movimento, Riccardo Saluto, parla della condivisione di “un progetto ed un programma” alla cui elaborazione chiama a collaborare “quei
cittadini che vorranno dare il loro contributo e spendersi, sia nella fase preliminare, sia nella fase operativa della campagna elettorale con un coinvolgimento in prima persona”. L’obiettivo è “lasciarsi alle spalle questi anni di amministrazione priva di slanci, di idee, di entusiasmo, appiattita su un’ordinaria amministrazione affatto efficace” e proporre uno scatto in avanti anche nella scelta del “personale politico”.

Lo stesso Fazio, in una lunga nota fa chiarezza sulle sue intenzioni:

Singolare come la politica... anzi, non la politica ma gli uomini che affermano di praticare la politica, possano essere così distanti dalla realtà e dal quotidiano dei loro concittadini. Logiche autoreferenziali e legate ad interessi personali dominano il dibattito, a livello nazionale come a livello locale. A Trapani, ad esempio, mi stupisce quanta passione vi sia in alcuni nel discutere di una mia presunta incompatibilità con l’attuale ruolo di consigliere comunale e di potenziale incandidabilità alla carica di sindaco. Pur avendo a suo tempo chiarito in una conferenza stampa i termini della questione e sgomberato il campo da ogni suggestiva ipotesi in un senso e nell'altro, c’è chi ancora pervicacemente persevera nell'intorbidire le acque. Ne prendo atto ma mi permetto di considerare che la politica è divenuta piuttosto che la piazza del confronto democratico su temi comuni, problemi e proposte di soluzioni, l’arena nella quale ci si sfida a livello personale su questioni secondarie, marginali, talvolta surrettiziamente poste al centro di un dibattito che perde di vista le vere emergenze del quotidiano. Ed eccoci così a discutere di cavilli giuridici, intrecci procedurali, ipotesi di scuola, accademia di pensiero attorno alla mia persona, attorno alla mia candidatura a sindaco. Eppure ho fatto di tutto in questi anni per svolgere il mio ruolo di consigliere di opposizione a questa amministrazione ponendo al centro del dibattito temi concreti, aspetti operativi ed amministrativi: la fragilità del servizio di ritiro dei rifiuti solidi urbani; la pulizia delle strade; la gestione del personale e della burocrazia comunale; la vicenda della Buscaino Campo e di contratti assicurativi non rinnovati per tempo: l’abbandono ed il deperimento di immobili comunali, come l’ex CARA di Salinagrande; la perdita di importanti finanziamenti (pattinodromo); i gravi ritardi nell'avvio o nella conclusione di importanti progetti di opere pubbliche che avevo lasciato (ad es: opere a protezione della litoranea nord, parcheggio multipiano). Nulla di personale nei confronti del sindaco ma la contestazione, formalizzata anche nella mozione di sfiducia, della mancata attuazione di un programma che, fu affermato in campagna elettorale, doveva essere in continuità con l’amministrazione di cui fui sindaco. Mai vi fu più discontinuità di quella registrata in questi anni. Che lo scontro politico tra me ed il sindaco Damiano possa aver avuto delle derive personalistiche posso anche comprenderlo. Che la politica trapanese più in generale e nel suo complesso, a cominciare da alcuni consiglieri comunali, abbia voluto amplificare e talvolta artatamente alimentare questo confronto lo comprendo meno. Non che tema di dover discutere di ipotesi di tipo tecnico giuridico su aleatorie incompatibilità e incandidabilità mie o di chiunque altro, ma approssimandoci alla campagna elettorale auspicherei un dibattito franco ed aperto sui veri problemi della città e non una discussione inutile su tizio o caio candidati, su mevio che sostiene sempronio, su chi si allea con chi e perché. Auspico che la politica come esercizio del potere abbia l’accortezza di farsi da parte. Spero che i cittadini si riapproprino del diritto di esercitare il dibattito ed il confronto democratico nelle piazze e non nelle segrete stanze delle segreterie politiche o peggio ancora di questo o quel deputato regionale o nazionale; che avanzino legittimamente le loro richieste di più efficienti servizi, che indichino a chi voglia investire energie ed impegno in una candidatura, le linee e le direttrici verso cui muovere. Ancora di più. Auspico che molti cittadini trapanesi, giovani soprattutto, abbiano voglia di spendersi ed impegnarsi nella politica, quella concreta, fatta di scelte e decisioni amministrative. Mi piacerebbe che nei prossimi mesi quanti avessero voglia di spendersi per questa città, eventualmente anche candidandosi, prendessero il coraggio a due mani e mi cercassero. Io sarò disponibile e saprò farmi trovare pronto. La mia pagina di Facebook può essere un primo punto di contatto, ma altrettanto facilmente è raggiungibile la mia segreteria di Piazza Ciaccio Montalto 2. Insieme potremo aprire una stagione di confronto sui veri problemi della città e soprattutto sulle soluzioni, praticabili e concrete, che non stiano nel libro dei sogni ma siano raggiungibili con impegno, sacrificio, serietà.



Elezioni | 2024-05-13 07:45:00
https://www.tp24.it/immagini_articoli/24-03-2021/1616566080-0-etna-un-altra-eruzione-fontane-di-lava-e-boati-il-video.jpg

L'appello ai candidati alle Europee per la pace

 La Conferenza nazionale enti per il servizio civile lancia un appello ai candidati alle Elezioni europee: assumano un impegno concreto per la costruzione della pace in modo non armato e non violento. Per la Conferenza nazionale...