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07/10/2016 06:30:00

La storia di Vittorio Salsedo, l'elettricista pantesco che lascia il suo lavoro al collega

E’ una bella storia che oggi ha quasi dell’incredibile quella che arriva da Pisa e che riguarda un signore nato a Pantelleria. Una storia "coraggiosa" di amicizia ma soprattutto di straordinaria solidarietà quella che vede protagonista Vittorio Salsedo, 60 anni, elettricista, tecnico degli impianti della base militare americana di Camp Derby a Pisa. Lui la racconta con estrema semplicità: “Mi sono dimesso per lasciare il posto ad un collega licenziato e salvare la sua famiglia”. A beneficiare del grande gesto del signor Vittorio è il suo collega Antonio, 40 anni, una moglie e un figlio. Anche Salsedo ha famiglia, moglie e tre figli, è lui stesso a dire che non è stato facile prendere questa decisione, due suoi figli lavorano ma ne ha uno minorenne, ma ha fatto questa scelta perché lui un altro lavoro come sindacalista ce l’ha, Antonio, invece, sarebbe stato destinato alla disoccupazione a vita. Vittorio che è segretario generale della Fisascat-Cisl di Pisa e componente del coordinamento nazionale delle basi americane in Italia, vivrà con lo stipendio che gli passerà il sindacato, anche se la perdita in denaro per la sua famiglia è sicuramente importante. La decisione di Salsedo ha preso di sorpresa tutti sul posto di lavoro, sia i colleghi che il comando americano. Da anni il Pentagono continua a tagliare posti di lavoro perseguendo un ridimensionamento generale della sua presenza militare in Europa con il conseguente impatto sulla occupazione dei civili impegnati nelle diverse basi. E a Camp Darby l’ultima rimodulazione prevede il licenziamento di 37 lavoratori civili italiani e il trasferimento di altri 10 nella base Usa di Vicenza. Così la racconta Salsedo: “E’ una storia vecchia la vertenza con gli americani. Già nel 2012 avevo intentato una causa al comando americano per comportamento antisindacale per il licenziamento di 70 dipendenti. Ne riuscì a salvare 34”. La storia di Salsedo e quella della sua famiglia è quella tipica del sud Italia, fatta di sacrifici, lavoro e umiltà. La famiglia di Salsedo è arrivata da Pantelleria a Pisa nel 1961, è cresciuta grazie al lavoro del padre Antonio che faceva l’autotrasportatore. Salsedo è stato assunto nel 1977 come operatore alla centrale elettrica di Coltano, ex sede delle comunicazioni di Camp Darby. Dopo tre anni è stato trasferito all’interno della base come tecnico addetto agli impianti. Nel sindacato è entrato nei primi anni Novanta e dal 1998 ha assunto il ruolo di segretario di base e, parallelamente, quello di membro del coordinamento nazionale della Fisascat. Dieci anni dopo è stato eletto segretario generale della Fisascat-Cisl di Pisa. Sono decine le vertenze dei lavoratori di Camp Derby che Salsedo ha dovuto fronteggiare in questi anni, ora lo ha fatto usando il suo licenziamento per impedirne un altro, dimettendosi dal suo incarico e lasciando il posto a chi ne ha più bisogno. Mi dedicherò con ancora più impegno al sindacato insieme al gruppo di lavoro composto da 25 persone, afferma Salsedo -. Un occhio di riguardo sarà riservato alle vicende di Camp Darby dove, nonostante tutti gli sforzi, sono stati confermati 6 dei 37 licenziamenti e i 10 trasferimenti. Il braccio di ferro tra le due parti, intervallato da scioperi e manifestazioni, si è chiuso con una soluzione indolore per quasi tutti i lavoratori. Il comando americano ha accettato di percorrere le strade indicate dal sindacato. Un percorso che ha permesso di trovare varie soluzioni alla crisi occupazionale, riducendo a soli sei i licenziamenti, accompagnati da due pensionamenti anticipati, dalle dimissioni volontarie di Salsedo e dal ritiro di 15 lettere di licenziamento.

 

Fonte: Pantelleria News